Byrdmaniax

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Byrdmaniax
album in studio
ArtistaThe Byrds
Pubblicazione23 giugno 1971
Durata34:04
Dischi1
Tracce11
GenereRock and roll
Country rock
EtichettaColumbia Records
Legacy
ProduttoreTerry Melcher
Noten. 46 Bandiera degli Stati Uniti
The Byrds - cronologia
Album precedente
(1970)
Album successivo
(1971)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic
Christgau's Record GuideB−[1]
The Encyclopedia of Popular Music[2]
Entertainment WeeklyB+[3]
Piero Scaruffi4/10[4]

Byrdmaniax è un album discografico del gruppo folk rock statunitense The Byrds, pubblicato nel giugno 1971 dalla Columbia Records.[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'album è il secondo dei Byrds pubblicato nella formazione costituita da Roger McGuinn, Clarence White, Gene Parsons e Skip Battin e fu registrato principalmente all'inizio del 1971, mentre la band era nel mezzo di un estenuante giro di concerti.[6] Come risultato, il gruppo ebbe molto poco tempo per rifinire le nuove canzoni prima dell'inizio delle sessioni in studio di registrazione, e molto del materiale fu da loro solo abbozzato. Byrdmaniax fu accolto negativamente dalla critica, in particolare negli Stati Uniti, e contribuì non poco al declino commerciale e di popolarità dei Byrds.

Il disco raggiunse la posizione numero 46 nella classifica Billboard Top LPs ma non entrò in classifica nel Regno Unito.[7][8] La canzone I Trust (Everything Is Gonna Work Out Alright) venne pubblicata come singolo il 7 maggio 1971 in Gran Bretagna ma fallì l'entrata nelle classifiche.[5][8] Un secondo singolo estratto dall'album, Glory, Glory, fu pubblicato il 20 agosto 1971 e raggiunse la posizione numero 110 nella classifica statunitense di Billboard, ma fu nuovamente ignorato nel Regno Unito.[9] Byrdmaniax rimane uno dei dischi meno apprezzati nel catalogo dei Byrds, in gran parte a causa dell'incongrua aggiunta di archi, sezioni fiati e cori gospel, aggiunti dal produttore Terry Melcher e dall'arrangiatore Paul Polena in fase di missaggio, secondo quanto riferito senza il consenso della band.[10]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Glory, Glory – 4:03 - (A. Reynolds)
  2. Pale Blue – 2:22 - (Roger McGuinn/Gene Parsons)
  3. I Trust – 3:19 - (Roger McGuinn)
  4. Tunnel of Love – 4:59 - (Skip Battin/Kim Fowley)
  5. Citizen Kane – 2:36 - (Skip Battin/Kim Fowley)
  6. I Wanna Grow up to Be a Politician – 2:03 - (Roger McGuinn/Jacques Levy)
  7. Absolute Happiness – 2:38 - (Skip Battin/Kim Fowley)
  8. Green Apple Quick Step – 1:49 - (Gene Parsons/Clarence White)
  9. My Destiny – 3:38 - (H. Carter)
  10. Kathleen's Song – 2:40 - (Roger McGuinn/Jacques Levy)
  11. Jamaica Say You Will – 3:27 - (Jackson Browne)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

The Byrds
Musicisti aggiuntivi
Musicisti sconosciuti
  • coro femminile (tracce 1, 3, 4)
  • sezione archi (tracce 2, 7, 11)
  • corno inglese (tracce 4, 10)
  • sassofono (tracce 4, 6)
  • tromba (traccia 5)
  • arpa (traccia 7)
  • orchestra (traccia 10)
Produzione
  • Terry Melcher, Chris Hinshaw - produzione
  • Eric Prestidge, Glen Kolotkin, Chris Hinshaw - ingegneri del suono
  • Paul F. Polena - arrangiamenti (orchestra, archi, fiati, cori; violino, organo e sovraincisioni piano)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Robert Christgau, Consumer Guide '70s: B, in Christgau's Record Guide: Rock Albums of the Seventies, Ticknor & Fields, 1981, ISBN 089919026X. URL consultato il 22 febbraio 2019. Ospitato su robertchristgau.com.
  2. ^ Colin Larkin, The Encyclopedia of Popular Music, 4th, Oxford University Press, 2007, ISBN 978-0195313734.
  3. ^ Byrdmaniax review, Entertainment Weekly, 25 febbraio 2000. URL consultato il 26 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2012).
  4. ^ Piero Scaruffi, The History of Rock Music. Byrds, su scaruffi.com. URL consultato il 20 ottobre 2022.
  5. ^ a b Rogan, Johnny., The Byrds: Timeless Flight Revisited, 2nd, Rogan House, 1998, pp. 542–547, ISBN 0-9529540-1-X.
  6. ^ Eder, Bruce., The Byrds (1990 CD box note interne), 1990.
  7. ^ The Byrds Billboard Albums, Allmusic.
  8. ^ a b Hjort, Christopher., So You Want To Be A Rock 'n' Roll Star: The Byrds Day-By-Day (1965-1973), Jawbone Press, 2008, pp. 275–279, ISBN 1-906002-15-0.
  9. ^ Hjort, Christopher., So You Want To Be A Rock 'n' Roll Star: The Byrds Day-By-Day (1965-1973), Jawbone Press, 2008, pp. 282–283, ISBN 1-906002-15-0.
  10. ^ Byrdmaniax review, AllMusic.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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