Caulonia

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Caulonia, (Kaulonia in Dialetto Greco-Calabro), è un comune italiano di 7.407 abitanti[1] della provincia di Reggio Calabria in Calabria.

Il comune comprende Caulonia Centro Storico (detto colloquialmente Caulonia Superiore) e Caulonia Marina, ambedue insediamenti della medesima importanza.

L'insediamento, in antichità, era chiamato Castelvetere.

Posizione del comune di Caulonia nella provincia di Reggio Calabria
Caulonia, scorcio

Frazioni

Sono frazioni di Caulonia: Agromastelli (Dialetto Greco-Calabro: Agromàstori), Campoli, Crochi (Dialetto Greco-Calabro: Kròki), Cufò (Dialetto Greco-Calabro: Koufò), Focà (Dialetto Greco-Calabro: Fòkea), S.Nicola (Dialetto Greco-Calabro: Ai Nikòlas), Ursini.

Storia

Medioevo

Castelvetere, nome dell'antica Caulonia, sembra sia o di origini bizantine o tardo-romane.

Feudatari di Castelvetere dal 1200 al 1479[2]

  • Galvano Lancia (c. 1262-1268)
  • Matteo De Hyeres (c. 1269-1271)
  • Scarano di Taranto (1271-C.1278)
  • Ancel De Chevreuse (e. 1278 -……)
  • Hervè De Chevreuse forse figlio (.... - 1283)
  • III Ruffo di Calabria conte di Catanzaro (c. 1331 + 1340)
  • Antonello Ruffo di Calabria, figlio, Conte di Catanzaro (1340+1377)
  • Nicolò Ruffo di Calabria, figlio, Contessa di Catanzaro e marchese di Cotrone (1377 +c.1434)
  • Giovannella Ruffo di Calabria, figlia, Contessa di Catanzaro, (1434+1435)
  • Enrichetta Ruffo di Calabria, sorella, Contessa di Catanzaro, moglie di Antonio Centelles Ventimiglia, Conte di Catanzaro (sposato 1441, spodestato 1445)
  • Regio Governatore Galeotto Baldaxi (tra il 1445 e il 1462)
  • Antonio Centelles Ventimiglia predetto, ristab. 1462, spodest. 1466.
  • Regio Governatore Giacomo Carafa ( c. 1466-1479)

Età Moderna

A partire dalla fine del XV secolo la famiglia nobiliare dei Carafa ha in possesso il territorio di Caulonia.

Baroni e marchesi di Castelvetere dal 1479 al 1806[2]

Dominio dei Carafa (1479-1806)
  • Giacomo Carafa predetto, I° Barone di Castelvetere 7.V. 1479+8.6.1489)
  • Vincenzo Carafa figlio, Barone di Castelvetere e I° conte di Grotteria (1489+5.9.1526)
  • Giovanbattista Carafa figlio, conte di Grotteria e I° Marchese di Castelvetere dal 5.6.1530 +17.XII.1552)
  • Geronimo Carafa, figlio, 2º Marchese (1552+28.8.1570)
  • Fabrizio Carafa, FIGLIO, 3° Marchese e I° Principe di Roccella dal 24.3.1594 ( 1570 +6.9.1629)
  • Geronimo II Carafa, figlio, 4º Marchese ecc. (1629 +22.X. 1652)
  • Fabrizio II Carafa, figlio, 5° Marchese ecc. (1652+24.2.1671)
  • Carlo Maria Carafa Branciforte, figlio, 60 March. ecc. (1671+1.7.1695)
  • Giulia Carafa Branciforte, sorella 60 March. ecc. (1695+4.XII.1703)
Dal 1703 al 1707
  • Vincenzo Carafa, 3º Duca di Bruzzano, congiunto prossimiore, riconosciuto erede della casa di Roccella 3 giugno 1707. 7º Marchese di Castelvetere ( 1707+26.4.1726)
  • Gennaro M. Carafa Cantelmo Stuart, figlio, 9° March. (1726+31.X.1767)
  • Vincenzo Carafa Cantelmo Stuart, figlio, 10° Marc., (1767, ultimo feudatario colpito dalle leggi eversive, +20.3.1814)

Età contemporanea

Titolari dal 1806 Ad oggi[2]

  • Gennaro Carafa Cantelmo Stuart, figlio del precedente, XI° Marchese di Castelvetere ecc. (1814 +l0.XI.1851)
  • Vincenzo Carafa Cantelmo Stuart, figlio XII ° March. (1851+19.7.1879)
  • Gennaro Carafa Cantelmo Stuart, figlio XIII ° March., (1879+24.9.1903)
  • Luigi Carafa Cantelmo Stuart, fratello, già Conte di Grotteria, XIV° March. ecc. (1903 + 7.5.1913)
  • Vincenzo Carafa Cantelmo Stuart, figlio, XV° March. (1913+16.X.1918)
  • Gennaro Carafa Cantelmo Stuart, figlio, XVI° March. (1918+ 1982)
  • Gregorio Carafa Cantelmo Stuart, nipote ex-frate Luigi predefunto, n. 1945 domiciliato in Milano, è l'attuale XVII° Marchese di Castelvetere.

Regno d'Italia

Nel 1863 dopo due anni dalla nascita del regno d'Italia, il comune di Castelvetere cambia nome in Caulonia in onore della antica colonia greca di Kaulon che sarebbe dovuta sorgere tra le fiumare Amusa e Allaro. Solo dopo pochi decenni l'archeologo Paolo Orsi trovò l'esatta ubicazione dell'antica Kaulon a Punta Stilo, nel comune di Monasterace.

La repubblica rossa di Caulonia

Il 6 marzo 1945, nasce sotto la guida del sindaco di Caulonia, Pasquale Cavallaro, insegnante elementare iscritto dal 1943 al partito comunista, la cosiddetta Repubblica Rossa di Caulonia, di brevissima durata. Scaturisce dalle proteste e tumulti contadini, soggetti ancora a potenti proprietari terrieri. La scintilla scatta con l'arresto di Ercole Cavallaro, figlio del Sindaco, accusato di furto da un notabile. La rivolta si estende in poco tempo anche ai comuni limitrofi, anche se durerà appena cinque giorni, poiché il 9 marzo viene già sedata. In quel breve lasso di tempo i contadini, protagonisti della rivolta, proclamano più volte la repubblica e istituiscono un esercito popolare e un tribunale del popolo. Inizialmente viene sostenuta dal PCI locale; successivamente, dopo l'uccisione del bracciante Ilario Bava e il parroco Gennaro Amato, i rivoltosi vengono isolati e rapidamente disarmati. Il 15 aprile 1945 Cavallaro si dimette da sindaco.

Tutti i partecipanti alla sommossa furono accusati davanti al tribunale di Locri di costituzione di bande armate, estorsione, violenza a privati, usurpazione di pubblico impiego e omicidio.

80 persone furono picchiate in carcere e due morirono per le torture subite.[3][4]

Inondazioni

Tra il 1951 e il 1953 Caulonia come altri paesi della Calabria subì il fenomeno delle esondazioni dei corsi fluviali adiacenti ai paesi, e nel suo caso dell'allaro.

Repubblica italiana

Il 2 giugno 1946 i cauloniesi votano così al referendum per la scelta tra Repubblica e Monarchia[5]:

  • Monarchia voti 2733
  • Repubblica voti 1343

Nel 1951 come in molti paesi calabresi Caulonia è soggetta all'alluvione di quell'anno. Il disastro arrecato dall'alluvione diede vita a Caulonia marina, di fatto spostando parte della popolazione nel nuovo centro abitato.[2]

Personalità legate a Caulonia

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Il centro storico è situato a 300 m s.l.m., ma ha registrato, da ormai più di vent'anni, un abbandono progressivamente crescente delle abitazioni del borgo a vantaggio di quelle della sua frazione sul litorale, o anche verso insediamenti cittadini o metropolitani più grandi, tant'è che il numero di abitanti registrato, per corrispondere ai domiciliati effettivi, deve venire decurtato di tutti gli emigrati che, benché trasferitisi altrove, hanno deciso di conservare comunque la residenza.

Monumenti

Chiesa nuova di S. Zaccaria Caulonia

Il centro è un borgo di collina, formato da un intreccio di numerose vicoli molto stretti e particolarmente acclivi chiamati vinedi. Si erge su un vero e proprio cucuzzolo collinare, che rende la città simile ad una roccaforte, e che la circonda di dirupi, dette timpi. Tra le numerose chiese presenti sul territorio comunale si citano la chiesa dell'Immacolata Concezione, detta Chiesa del Carmine e sede del monumento nazionale Cristo alla colonna ricavato da un unico pezzo di oleastro, la chiesa del Santissimo Rosario, una volta sede di un convento e successivamente di un carcere, e la Chiesa Matrice, posta sul punto più alto del borgo, nella piazza più importante, Piazza Mese. Vi è anche la presenza di un affresco di epoca bizantina e di uno tra i serbatoi pensili più antichi d'Italia.

Feste e manifestazioni

I suonatori di tarantella alla Tarantella Power

I festeggiamenti religiosi per la settimana santa di Pasqua (tra cui la processione del Santo Sabato, detta Caracolo) conservano l'eredità di una tradizione religiosa tipicamente meridionale, costellata da rituali di ostentata devozione, figlia di un tempo e di un mondo che si sono esauriti.

Altre manifestazioni: la manifestazione estiva sportiva della squadra campione d'Italia d'arti marziali e kickjitsu, l'Accademia Cavallo che è appunto di Caulonia. La cittadina vanta infatti una grande tradizione nel settore specifico e ha partorito vari campioni.

  • Festa della Madonna di Crochi
  • Festa di S. Ilarione abate
  • Kaulonia Tarantella Festival (ex Tarantella Power fino al 2007)
  • Settimana Santa Cauloniese

Economia

Allo stesso modo dei limitrofi comuni del litorale, il paese vive principalmente di turismo, visto il mare che la bagna. Nei mesi estivi, infatti, il paese si anima, ed arriva ad accogliere una popolazione fluttante più che doppia rispetto ai residenti invernali, ravvivando l'ambiente urbano. Da circa una decina di anni viene organizzata nella settimana centrale di agosto il Kaulonia Tarantella Festival, una manifestazione musicale che si rifa alla tradizione della musica popolare calabrese, e che si tiene esclusivamente al borgo.

Amministrazione

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Il caso Ammendolia

Il sindaco Ilario Ammendolia (nativo di Caulonia, classe 1945) nel marzo 2009 ha presentato una proposta di legge regionale sull'accoglienza agli immigrati e il consiglio comunale ha approvato il diritto di voto degli extracomunitari del paese[7]. Con il sindaco di Riace ha preso poi iniziative di solidarietà e accoglienza di profughi[8][9][10]. Già iscritto al PSIUP, poi confluito nel PCI (con cui è diventato prima consigliere comunale per diverse legislature, poi consigliere e assessore provinciale per due mandati), Ammendolia nel 1982 era divenuto sindaco di Caulonia per un primo mandato tenuto fino al 1986. In quel periodo aveva già pubblicato il libro La repubblica Rossa di Caulonia scritto con il compagno di partito Nicola Frammartino, sui fatti del paese nella forte lotta antifascista nel 1943[11] e nella rivolta popolare del 45[12]. Dal 1986 aveva abbandonato la politica attiva per scrivere Caulonia tra sogno e memoria e Occupazione delle terre in Calabria[13]. Nel 2007 è stato eletto nuovamente sindaco di Caulonia.

Galleria fotografica

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

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