Bernard Bonnejean

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Nel parco della sua amici a Valmondois (2002)

Bernard Bonnejean (pronunciato in francese, / bɔn'ʒɑ̃/; Ernée, 10 giugno 1950) è uno scrittore francese, specialista della poesia cattolica francese nel XIX secolo e XX secolo.

Infanzia e gioventù[modifica | modifica wikitesto]

Bernard Bonnejean è il più giovane di 4 fratelli e 4 sorelle. Uno dei fratelli, Roger, morì poco dopo la nascita. I suoi antenati per parte di madre erano originari della Piccardia, mentre quelli dalla parte del padre provenivano dal Borbonese (in francese Bourbonnais). Alla fine del XIX secolo questi ultimi sono registrati nel dipartimento francese dell'Aisne, che si trova nella regione della Piccardia. Nel maggio del 1940, per sfuggire all'invasione tedesca, la famiglia trovò rifugio a Ernée. Nella primavera del 1959 si trasferì a Le Mans, dove il padre, Maurice, era un fabbro dell'Arsenale Militare. Nel 1965 Maurice, dopo essersi ritirato, si stabilì nel dipartimento della Mayenne con la moglie ed il figlio più giovane, Bernard.

Carriera nell'insegnamento[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver conseguito la maturità francese (in francese, Baccalauréat o Bac), Bernard Bonnejean divenne insegnante nel scuola elementare e scuola media o scuola secondaria di primo grado. Titolare della laurea in Letteratura francese e in Cultura e Lingue classiche (greco, latino), certificato di letteratura moderna (« CAPES ») a Saint-Pierre-la-Cour, ha terminato la sua carriera come professore di liceo classico a Laval (Mayenne), titolare della agrégation della letteratura moderna.[1] Ha conseguito il dottorato di ricerca dopo aver lasciato la professione di insegnante.

È stato anche segretario dell'Association mayennaise et partage (AMEP), dal 1975 al 2001, il cui obiettivo principale era quello di insegnare artigianato alle giovani ragazze-madri in Camerun, per prevenirne la prostituzione.

È stato il fondatore e presidente dell'Association Lycée en poésie (Liceo nel poesia).

Attività di ricerca e di scrittura[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1996 Bernard Bonnejean divenne noto nei circoli accademici come un ardente difensore del cattolicesimo vero di Paul Verlaine.[2] Egli sostenne la qualità letteraria e spirituale della raccolta Liturgies intimes (1892).

Un altro obiettivo fu quello di dare una spiegazione razionale all'improvvisa e apparentemente illogica metamorfosi di Joris-Karl Huysmans, dal naturalismo ateo alla conversione al cattolicesimo.

È stato uno dei primi a rendere giustizia alla poesia di Santa Teresa del Bambino Gesù[3] alla quale ha dedicato uno studio dettagliato e completo.[4]

La tesi di dottorato di ricerca su Les Poètes français d'inspiration catholique de Verlaine à Péguy, 1870-1914 (I poeti cattolici francesi da Verlaine a Péguy, 1870-1914), è stata redatta nel 2003 a Rennes-II—Villejean[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le differenze di selezione ed ammissione all'insegnamento fra la Francia e l'Italia sono parecchie e quindi è molto difficile trovare corrispondenze tra i gradi d'insegnamento dei due Paesi.
  2. ^ Colloquio Spiritualité verlainienne (Spiritualità di Verlaine), Faculté des Lettres et Sciences humaines de Metz.
  3. ^ «Finalmente uno studio sulla poesia teresiana ! Il libro di Bernard Bonnejean è una bella sorpresa tra gli studi sulla santa di Lisieux della quale, dopo la proclamazione a Dottore della Chiesa, è stata intrapresa una rilettura più attenta dei testi anche meno noti. E uno studio sulle poesie veramente mancava. […] Ebbene, il nostro autore, specialista della poesia francese del XIX secolo, si incarica di un compito arduo e gradito presso gli estimatori di Teresa: mostrare come il linguaggio poetico aiuti Teresa a dare libero corso all'espressione della sua vita interiore meglio della prosa, e come simili "balbettii" della santa siano spesso belli ed efficaci. L'autore affronta così, lungo gli undici capitoli del libro, i temi della spiritualità teresiana rintracciandoli attraverso i testi di poesia e riconoscendoli dietro le immagini liriche e sfumate con cui sono espressi in versi. Alla fine della lettura si può facilmente cogliere che tutti gli argomenti più noti della dottrina teresiana sono toccati, oltre, forse, a qualcuno inedito rispetto alle pagine in prosa. Segno che il genere poetico non è per Teresa marginale nell'effusione del suo animo. Sappiamo bene, d'altra parte, che per Teresa la poesia non è una sterile ricerca dell'arte per l'arte, ma uno strumento della sua missione carmelitana o, per dirla con il suo vocabolario, un'arma ! […] va a Bernard Bonnejean il merito di aver portato alla ribalta la questione poetica in Teresa di Lisieux. Gli studiosi sono avvisati. Per una volta non ascoltino la preghiera rivolta da Teresa ad una vecchia maestra della Visitazione, quella cioè di "considerare il cuore e l'intenzione, piuttosto che l'arte della sua figliola" (LT 160, 1v), ma cerchino di scoprire in questa poesia del cuore anche un valore artistico e, come l'abate Bellière, vi "...trovino un vero diletto nel leggerla e nel cantarla" (LT 177)» MOSTARDA Paola, laureata in Storia dell'arte e dottore in Teologia Spirituale e prof.ssa invitata di Spiritualità, Teresianum, Roma, Rivista di Vita Spirituale Archiviato il 19 gennaio 2012 in Internet Archive.; Bernard Bonnejean, La poésie thérésienne. L'Évangile m'apprend et mon cœur me révèle, Cerf, Paris 2006, Content Edizioni OCD, 2009
  4. ^ «Fanno parte dei suoi scritti anche 54 Poésies, alcune delle quali di grande spessore teologico e spirituale, ispirate alla Sacra Scrittura. Fra di esse meritano una speciale menzione Vivre d'Amour!... (P 17) e Pourquoi je t'aime, ô Marie! (P 54), sintesi originale del cammino della Vergine Maria secondo il Vangelo. Vanno aggiunte a questa produzione otto Récréations pieuses, composizioni poetiche e teatrali, ideate e rappresentate dalla Santa per la sua comunità a motivo di alcune feste, secondo la tradizione del Carmelo. Fra gli altri scritti è da ricordare una serie di 21 Prières.» (Giovanni Paolo II, Divini Amoris Scientia, Dato a Roma, presso San Pietro, sotto l'anello del Pescatore, il giorno 19 del mese di ottobre dell'anno del Signore 1997, ventesimo di Pontificato. Libreria Editrice Vaticana).
  5. ^ Atelier National de Reproduction des Thèses[collegamento interrotto].

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Liturgies intimes: un recueil à redécouvrir in Spiritualité verlainienne, Actes du colloque international de Metz (novembre 1996), Klincksieck, 1997, ISBN 2-252-03171-9.
  • Le Verlaine de Guy Goffette, in "Revue Verlaine", No. 5, 1997
  • Huysmans avant À Rebours (Controcorrente): les fondements nécessaires d'une quête en devenir, in Le Mal dans l'imaginaire français (1850-1950), éd. David et L'Harmattan, 1998, ISBN 2-7384-6198-0.
  • Les Poètes français d'inspiration catholique (1870-1914), 2 vol., (695 p.), Thèse de doctorat, Université de Rennes-II, 2003, Lille, Atelier de reproduction nationale des thèses, 2004.
  • La Poésie thérésienne, Prefazione Constant Tonnelier, Éditions du Cerf, Paris, 2006, 292 p., ISBN 978-2-204-07785-9. La tesi è pubblicata in tre volumi indipendenti:
    • Clio et ses poètes, les poètes catholiques dans leur histoire, 1870-1914 (con una prefazione di Dom Bertrand Gamelin), Editions du Cerf, Paris, 2007, 354 p., ISBN 978-2-204-08052-1.
    • Le Dur Métier d'apôtres : les poètes catholiques à la découverte d'une réelle authenticité, 1870-1914, (con una prefazione di Olivier Bourdelier), Editions du Cerf, Paris, 2009, 320 p., ISBN 978-2-204-08053-8.
    • Les Chemins d'un Éden retrouvé, libro di prossima pubblicazione.

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