Battle Stations (videogioco 1988)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Battle Stations
videogioco
PiattaformaCommodore 64
Data di pubblicazione1988
GenereSparatutto in prima persona
TemaGuerra
OrigineRegno Unito
SviluppoAlligata (design)
PubblicazioneAddictive Games
ProgrammazioneMick Lister, Gary Antcliffe
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputJoystick
SupportoCassetta, dischetto

Battle Stations, scritto Battlestations in copertina, è un videogioco sparatutto in prima persona pubblicato nel 1988 per Commodore 64 dall'editrice britannica Addictive Games. Si controlla una postazione contraerea fissa, in grado di ruotare a 360°, per difendere una nave dai velivoli nemici. Pubblicato a basso costo, fu generalmente considerato mediocre dalla critica.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Il punto di vista del giocatore è da sopra una nave da battaglia ferma in porto, che sta subendo un attacco aereo. Si controlla una postazione di artiglieria a due canne che può sparare illimitatamente tramite un mirino. La visuale in prima persona mostra un panorama di mare con isole vicine e nuvole, mentre non sono visibili la propria arma o altre parti della nave. La postazione può ruotare su sé stessa a 360° e inclinarsi su e giù, e la visuale di conseguenza scorre in orizzontale e in verticale.

Gli aerei nemici arrivano in formazioni da cinque da tutte le direzioni, puntando direttamente contro la nave, e se di una squadriglia riesce a passarne almeno uno senza essere abbattuto, la nave viene bombardata. Se si sopravvive ad abbastanza squadriglie si passa a nuovi livelli, tutti con lo stesso scenario, ma con nuovi tipi di nemici che si alternano ciclicamente: aerei che viaggiano anche in orizzontale, girando intorno alla nave, ed elicotteri che sganciano mine che possono essere distrutte in volo.

Sotto la visuale è disponibile un piccolo radar che mostra le posizioni dei nemici e l'attuale orientamento del proprio cannone. A fianco del radar c'è un'immagine della propria nave di profilo, dove compaiono i buchi delle esplosioni man mano che si viene colpiti. Quando si subiscono troppi colpi la partita termina, con una piccola animazione di omini che abbandonano l'immagine della nave tuffandosi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Battle Stations (JPG), in Zzap!64, n. 43, Ludlow, Newsfield, novembre 1988, p. 127, ISSN 0954-867X (WC · ACNP).
  • (EN) Battlestations (JPG), in Computer Games Week, Focus Magazines, 7-13 settembre 1988, p. 16.
  • (FR) Battlestations (JPG), in Arcades Hebdo, n. 15, SORACOM, 29 settembre 1988, p. 33.
  • (FR) Battlestations (JPG), in Jeux & stratégie, n. 54, Excelsior, dicembre 1988, p. 76.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Sparatutto: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Sparatutto