Chiesa dell'Immacolatella a Pizzofalcone

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Chiesa dell'Immacolatella a Pizzofalcone
Facciata
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
Coordinate40°49′53.72″N 14°14′50.37″E / 40.83159°N 14.247325°E40.83159; 14.247325
ReligioneCristiana Cattolica
Arcidiocesi Napoli
ArchitettoFrancesco Jaoul
Inizio costruzioneXVII secolo

La chiesa dell'Immacolatella a Pizzofalcone è un edificio religioso di Napoli, sito in salita Echia, sulla collina di Pizzofalcone, nel quartiere San Ferdinando.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa (da non confondersi con l'omonima parrocchia dell'Immacolata, già chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone), è incastonata tra il Gran Quartiere di Pizzofalcone ed il Palazzo Carafa di Santa Severina.
La sua fondazione con il nome di Regia Cappella del Santissimo Rosario, potrebbe risalire alla prima metà del ‘600 all'epoca in cui Palazzo Carafa fu comprato per insediarvi le truppe spagnole o al 1670 quando fu costruito il presidio. Nel 1859 se ne ha traccia con il nome di chiesa dell'Immacolatella a Pizzofalcone, riedificata dall'architetto Francesco Jaoul.
Nel 1943 la chiesa fu colpita da una bomba durante i numerosi raid aerei su Napoli, cosa che ha causato la perdita della gran parte delle opere d'arte contenute. Finita la guerra la chiesa venne restaurata e riaperta.
Oggi la chiesa è chiusa al pubblico e versa in grave stato di abbandono, così come lo spiazzo antistante con belvedere e le scale che conducono all'ingresso[1]

.

Nell'autunno del 2020 sono cominciati i lavori di restauro degli esterni.

Nel periodo 1856-1857 fu commissionata dal Cav. Visconti una statua lignea raffigurante "L'Immacolata" opera realizzata dallo scultore agrigentino Calogero Cardella (1834-1926) che fu a Napoli per frequentare le Botteghe dei Maestri Sevaglios e Biangardi [2][3].

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Italo Ferraro, Napoli atlante della città storica, vol. VII, Napoli, Oikos, novembre 2010.
  • G.A. Peritore, Cardella e il suo Gesù, Edizione a cura della Chiesa del Soccorso, 1922, Agrigento.
  • Calogero Brunetto - Giovanna Caramanna, Calogero Cardella, Edizione Tria Casalia, Tipolitografia Aurora, Canicattì,2006.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ PatrimonioSOS.it
  2. ^ Cfr. G.A. Peritore, Cardella e il suo Gesù, Edizione a cura della Chiesa del Soccorso- Agrigento, 1922, pag. 25.
  3. ^ Cfr. Calogero Brunetto - Giovanna Caramanna, Calogero Cardella, Edizione Tria Casalia, Tipolitografia Aurora, Canicattì, 2006. pag. 34