Caramuru

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Facsimile del frontespizio della prima edizione di Caramurù

Diogo Álvares Correia (Caramuru per gli indios Tupinamba) (Viana do Castelo, 14751557) è stato un esploratore portoghese.

Alcuni esperti spagnoli spiegano che Caramuru nacque a La Coruña, trasferendosi solo in seguito in Portogallo. Partì per il Brasile nel 1509 e la nave su cui era si arenò presso la costa di Bahia, dove Diogo venne accolto dagli indios Tupinamba. I Tupinamba lo chiamarono Caramuru (murena o creatore di fuoco) a causa dell'arma che portava con sé e al lampo che scaturiva quando premeva il grilletto.

Qualche tempo dopo Diogo Álvares fondò un insediamento chiamato Vila Velha e sposò Paraguassu (il cui vero nome pare fosse Guaibimpará)[1], la figlia del capo Morubishava Taparica dei Tupinamba. Nei seguenti venti anni Diogo Álvares mantenne i contatti con le navi degli europei e usò la propria influenza con gli indios locali per aiutare il governo portoghese e i missionari nella colonizzazione del territorio. Nel 1526 viaggiò in Francia con sua moglie. Paraguassu venne battezzata da Catherine des Granches, moglie di Jacques Cartier, con il nome Catarina.

Un paio di anni più tardi Diogo ritornò a Bahia e aiutò Tomé de Sousa nella fondazione di Salvador e nella creazione del primo governo generale brasiliano, sotto richiesta del re Giovanni III del Portogallo. Correia morì nell'ottobre del 1557 e venne sepolto nella Chiesa di Gesù, lasciando metà dei suoi beni ai Gesuiti. Sua moglie Catarina Paraguassu morì nel 1582. I suoi figli Gaspar, Gabriel e Jorge vennero nominati cavalieri dal governatore Tomé de Sousa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ secondo il certificato di battesimo

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Crow, John A.; The Epic of Latin America (Fourth Edition); University of California Press, 1992; Pagine 139-140.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN66403942 · ISNI (EN0000 0004 3501 7654 · LCCN (ENnr2002012906 · BNF (FRcb17148579q (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr2002012906
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie