Bastien Vivès

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bastien Vivès al 40º Festival international de la bande dessinée d'Angoulême, 2013

Bastien Vivès (Parigi, 11 febbraio 1984) è un fumettista francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Bastien Vivès è figlio del pittore di sfondi cinematografici Jean-Marie Vivès.[1] Passa la prima infanzia a osservare il padre al lavoro e a tentare di emularlo. All'età di dieci anni, comincia a prendere le prime lezioni di disegno. La sua formazione artistica lo porta a studiare arti applicate all'Institut de Littérature Française di Ginevra, poi all'École supérieure d'arts graphiques Penninghen di Parigi[2] e infine all'École de l'Image Gobelins, sempre a Parigi, dove studia il cinema d'animazione.

I primi riconoscimenti avvengono grazie a Internet: nel 2002, Vivès comincia a farsi conoscere sul suo sito web BK Crew[3], sotto lo pseudonimo di Chanmax, con il personaggio Poungi.[1] L'esordio come fumettista è dell'anno successivo, quando pubblica il romanzo grafico Elle(s) per KSTR (etichetta tematica dell'editore Casterman). Nel 2009, a 25 anni, riceve il Prix Révélation al festival del fumetto di Angoulême per Le Goût du Chlore,[4] album che l'anno successivo vince anche il premio Micheluzzi al Napoli Comicon 2010, come migliore fumetto estero.[5] Nel 2010 partecipa all'opera collettiva Tranches Napolitaines, un volume realizzato insieme a Anne Simon, Alfred e Mathieu Sapin. Il terzo romanzo grafico, Polina, pubblicato all'inizio del 2011, ha riscontrato un ottimo successo internazionale di critica e vendite. Svariate sue strip, tavole e illustrazioni sono uscite su diversi numeri della rivista ANIMAls (Coniglio Editore).[6] Nel 2014, Bao Publishing ha annunciato la pubblicazione integrale in lingua italiana di tutti i lavori brevi di Bastien, programmata in sei volumi.[7]

Nel corso degli anni, Bastien ha sperimentato vari generi del fumetto (tutti in collaborazione e con svariate etichette): l'omaggio ai film d'azione anni ottanta Hollywood Jan (2008, con Michaël Sanlaville per Casterman); la commedia sentimentale Juju Mimi Fefé Chacha (2009, con Alexis de Raphelis per Ankama); l'erotico Les Melons de la colère (2011, nella collana BD-Cul per Les Requins Marteaux); il giallo d'azione La Grande Odalisque (2012, con Ruppert e Mulot per Dupuis); il fumetto di arti marziali Last Man (2013, con Balak e Sanlaville per Casterman, del quale è previsto un adattamento animato).[8] Ha inoltre concluso nel 2012, dopo quasi tre anni di lavoro, la lunga saga epica Pour l'Empire, in collaborazione con il collega Merwan Chabane per i tipi di Dargaud, raccolta e pubblicata in Italia nel 2015 nel volume Per l'impero[9].

Opere in lingua italiana[modifica | modifica wikitesto]

Bastien Vivès in un'intervista durante il Salon du livre di Parigi, 2009.

Romanzi grafici[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Bastien Vivès, Anne Simon, Alfred, Mathieu Sapin, Napoli, sguardi d'autore, Tunué, 2010, p. 96, ISBN 978-88-89613-91-7.
  • Bastien Vivès, Florent Ruppert, Jérôme Mulot, La grande odalisca, BAO Publishing, 2014, p. 112, ISBN 978-88-6543-204-4.
  • Bastien Vivès, Michaël Sanlaville, Balak, Last Man vol. 1, BAO Publishing, 2014, p. 216, ISBN 978-88-6543-159-7.
  • Bastien Vivès, Michaël Sanlaville, Balak, Last Man vol. 2, BAO Publishing, 2014, p. 216, ISBN 978-88-6543-201-3.
  • Bastien Vivès, Michaël Sanlaville, Balak, Last Man vol. 3, BAO Publishing, 2015, p. 204, ISBN 978-88-6543-231-0.
  • Bastien Vivès, Merwan Chabane, Per L'Impero, BAO Publishing, 2015, p. 182, ISBN 978-88-6543-268-6.
  • Bastien Vivès, Michaël Sanlaville, Balak, Last Man vol. 4, BAO Publishing, 2015, p. 216, ISBN 978-88-6543-282-2.
  • Bastien Vivès, Michaël Sanlaville, Hollywood Jan, Coconino, 2016, p. 140, ISBN 978-88-7618-302-7.
  • Bastien Vivès, Michaël Sanlaville, Balak, Last Man vol. 5, BAO Publishing, 2016, p. 204, ISBN 978-88-6543-512-0.
  • Bastien Vivès, Michaël Sanlaville, Balak, Last Man vol. 6, BAO Publishing, 2016, p. 216, ISBN 978-88-6543-725-4.
  • Bastien Vivès, Michaël Sanlaville, Balak, Last Man vol. 7, BAO Publishing, 2016, p. 204, ISBN 978-88-6543-818-3.
  • Bastien Vivès, Michaël Sanlaville, Balak, Last Man vol. 8, BAO Publishing, 2017, p. 216, ISBN 978-88-6543-839-8.
  • Bastien Vivès, Michaël Sanlaville, Balak, Last Man vol. 9, BAO Publishing, 2018, p. 216, ISBN 978-88-6543-925-8.
  • Bastien Vivès e Martin Quenehen, Corto Maltese - Oceano nero, Cong, 2021, ISBN 9782940552375.
  • Bastien Vivès e Martin Quenehen, Corto Maltese - La regina di Babilonia, Cong, 2023, ISBN 9782940552535.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Eric Loret, Bastien Vivès. As du strip, articolo su liberation.fr (12 giugno 2012).
  2. ^ (FR) Philippe Magneron, Vivès, Bastien - Bibliographie, BD, photo, biographie, su bedetheque.com. URL consultato il 7 ottobre 2018.
  3. ^ Sito ufficiale della "BK Crew", su bkcrew.com, 9 febbraio 2003. URL consultato il 18 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2003).
  4. ^ Il gusto del cloro di Bastien Vivès, un autore rivelazione su lospaziobianco.it (giugno 2009).
  5. ^ Premio Micheluzzi 2010 Archiviato il 12 dicembre 2013 in Internet Archive.
  6. ^ “Polina” ovvero la ricerca della perfezione, su Lo Spazio Bianco, dicembre 2011. URL consultato il 25 marzo 2024.
  7. ^ Bao Publishing pubblica Questioni di cuore e L'importanza di chiamarlo fumetto di Sebastian Vivès, su comicsblog.it (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2014).
  8. ^ Utopiales 2013 : L'interview de Balak (et aussi de Michael Sanlaville et Bastien Vivès) sur 9emeArt.fr, 1er novembre 2013.
  9. ^ Gianmaria Tammaro, “Per l’impero”, il fumetto alla conquista del passato, in linkiesta.it, 6 agosto 2015. URL consultato l'8 aprile 2017 (archiviato l'8 aprile 2017).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Blog dell'autore, su bastienvives.blogspot.com. URL consultato il 5 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2011).
Controllo di autoritàVIAF (EN24919077 · ISNI (EN0000 0000 8104 0709 · LCCN (ENn2011083058 · GND (DE141053623 · BNE (ESXX5181312 (data) · BNF (FRcb15577890v (data) · J9U (ENHE987007417738005171 · NSK (HR000631819 · NDL (ENJA001145020 · WorldCat Identities (ENlccn-n2011083058