Anemonia sulcata
Anemonia sulcata | |
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Anemonia sulcata | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Cnidaria |
Classe | Anthozoa |
Sottoclasse | Hexacorallia |
Ordine | Actiniaria |
Sottordine | Enthemonae |
Superfamiglia | Actinioidea |
Famiglia | Actiniidae |
Genere | Anemonia |
Specie | A. sulcata |
Nomenclatura binomiale | |
Anemonia sulcata (Pennant, 1777) | |
Sinonimi | |
Actinia (Entacmaea) cereus (Ellis & Solander, 1786) | |
Nomi comuni | |
Capelli di Venere |
Anemonia sulcata (Pennant, 1777), volgarmente nota come capelli di Venere, è un celenterato antozoo della famiglia Actiniidae. Originariamente era chiamata Actinia sulcata Pennant, 1777.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questo anemone di mare ha un corpo cilindrico, di colore variabile dal giallo-bruno al verde, da cui si diparte una corona di tentacoli lunghi, poco retrattili, con estremità di colore violetto. Raggiunge grandezze fino a circa 20 cm di diametro.[2]
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie esprime una proteina fluorescente, denominata Kindling Fluorescent Protein (KFP), utilizzata come marker nel campo della biologia molecolare.[3]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Diffusa nel Mar Mediterraneo e lungo le coste orientali dell'oceano Atlantico.[senza fonte]
Commestibilità
[modifica | modifica wikitesto]Le attinie di questa specie sono molto ricercate in Sardegna ove vengono preparate impanate e fritte col nome di orziadas[4]. È considerato un piatto prelibato e sono quindi molto ricercate, raggiungendo quotazioni mediamente elevate, anche per il costante depauperamento della specie a causa di un prelievo sconsiderato.
Anche in Sicilia, dove sono noti come ogghiu a mari, vengono fritte in pastella e sono una specialità del catanese, nonché dell'isola di Ustica e delle isole Egadi[5]. Il suo utilizzo gastronomico è noto anche all'isola d'Elba (dove è chiamata ògliera) e in Corsica (ògliula).
In Spagna, nella regione di Cadice, in Andalusia sono molto apprezzate e vengono preparate fritte sotto il nome di ortiguillas[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Anemonia sulcata, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Anemonia sulcata, su Associazione Italiana Acquario Mediterraneo (AIAM). URL consultato il 28 novembre 2014.
- ^ Henderson J.N., Remington S.J., The Kindling Fluorescent Protein: A Transient Photoswitchable Marker, in Physiology, vol. 21, n. 3, 2006, pp. 162-170, DOI:10.1152/physiol.00056.2005.
- ^ Orziadas, il sapore del mare, su Obiettivo Sardegna. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2014).
- ^ Ogghiu a mari, su Ricette di Sicilia. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2014).
- ^ (ES) Ortiguillas de Mar, su El gusto de cocinar. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2014).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Anemonia sulcata
- Wikispecies contiene informazioni su Anemonia sulcata
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Daly, M.; Fautin, D. (2021). World List of Actiniaria, Anemonia sulcata (Pennant, 1777), in WoRMS (World Register of Marine Species).
- (EN) ITIS Standard Report Page: Anemonia sulcata, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 28 novembre 2014.
- (EN) Catalogue of Life: Anemonia sulcata, su catalogueoflife.org. URL consultato il 28 novembre 2014.
- Anemonia sulcata, su MondoMarino.net. URL consultato il 28 novembre 2014.