Chaerephon bemmeleni

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Chaerephon bemmeleni
Immagine di Chaerephon bemmeleni mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Molossidae
Sottofamiglia Molossinae
Genere Chaerephon
Specie C.bemmeleni
Nomenclatura binomiale
Chaerephon bemmeleni
Jentink, 1879

Chaerephon bemmeleni (Jentink, 1879) è un Pipistrello della famiglia dei Molossidi diffuso nell'Africa subsahariana.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 94 e 110 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 41 e 48 mm, la lunghezza della coda tra 34 e 40 mm, la lunghezza del piede tra 9 e 13 mm, la lunghezza delle orecchie tra 14 e 20 mm e un peso fino a 14 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è corta. Le parti dorsali sono marroni scure leggermente brizzolate, mentre le parti ventrali sono marroni chiare con le punte biancastre o grigiastre e i fianchi più scuri. Il labbro superiore ha 6-8 pieghe ben distinte e ricoperto di corte setole. Le orecchie sono bruno-nerastre, molto larghe, squadrate e unite anteriormente da una membrana a forma di V. Il trago è piccolo e coperto da un grande antitrago. Le membrane alari sono grigie chiare. Entrambi i sessi hanno due aperture ghiandolari ventrali a forma di sacca su ogni lato della base della coda, la quale è lunga, tozza e si estende per più della metà oltre l'uropatagio. La sottospecie C.b.cistura è più grande. Il cariotipo è 2n=48 FNa=54.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'Africa occidentale dalla Guinea al Camerun e nell'Africa centrale e orientale dalla Repubblica Democratica del Congo orientale al Kenya sud-occidentale.

Vive nelle foreste pluviali di pianura, foreste semi-decidue, praterie montane e savane miste a foreste fino a 1.600 metri di altitudine.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 2 sottospecie:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione presumibilmente numerosa e la presenza in diverse aree protette, classifica C.bemmeleni come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Mickleburgh, S., Hutson, A.M., Bergmans, W., Cotterill, F.P.D. & Fahr, J. 2008, Chaerephon bemmeleni, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Chaerephon bemmeleni, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Happold & Happold, 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Meredith & David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume IV-Hedgehogs, Shrews and Bats, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122549

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