Casimiro Ara

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Casimiro Ara

Deputato del Regno di Sardegna
LegislaturaV, VI, VII
Gruppo
parlamentare
Sinistra
Collegio-
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaVIII, IX, X, XI
Gruppo
parlamentare
Sinistra
CollegioMondovì
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studiolaurea

Casimiro Ara (Trino, 19 febbraio 1813Il Cairo, ottobre 1883[1]) è stato un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Trino, nel circondario di Vercelli, da Giuseppe Maria Ara, causidico[2], e da Irene Albasio; nipote degli zii Casimiro Antonmaria Ara, aiutante maggiore nel Reggimento Piemonte, coinvolto nella congiura militare di Santorre di Santa Rosa, venne condannato in contumacia a 10 anni di carcere, riparò in Inghilterra[3][4]; e di Pio Sesto Ara, notaio e segretario della Prefettura di Vercelli, "propenso alla Costituzione; complice col Vancini negli avvenimenti politici del 13-3-1821 a Vercelli"[5].

Studiò a Torino dove si laureò in giurisprudenza nel 1837[3]. Esercitò l'avvocatura fino a che venne eletto deputato al governo subalpino e poi nel Parlamento italiano in rappresentanza dei collegi di Trino, Oneglia, Crescentino, Mondovì e Torino.

Con decreto del 20 luglio 1859 venne incaricato Commissario regio straordinario a Forlì da La Marmora[6].

Alla Camera fu, fra l'altro, relatore della Commissione d'inchiesta sui fatti avvenuti a Torino (1864) a proposito della Convenzione di settembre.

Lasciò la Camera nel 1870, per assumere la presidenza della società Canali Cavour[7].

Abbandonata la vita parlamentare, su incarico del governo italiano si trasferì in Egitto come avvocato della Corona, dove ebbe pubblici uffici e onorificenze[1] .

Altri incarichi[modifica | modifica wikitesto]

Scritti[modifica | modifica wikitesto]

  • Il giovine avvocato, opuscolo di nozioni pratiche per l'esercizio del patrocinio, Torino, Fory e Dalmazzo, 1854
  • Inchiesta amministrativa dei fatti avvenuti in Torino nei giorni 21 e 22 settembre 1864 dalla Giunta Municipale affidata al Consigliere Comunale avvocato Casimiro Ara, Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Deputato al Parlamento Nazionale, Torino, per gli eredi Botta, 1864

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Annuncio di morte su Gazzetta ufficiale della Regno d'Italia, n. 245, giovedì 18 ottobre 1888, p.4595.
  2. ^ Scheda di Giuseppe Maria Ara nei 'Biellesi, vercellesi e valsesiani compromessi nei moti del 1821'
  3. ^ a b I 450 deputati del presente e i deputati dell'avvenire per una società di egregi uomini politici, letterati e giornalisti, diretta da Cletto Arrighi, Milano, presso gli Editori, [poi] e presso l'Ufficio della cronaca Grigia, 1864-1865, vol.2, p.39 ss.
  4. ^ Scheda di Casimiro Antonmaria Ara nei 'Biellesi, vercellesi e valsesiani compromessi nei moti del 1821'
  5. ^ Scheda di Pio Sesto Ara nei 'Biellesi, vercellesi e valsesiani compromessi nei moti del 1821'
  6. ^ Gli Archivi dei Governi provvisori e straordinari 1859-1961 / II. Romagne, Provincie dell'Emilia, Ministero dell'Interno, Pubblicazioni degli Archivi di Stato, XLVI, Roma 1961, p.27 nota 79, p. 28.
  7. ^ Suscitò scalpore l'incarico, tanto da avviare in Parlamento una Discussione di una proposta relativa alla posizione giuridica di Ara. Cfr. Discussione intorno alla relazione della Commissione per l'accertamento dei deputati impiegati, riguardante la posizione giuridica del deputato Ara, Camera dei Deputati - sessione del 1869 - tornata del 17 giugno 1870, pp.2433-2444.
  8. ^ Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Elenco alfabetico dei decorati dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro: dal 17 marzo 1861 al 31 dicembre 1869, Torino, Stamperia Reale, 1870, p.7.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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