Bicentenaria argentina

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Bicentenaria
Frammenti del cranio
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Superordine Dinosauria
Ordine Saurischia
Sottordine Theropoda
Infraordine Coelurosauria
Genere Bicentenaria
Specie B. argentina

La bicentenaria (Bicentenaria argentina) è un dinosauro carnivoro estinto, appartenente ai celurosauri. Visse all'inizio del Cretaceo superiore (circa 90 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Argentina.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale è noto per i fossili di numerosi esemplari incompleti, sufficienti a ricostruire l'aspetto probabile dell'animale. Bicentenaria doveva essere un piccolo carnivoro lungo circa 2,5 - 3 metri, dotato di un collo relativamente allungato, un cranio piccolo ma non gracile e dotato di denti aguzzi. Le zampe erano snelle e allungate, mentre il corpo era breve e scattante. L'aspetto generale di questo animale doveva richiamare quello di altri celurosauri più antichi, come Zuolong e Tugulusaurus.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale è stato descritto per la prima volta nel 2012, ed è stato classificato come un rappresentante basale (primitivo) dei celurosauri, un grande gruppo di dinosauri carnivori che includono anche forme minuscole come Compsognathus e forme gigantesche come i tirannosauri. Bicentenaria, benché vissuto nel Cretaceo superiore, possedeva numerose caratteristiche plesiomorfiche (primitive) riscontrabili in celurosauri più antichi: ad esempio la zona posteriore del cranio, la presenza di spine neurali caudali accessorie e un processo ascendente dell'astragalo basso e stretto. Si suppone che Bicentenaria fosse leggermente più derivato rispetto a un altro celurosauro del Cretaceo, un po' più antico, il cinese Tugulusaurus.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Novas, F.E., Ezcurra, M.D., Agnolín, F.L., Pol, D. and Ortíz, R. (2012). "New Patagonian Cretaceous theropod sheds light about the early radiation of Coelurosauria." Revista del Museo Argentino de Ciencias Naturales, nueva serie, 14: 57–81.

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