Chiesa di San Lorenzo (Riomaggiore)

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Chiesa di San Lorenzo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàManarola (Riomaggiore)
Coordinate44°06′27.28″N 9°43′48.64″E / 44.107578°N 9.730178°E44.107578; 9.730178
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Lorenzo, Natività di Maria Vergine
Diocesi Spezia-Sarzana-Brugnato
Stile architettonicoGotico, barocco
Inizio costruzione1338

La chiesa di San Lorenzo o della Natività di Maria Vergine è un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Manarola, in piazza papa Innocenzo IV, nel comune di Riomaggiore in provincia della Spezia. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato della Riviera della diocesi della Spezia-Sarzana-Brugnato.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Particolare dell'interno

Secondo le fonti storiche l'edificio religioso fu edificato nel 1338[1] in stile gotico ligure.

La facciata a salienti, in arenaria locale, presenta un portale con arco gotico e un bassorilievo raffigurante il Martirio di san Lorenzo[1] nella sottostante lunetta; alla sommità si apre un rosone in marmo di Carrara del 1375 a dodici colonnine, simile a quello della chiesa parrocchiale di San Pietro a Corniglia (Vernazza) e attribuito a Matteo e Pietro da Campilio[1].

L'interno della chiesa, rivestito in stile barocco, è a tre navate con volta a botte[1]. Un restauro di fine XX secolo ne ha in parte restituito le originali forme gotiche.

A sinistra dell'entrata s'incontra il fonte battesimale. Ai suoi piedi è appoggiata un'antica misura in marmo per la misura di capacità per granaglie e altri materiali secchi, recante lo stemma della Repubblica di Genova e la dicitura Comunitas Manarolae.

In fondo alla navata destra è un tabernacolo rinascimentale con un pregevole bassorilievo del XV secolo.

Sulla parete absidale della navata centrale è collocato un Crocifisso della seconda metà del XV secolo.

Le due principali opere d'arte custodite all'interno, databili entrambe all'ultimo decennio del XV secolo, sono attribuite al Maestro delle Cinque Terre[2], un pittore anonimo che mostra influenze lucchesi probabilmente acquisite attraverso il contatto con il massese Bernardino del Castelletto: nella navata di sinistra si trova il trittico proveniente dall'altare maggiore del santuario di Nostra Signora della Salute di Volastra, raffigurante San Lorenzo tra i santi Antonio abate e Bernardo da Chiaravalle. restaurato nel 2020-2021.[3] Sull'altare maggiore è invece il polittico che rappresenta la Madonna con il Bambino tra i santi Lorenzo e Caterina d'Alessandria e altri due Santi, restaurato nel 2023.

Separato dal corpo della chiesa è il quadrangolare campanile, realizzato nel XIV secolo[1] sui resti di un'antica torre di vedetta per l'avvistamento e difesa dalle incursioni saracene.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Fonte dal sito Cinque Terre.org, su lecinqueterre.org. URL consultato il 29-07-2011.
  2. ^ Vittorio Sgarbi, Viaggio sentimentale nell'Italia dei desideri, Bompiani Editore, 2010, pag.302.
  3. ^ Massimo Bartoletti, Maestro delle Cinque Terre, Trittico, in La Fragilità e la Forza. Antonello da Messina, Bellini, Carpaccio, Giulio Romano, Boccioni, Manet, 200 capolavori restaurati, XIX edizione di Restituzioni. Tesori d'arte restaurati, catalogo di mostra, Milano, 2022, pagg. 388 - 397.

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