Andrej Aleksandrovič Romanov

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Andrej Aleksandrovič Romanov

Il principe Andrej Aleksandrovič Romanov (San Pietroburgo, 24 gennaio 1897Faversham, 8 maggio 1981) era un membro della famiglia imperiale russa.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia ed educazione[modifica | modifica wikitesto]

La granduchessa Xenia e il granduca Sandro con i loro figli nel 1905.

Sua madre era la granduchessa Xenia (1875-1960), figlia dello zar Alessandro III e suo padre era il granduca Sandro, cugino di primo grado del padre della moglie[1]: Dmitrij era quindi pronipote di Nicola I di Russia per parte di padre e pro-pronipote dello stesso per parte di madre, oltre ad avere per nonno Alessandro III e per zio Nicola II, particolarmente legato alla sorella ed al cognato.

Nonostante fosse "principe di Russia" e non "granduca di Russia" (cioè non aveva né un padre, né uno zio né un nonno Imperatore regnante) alla sua nascita vennero sparati 21 salve di cannone -prescritte per la nascita di ogni granduca- invece delle 15 che il suo rango avrebbe richiesto, per insistenza della nonna, l'Imperatrice Vedova, in quanto Andreij era il suo primo nipote maschio[2].

Passò la prima giovinezza tra il sud della Francia, luogo di vacanza molto amato dalla nobiltà internazionale, e i palazzi imperiali russi.

Carriera militare[modifica | modifica wikitesto]

Il principe Andrej si unì alla marina russa e servì sotto il padre. Più tardi divenne tenente delle guardie, il cui colonnello in capo era suo zio, l'imperatore Nicola II. Poco prima della rivoluzione russa, era l'unico membro della sua famiglia che accompagnò l'imperatrice Alessandra e le sue quattro figlie alla loro ultima visita alle chiese di Novgorod[3]. Fu l'ultima volta che li vide[4].

Rivoluzione bolscevica[modifica | modifica wikitesto]

Quando l'imperatore Nicola II abdicò in seguito alla Rivoluzione di Febbraio nel 1917, l'Imperatrice vedova si ritirò in Crimea con moltissimi parenti, fra cui la figlia Ksenija, il genero ed i loro figli: nel 1918 molti di loro furono incarcerati vicino a Jalta, ma un mese dopo vennero liberati dalle truppe tedesche in seguito alla firma del Trattato di Brest-Litovsk. Lasciò la Russia nel dicembre 1918 a bordo della nave inglese HMS Forsythe assieme a suo padre per seguire la Conferenza di pace di Parigi[2].

Primo matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Durante il periodo in cui erano in Crimea, Andrej iniziò una relazione con Elisabetta Ruffo-Sasso (1886-1940), figlia di don Fabrizio Ruffo, duca di Sasso-Ruffo e della principessa Natal'ja Aleksandrovna Meščerskaja, una giovane divorziata. Si erano incontrati a San Pietroburgo nel 1916. Elisabetta aveva una figlia, Elisabetta, nata dal suo primo matrimonio con il maggiore generale Alessandro Friederici. Quando Elisabetta rimase incinta, la coppia si sposò il 12 giugno 1918 nella cappella di famiglia di ai-Todor a Jalta alla presenza della sua famiglia, tra cui sua nonna, l'Imperatrice vedova. Il principe Andrej aveva ventuno anni e sua nonna pensava anche fosse giovane per il matrimonio, ma i suoi genitori, diedero il loro consenso.[5]

A corto di denaro e senza un'occupazione stabile, il principe Andrej alla fine si stabilì definitivamente a Frogmore. In seguito si trasferì a Hampton Court. Vivevano lì durante la seconda guerra mondiale, quando sua moglie morì durante un raid dell'aviazione tedesca.

Secondo matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Due anni più tardi, durante il soggiorno a Balmoral, il principe Andrej incontrò la sua seconda moglie Nadine Sylvia Ada McDougall (1908-2000). Era la maggiore delle tre figlie di tenente colonnello Herbert McDougall e di sua moglie Sylvia Borgstrom. Si fidanzarono il 18 giugno 1942 e le nozze furono celebrate a Norton, il 21 settembre 1942. L'arcivescovo di Canterbury officiò il rito anglicano, mentre il matrimonio con rito ortodosso fu officiato dall'archimandrita Nicola, che era stato tutore dei figli di Nicola II[6].

Ultimi anni e morte[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1949 si trasferì in un'antica dimora di campagna a Faversham, in Kent, di proprietà della famiglia della sua seconda moglie e famosa per essere stata la riserva di caccia di Edoardo il Principe Nero[7]. Trascorreva il suo tempo tra il giardinaggio e la cucina, che aveva imparato dagli chef francesi nei palazzi dei suoi genitori. Era anche un artista, tanto che organizzò diverse mostre delle sue opere a Parigi prima della seconda guerra mondiale.

Il Principe Andrej fu il Protettore del Sovrano Ordine dei Cavalieri Ortodossi Ospitalieri di san Giovanni di Gerusalemme, una delle molte assise cavalleresche che si rifanno ai Cavalieri Ospitalieri.[8]

Morì nella sua casa di Faversham l'8 maggio 1981. Fu sepolto nella chiesa di Norton.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Il granduca Andrej e la sua prima moglie Elisabetta Ruffo-Sasso ebbero tre figli:

  • Sua Altezza la principessa Ksenija Andreevna (1919-2000)[9];
  • Sua Altezza il principe Michail Andreevič (1920-2008)[9], ingegnere aeronautico e successore del padre come Protettore Sovrano Ordine dei Cavalieri Ortodossi Ospitalieri;
  • Sua Altezza il principe Andrej Andreevič (1923-2021), pittore[9].

Dal secondo matrimonio con Nadine Sylvia Ada McDougall nacque:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
8. Nicola I di Russia 16. Paolo I di Russia  
 
17. Sofia Dorotea di Württemberg  
4. Michail Nikolaevič Romanov  
9. Carlotta di Prussia 18. Federico Guglielmo III di Prussia  
 
19. Luisa di Meclemburgo-Strelitz  
2. Aleksandr Michajlovič Romanov  
10. Leopoldo di Baden 20. Carlo Federico di Baden  
 
21. Luisa Carolina di Hochberg  
5. Cecilia di Baden  
11. Sofia Guglielmina di Svezia 22. Gustavo IV Adolfo di Svezia  
 
23. Federica di Baden  
1. Andrej Aleksandrovič Romanov  
12. Alessandro II di Russia 24. Nicola I di Russia (= 8)  
 
25. Carlotta di Prussia (= 9)  
6. Alessandro III di Russia  
13. Maria d'Assia-Darmstadt 26. Luigi II d'Assia  
 
27. Guglielmina di Baden  
3. Ksenija Aleksandrovna Romanova  
14. Cristiano IX di Danimarca 28. Federico Guglielmo di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg  
 
29. Luisa Carolina d'Assia-Kassel  
7. Dagmar di Danimarca  
15. Luisa d'Assia-Kassel 30. Guglielmo d'Assia-Kassel  
 
31. Luisa Carlotta di Danimarca  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Foreign Notes of Interest., New York Times, 26 gennaio 1897, 2.
  2. ^ a b Princess Xenia of Russia (XML), The Daily Telegraph, 23 agosto 2001. URL consultato il 5 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2008).
  3. ^ Romanoff, My father and his family, p. 15
  4. ^ Romanoff, My father and his family, p. 16
  5. ^ Darryl Lundy, Andrei Aleksandrovich Romanov, Prince of Russia, su thepeerage.com, The Peerage. URL consultato il 5 febbraio 2008.
  6. ^ Obituary: Princess Andrew of Russia, in Daily Telegraph.
  7. ^ Provender, su faversham.org, The Faversham Website. URL consultato il 5 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2008).
  8. ^ OSJ Endorsment, su wonmfoundation.org, World Organisation of Natural Medicine. URL consultato il 27 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2009).
  9. ^ a b c d Willis, The Romanovs in the 21st Century, p. 175

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Princess Olga Romanoff. My father and his family. Royalty Digest Quarterly. 2007 N 1.
  • Van Der Kiste, John & Hall, Coryne. Once a Grand Duchess: Xenia, Sister of Nicholas II. Sutton Publishing, 2002. ISBN 0-7509-2749-6.
  • Willis, Daniel. The Romanovs in the 21st Century: a genealogical Biography. VDM, 2009. ISBN 978-3-639-17480-9.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]