Battaglia di Medininkai

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Battaglia di Medininkai
parte Crociata lituana
Paesaggio nei pressi di Medininkai (odierna Varniai), dove verosimilmente fu combattuta la battaglia
Data27 luglio 1320
LuogoMedininkai
EsitoVittoria lituano-samogitica
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
40 cavalieriignoto
Perdite
29 cavalieri e circa 200 soldati morti. Il vogt della Sambia viene fatto prigionieroignoto
Voci di battaglie presenti su Wikipedia

La battaglia di Medininkai fu uno scontro avvenuto nell'ambito della crociata lituana che ebbe luogo il 27 luglio 1320 e che vide coinvolti da una parte l'Ordine teutonico e dall'altra un esercito composto perlopiù da guerrieri provenienti dalla Samogizia. La battaglia, che si svolse nei pressi di Medininkai (odierna Varniai), si concluse con una sconfitta dei Cavalieri teutonici, che subirono diverse perdite.

Contesto storico e fonti[modifica | modifica wikitesto]

I Cavalieri teutonici erano impegnati in una lunga ed estenuante lotta, la crociata lituana, contro il Granducato di Lituania per la conquista della Samogizia, una regione corrispondente grossomodo alla moderna Lituania costiera centro e nord-occidentale. Non è noto quando nella terra di Medininkai (in latino medievale terram Medeniken), in Samogizia, fu costruito un presidio difensivo, ma lo storico polacco Maciej Stryjkowski azzarda come anno il 1313.[1] Si tratta comunque di un'affermazione che al più può valere come ipotesi, considerando che le uniche due fonti relative alla battaglia di Medininkai del 1320 sono due cronache teutoniche (rispettivamente quella di Nicolaus von Jeroschin e quella di Pietro di Duisburg) ed esse non menzionano nulla a proposito della fondazione di un castello o comunque di una struttura.[1]

La battaglia[modifica | modifica wikitesto]

L'esercito teutonico, composto da 40 cavalieri, dalle sentinelle attive nel castello di Klaipėda e da guerrieri Sambiani, era comandato dal maresciallo teutonico Heinrich von Plötzke. Quando l'esercito attaccò la terra di Medininkai, parte dei crociati si sparpagliò per compiere dei saccheggi.[2] I Samogiti attaccarono improvvisamente le loro forze principali, infliggendo ai loro avversari una grande sconfitta.[3] Von Plötzke, 29 cavalieri e molti soldati furono uccisi, mentre Gerhard Rude, vogt di Sambia, venne fatto prigioniero.[2] Qui di seguito viene riportato l'ampio resoconto fornito dal cronista Nicolaus von Jeroschin relativo alla battaglia:

«Nell'anno del Signore 1320 il fratello Heinrich Plötzkau [Von Plötzke], sempre desideroso di affrontare in battaglia i maledetti pagani, radunò 40 fratelli e tutti i cavalieri della Sambia, raggiunse il Memel e lanciò una campagna nella terra di Medininkai, con l'intenzione di sferrarvi un altro attacco devastante. Mentre stavano attraversando la regione, l'esercito pagano si era radunato in forze. Non intendevano affrontarli nella regione stessa, ma si concentrarono sulle strade che i fratelli avevano usato per entrare nel paese, che bloccarono con alberi e trasformarono in una fitta foresta per confondere i cristiani al loro ritorno. Quando la campagna finì e ripartirono, alcuni di loro decisero di andare in cerca di bottino. La maggioranza rimase al fianco degli stendardi che erano in cerca di bottino. I pagani non avevano fretta di combattere per le ricchezze; essi aspettarono invece che l'avanguardia con gli stendardi arrivasse in un punto stretto di un bosco. In questo spazio angusto i pagani attaccarono i fratelli da tutti i lati con effetti terribili e la feroce aggressione, in un luogo in cui non potevano difendersi, continuò a lungo finché i fratelli non furono così esausti nel tentativo di resistere e così indeboliti dal peso delle armi che non furono in grado di spostarsi dal luogo o di difendersi. In quel momento le truppe nemiche più fresche si abbatterono su di loro, spargendo il sangue cristiano di 29 fratelli e di molti altri cristiani. Anche l'audace leone Plötzkau, che non si nascondeva mai al nemico, fu ucciso dai pagani. [...] Quando i pagani ebbero ucciso tutti, catturarono fratello Gerhart von Rude, vogt della Sambia, lo misero in catene e lo fecero morire crudelmente in questo modo: lo vestirono con l'armatura di tre uomini e lo misero su un cavallo legato a quattro pali, secondo la loro usanza, misero così tanta legna intorno che non si vedevano né il cavallo né l'uomo, e infine diedero fuoco alla legna e bruciarono il cavaliere che aveva fatto voto a Dio nella catasta che avevano realizzato. Ciò venne fatto a titolo di offerta agli dei pagani per ringraziarli della loro vittoria.»

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

La battaglia arrestò gli attacchi compiuti dai teutonici nella regione di Medininkai fin quando rimase in vigore la tregua quadriennale che il granduca di Lituania Gediminas aveva firmato con l'Ordine teutonico (1324-1328).[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Budreckis (1985), p. 59.
  2. ^ a b c VLE.
  3. ^ Kiaupa (2000), p. 114.
  4. ^ Von Jeroschin, III, 338, p. 271.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Fonti secondarie[modifica | modifica wikitesto]