Ceccardo Roccatagliata Ceccardi

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Ceccardo Roccatagliata Ceccardi

Ceccardo Roccatagliata Ceccardi (Genova, 6 gennaio 1871Genova, 3 agosto 1919) è stato un poeta italiano.

È stato un precursore della poesia ligure del Novecento che va da Camillo Sbarbaro a Eugenio Montale, ma nella sua formazione s'incrociano anche residui carducciani e inquietudini decadenti che rinviano a Pascoli, a D'Annunzio e ai simbolisti francesi. Nelle sue composizioni migliori s'avverte un teso lirismo che si placa a tratti in eleganti movenze elegiache o in dense evocazioni del paesaggio ligure. Genova lo ha ricordato nel novantesimo dalla sua morte con la deposizione di una corona del Comune nella via a lui dedicata il 3 agosto 2009 promossa dall'Associazione Culturale "Conoscere Genova" Onlus.

Biografia

I primi anni

Ceccardo Roccatagliata Ceccardi nasce il 6 gennaio 1871 a Genova, nella casa di famiglia in via Caffaro, prima che la famiglia si trasferisca a Ortonovo, nell'attuale provincia della Spezia. I genitori sono Lazzaro Roccatagliata (n. 1837), genovese, modesto proprietario ma di umili origini, e Giovanna Battistina Ceccardi, della famiglia aristocratica dei Ceccardi, proveniente da Ortonovo in Lunigiana.
Dopo la nascita del secondogenito Luigi Roccatagliata (12 ottobre 1878), i contrasti tra i coniugi e il fatto che Lazzaro Roccatagliata aveva dilapidato la fortuna di famiglia, fanno sì che Giovanna Ceccardi si trasferisca a Ortonovo lasciando il marito a Genova e portando con sé i figli.
Dalla madre Ceccardo impara ad apprezzare la poesia, con gli autori inglesi da Shelley a Keats. Tuttavia a Ortonovo le condizioni economiche rasentavano la povertà. Dagli anni dell'infanzia in Lunigiana Ceccardo trae spunti per i sonetti di Apua Mater.

Gli studi

Ceccardo si iscrive al ginnasio di Massa, poi al liceo della stessa città. Deve andare a scuola a piedi e tornare sempre a piedi per la scarsità di mezzi economici. Conseguito il diploma di licenza liceale, si trasferisce a Genova per frequentare l'università. Fu il padre a richiederne la presenza presso di sé, intendendo far svolgere al figlio l'attività di notaio. Ceccardo frequenta pertanto l'Università di Genova in via Balbi.
Nel 1894, mentre è a Genova, in Lunigiana muore la madre. Dei figli, Ceccardo rimane a Genova, Luigi a Ortonovo, dove riceve spesso visite dal fratello. Roccatagliata si laureò abbastanza giovane in giurisprudenza, ma in seguito al tracollo finanziario familiare condusse per molti anni una vita travagliata.

L'attività

La moglie e il figlio del poeta

Si sposta frequentemente a Ortonovo, e a Carrara collabora con un foglio locale. A Carrara collabora a Lo Svegliarino, "Giornale della Democrazia", fondato nel 1877.
A Genova frequenta gli ambienti della Galleria Mazzini, soprattutto la Libreria Moderna e il Caffè Roma. È protagonista della cultura genovese del suo periodo. Un folto gruppo di intellettuali a lui fa riferimento, dal quale passano fra gli altri lo scultore Edoardo De Albertis, Camillo Sbarbaro. Incontra esponenti della cultura in altre città, ad esempio Lorenzo Viani, nella redazione fiorentina de Il Popolo.

Proprio a Genova conosce Francesca Giovannetti, originaria di Sant'Andrea Pelago, che sposa nel 1901. Il matrimonio è celebrato da Don Gimorri nell'Oratorio dei Casoni di Sant'Andrea. L'anno successivo nasce il figlio Tristano. Spinto da necessità, dal 1903 risiede, più o meno stabilmente, a Sant'Andrea Pelago, nella casa della moglie, in via di Fortezza.

Oltre all'attività poetica traduce dal latino gli Annali del Caffaro su commissione nel 1908 del Comune di Genova.

Creò un "Cenacolo di Apua", che poi divenne "Repubblica di Apua". Vi parteciparono personaggi importanti dei primi anni del Novecento come il pittore Lorenzo Viani, lo scrittore Enrico Pea e lo storico e letterato Pietro Ferrari (generale). Ceccardo ne fu presidente, Viani luogotenente. Nel 1915 assieme ad Alceste De Ambris e Giuseppe Ungaretti partecipò volontario alla prima guerra mondiale.

Il 16 settembre 1918 fu iniziato in Massoneria nella Loggia "Trionfo Ligure - Secolo Nuovo" di Genova[1].

Poco prima della morte, avvenuta nel 1919, gli fu assegnata la cattedra di italiano in un istituto tecnico di Parma.

Poetica

La sua poesia la si può ritenere espressione di un disagio esistenziale dovuta forse alla sua vita sregolata e ribelle, raccontata e un po' mitizzata dal suo amico anarchico, scrittore e pittore Lorenzo Viani in Ceccardo 1922, lo si nota nelle sue opere più riuscite, dove esprime nel Il Viandante (1911) il desiderio di fuggire di terra in terra per incontrare e celebrare sia la bellezza sia la povertà, ma certo anche una vita più carica di tensioni, ansie che si attenuano a tratti nella sua elegante prosa intrisa di sentimenti e nostalgici ricordi sul paesaggio ligure Apua Mater 1905.

Quel suo modo di vivere sopra le righe, lo porta in un momento di lucida follia a definirsi sulle pagine della Gazzetta livornese (1898) «un fratello lontano di Tristan Corbière e di Rimbaud e un piccolo cugino di Verlaine».

Poesie

Il busto marmoreo ad Ortonovo presso il municipio.

Opere teatrali

  • Don Chisciotte, 1916, commedia

Bibliografia

  • Ceccardo Roccatagliata Ceccardi: tutte le opere - Vita e saggio critico a cura di Pier Antonio Balli, Apua editrice, Carrara 1969
  • Roberto Mosena, Roccatagliata Ceccardi. Metamorfosi e ismi della poesia, Ulisse, Roma 2004

Monumenti e vie intitolate a Ceccardo Roccatagliata Ceccardi

  • Genova: via Ceccardo Roccatagliata Ceccardi (tra Piazza Dante e Via XX Settembre)
  • La Spezia: grande busto in marmo, nei Giardini Pubblici
  • Ortonovo: nel centro storico dove visse il poeta da ragazzo gli è intitolata una delle strade più importanti e, in un'aiuola di fianco al palazzo comunale, c'è un busto in marmo. A Ortonovo esiste inoltre la scuola media Ceccardo Roccatagliata Ceccardi in Via Camporeggio, nella frazione di Casano.
  • Marina di Carrara: scuola materna Roccatagliata Ceccardo Ceccardi in via F. Cavallotti.
  • Camaiore: di fronte al cimitero di capezzano pianore si trova via C.Ceccardi di Roccatagliata ed è una strada chiusa di non più di 100 metri

Note

  1. ^ V. Gnocchini, L'Italia dei Liberi Muratori, Mimesis-Erasmo, Milano-Roma, 2005, pp.237-238.

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