Chiesa cattolica a Palau

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Chiesa cattolica a Palau
Anno2009
Cattolici9.000 circa (2000)
Popolazione19.000 circa (2000)
Nunzio apostolicoNovatus Rugambwa

La Chiesa cattolica a Palau è parte della Chiesa cattolica in comunione con il vescovo di Roma, il papa.

Demografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stato di Palau ha una superficie di 488 km² e una popolazione di circa 19.000 abitanti (2000). Il cristianesimo è la religione più diffusa nella repubblica. In base al censimento del 2000, il cattolicesimo costituiva la prima religione del Paese con il 41,6% della popolazione totale, seguita dal protestantesimo con il 23,3%[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La presenza cattolica a Palau inizia il 28 aprile 1891, quando giunsero dall'isola Yap per la prima volta dei missionari cattolici. Si trattava di due Cappuccini spagnoli: il sacerdote Daniel Arbacegui ed il fratello laico Antolin Orihuela. Inizia così la missione cattolica permanente nel Paese.

Già dal 1886 erano stati eretti due vicariati apostolici per le isole Caroline, uniti poi nel 1905 a formare la prefettura apostolica delle Isole Caroline. Da questa circoscrizione ecclesiastica dipenderanno i cattolici di Palau: essa fu eretta da papa Giovanni Paolo II a diocesi nel 1979, col nome di diocesi delle Isole Caroline, suffraganea dell'arcidiocesi di Agaña (Guam). Dalla diocesi delle Isole Caroline dipendono anche i cattolici presenti negli Stati Federati di Micronesia.

Nunziatura apostolica[modifica | modifica wikitesto]

Santa Sede e Palau hanno stabilito relazioni diplomatiche il 17 dicembre 1998[2]: è stata, così, costituita la nunziatura apostolica, separandola dalla delegazione apostolica nell'Oceano Pacifico. Il primo nunzio apostolico è stato però nominato solo il 14 luglio 2001. Sede del nunzio è la città di Wellington, capitale della Nuova Zelanda.

Nunzi apostolici[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ CIA - The World Factbook, su cia.gov. URL consultato il 30 marzo 2011 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2010).
  2. ^ Relazioni bilaterali della Santa Sede

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]