Chiesa di San Leonardo (Moriago della Battaglia)

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Chiesa di San Leonardo
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàMoriago della Battaglia
Indirizzovia San Rocco
Coordinate45°52′03.45″N 12°06′23.62″E / 45.867624°N 12.106561°E45.867624; 12.106561
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Leonardo di Noblac
Diocesi Vittorio Veneto
Consacrazione1928
ArchitettoAlberto Alpago-Novello
Stile architettoniconeoromanico
Inizio costruzione1922

La chiesa di San Leonardo è la parrocchiale di Moriago della Battaglia, in provincia di Treviso e diocesi di Vittorio Veneto[1]; fa parte della forania del Quartiere del Piave.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1100 la primitiva chiesa di Moriago risultava sottoposta all'abbazia di Santa Bona di Vidor[2][3]; sembra che il culto di san Leonardo di Limoges sia stato introdotto nel X secolo dai Franchi[2][3].

La chiesa venne menzionata nel 1224 e poi ancora in un documento datato 17 maggio 1336, in cui è confermata la dipendenza dall'abbazia di Vidor[4].

Il campanile

In alcuni atti risalenti al periodo tra il 1370 e il 1374 si legge che la chiesa era filiale della pieve di Sernaglia della Battaglia[4]; allora i moriaghesi avevano degli obblighi di pagamento nei confronti del chiericato di Sernaglia e, in più, il cappellano di Moriago doveva presenziare alle funzioni del Sabato Santo e della Pentecoste celebrate nella pieve sernagliese[4].
Nel 1375 la chiesa divenne rettoriale, pur rimanendo sempre legata alla pieve di Sernaglia[3].

Nel 1385 fu affidato al falegname Altiniero da Vidor il compito di rifare la chiesa e nel 1458 si ha testimonianza di una ristrutturazione dell'edificio[4].

Dalla relazione della visita pastorale del 1475 s'apprende che la chiesa, che necessitava di alcune riparazioni, possedeva due calici d'argento, un messale e pure un libro per battezzare[4]; nel 1550 è citato un fonte battesimale in marmo e nel 1569 Moriago divenne parrocchia autonoma[2].
Sempre nella seconda metà del Cinquecento fu edificata una nuova chiesa in sostituzione di quella medievale[2][3].

Nel XVIII secolo la chiesa venne ricostruita e consacrata nel 1746 dal vescovo di Ceneda Lorenzo Da Ponte[2][3].

Durante la prima guerra mondiale la chiesa venne praticamente distrutta e, terminato il conflitto, si rese necessaria la sua riedificazione[4]; l'architetto bellunese Alberto Alpago-Novello venne incaricato di redigere il progetto dell'erigenda chiesa e nel 1922 fu posta la prima pietra dell'attuale parrocchiale[2][3]; l'edificio venne portato a termine nel 1925 e consacrato dal vescovo Eugenio Beccegato il 5 novembre 1928[2][3].
Nel 1975 il pittore Clauco Benito Tiozzo restaurò gli affreschi della cupola[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Opere di pregio conservate all'interno della chiesa, che è in stile neoromanico, sono la pala avente come soggetto la Madonna della Cintura, eseguita dal Frigimelica, gli affreschi della cupola raffiguranti gli Apostoli e la Pentecoste, eseguiti da Guido Cadorin, che per ritrarre i personaggi dell'opera s'ispirò alla fisionomia e ai volti di alcuni importanti uomini del paese del tempo, come il podestà, il giudice conciliatore e il farmacista[4], e la pala della Madonna col Bambino in trono assieme ai Santi Leonardo, Antonio Abate, Caterina e Giovanni Battista, attribuita di sicuro a partire dal 1822 a Giovanni Antonio de' Sacchis detto Il Pordenone, che dipinse nel 1528 l'opera, la quale fu sottoposta ad un restauro tra il 2012 e il 2014[5][6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiesa di San Leonardo, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 29 agosto 2020.
  2. ^ a b c d e f g Parrocchia di Moriago della Battaglia, su diocesivittorioveneto.it. URL consultato il 29 agosto 2020.
  3. ^ a b c d e f g Chiesa di Moriago, su uplegrazie.it. URL consultato il 29 agosto 2020.
  4. ^ a b c d e f g h La chiesa, su comune.moriago.tv.it. URL consultato il 29 agosto 2020.
  5. ^ A Moriago della Battaglia la pala del Pordenone torna al sicuro, su trevisotoday.it, 6 febbraio 2014. URL consultato il 29 agosto 2020.
  6. ^ Francesca Girardi, Arte Sacra - I LUOGHI ARTISTICI DA CONOSCERE dei 12 Comuni del Quartier del Piave e Vallata, Pro Loco del Quartier del Piave, 2012.

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