Bulbophyllum

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Bulbophyllum
Bulbophyllum echinolabium
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Epidendroideae
Tribù Malaxideae
Sottotribù Dendrobiinae
Genere Bulbophyllum
Thouars, 1822
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Epidendroideae
Tribù Malaxideae
Sottotribù Dendrobiinae
Genere Bulbophyllum
Specie

Bulbophyllum Thouars, 1822 è un genere di Orchidaceae della sottofamiglia Epidendroideae, che comprende oltre 2000 specie, diffuse nella zona tropicale.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Pseudobulbi di
Bulbophyllum nutans

Il genere comprende, con poche eccezioni, specie epifite, con accrescimento simpodiale, dotate di pseudobulbi di forma ovale o sferica, con una, talora due o tre, foglie al loro apice.
Come in tutte le Orchidaceae, i fiori sono trimeri, zigomorfi, con uno dei petali modificato in labello, il cui aspetto funge da richiamo per gli insetti impollinatori. Caratteristicamente l'infiorescenza si sviluppa alla base dello pseudobulbo, carattere questo che consente la differenziazione dal genere Dendrobium, per altro molto simile, in cui le infiorescenze si sviluppano sui lati o sulla cima dello pseudobulbo. La colonna, l'organo in cui sono racchiusi sia la parte maschile (pollinio) che quella femminile (stigma) ha un piede genicolato cui è attaccato il labello. Il risultato di questa conformazione è una notevole motilità del labello stesso, che vibra ad ogni alito di vento, attirando gli insetti impollinatori.[2]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Bulbophyllum ha una distribuzione pantropicale: il centro di massima biodiversità sono le foreste montane della Papua Nuova Guinea (più di 600 specie) ma il genere è presente anche in Australia, nel Sud-est asiatico (oltre 200 specie in Borneo), in India, nel Madagascar (188 specie, alcune endemiche), in Africa, in America centrale e nella fascia tropicale del Sud America.[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

L'esatta posizione filogenetica del genere Bulbophyllum all'interno della sottofamiglia Epidendroideae è stata a lungo incerta.[3] Dressler (1993) assegnava il genere alla sottotribù Bulbophyllinae (tribù Podochilaeae)[4], ma studi filogenetici successivi hanno indotto ad includere le Bulbophyllinae nella sottotribù Dendrobiinae[3][5], sottotribù attualmente attribuita alla tribù Malaxideae[6]

Il genere fu descritto nel 1822 da Louis-Marie Aubert du Petit-Thouars nel suo "Histoire particulière des plantes orchidées recueillies sur les trois Iles Australes d'Afrique, de France, de Bourbon et de Madagascar", e in questa prima descrizione gli vennero attribuite 17 specie.
Allo stato attuale esistono oltre 2000 specie descritte.[1]
L'alto numero di specie ha indotto i tassonomi a proporre la suddivisione del genere in oltre 120 sezioni e sottogeneri sui quali tuttavia non esiste un accordo unanime.

Lo stesso argomento in dettaglio: Specie di Bulbophyllum.

Tra le specie più note vi sono:

Sinonimi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Bulbophyllum, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 10 febbraio 2021.
  2. ^ a b (EN) Siegerist E.S., Bulbophyllums and their allies: a grower's guide, Portland (OR), Timber Press, 2001, ISBN 978-0-88192-506-7.
  3. ^ a b (EN) Chase M.W., Freudenstein J.F. & Cameron K.M., DNA Data and Orchidaceae systematics: a new phylogenetic classification (PDF), in K. W. Dixon, S. P. Kell, R. L. Barrett, & P. J. Cribb (eds.), Orchid Conservation, Kota Kinabalu, Sabah, Natural History Publications, 2003, pp. 69-89.
  4. ^ (EN) Dressler R.L., Phylogeny and Classification of the Orchid Family, Portland, OR, Dioscorides Press, 1993, ISBN 978-0-931146-24-4.
  5. ^ (EN) Yukawa T., Cameron K.M. & Chase M.W, Chloroplast DNA phylogeny of subtribe Dendrobiinae (Orchidaceae): insights from a combined analysis based on rbcL DNA sequences and restriction site variation, in Journal of Plant Research, vol. 109, 1996, pp. 169-176.
  6. ^ (EN) Chase M.W., Cameron K.M., Freudenstein J.V., Pridgeon A.M., Salazar G., van den Berg C., Schuiteman A., An updated classification of Orchidaceae, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 177, n. 2, 2015, pp. 151–174, DOI:10.1111/boj.12234.
  7. ^ (EN) Jones D.L., Clements M.A., Oncophyllum, a new genus of Orchidaceae from Australia, in Orchadian, 13(9), 2001, pp. 420–4.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Chase M.W., Cameron K.M., Freudenstein J.V., Pridgeon A.M., Salazar G., van den Berg C. & Schuiteman A., An updated classification of Orchidaceae (PDF), in Botanical Journal of the Linnean Society, 177 (2), 2015, pp. 151-174.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàJ9U (ENHE987007529702305171
  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica