Amido di mais
L'amido di mais, chiamato spesso anche maizena dal nome commerciale internazionale a marchio Unilever,[1] viene ricavato dal chicco del mais mediante un processo di macinazione ad umido. Il prodotto si presenta sotto forma di polvere bianca finissima, quasi impalpabile.[1]
Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]
La differenza tra amido e farina di mais sta nella composizione del prodotto. La farina si ricava attraverso la macinatura della totalità del chicco (endosperma + germe + crusca) mentre l'amido è contenuto nel solo endosperma. La farina di mais si ottiene per macinazione a secco. L'amido di mais non va confuso con la farina di mais Biancoperla, di colore appunto bianco, che serve per la preparazione della polenta bianca tipica del Polesine e delle zone di Padova e Venezia.
Se mescolato all'acqua in proporzione 1:2, dà origine all'oobleck, un fluido non newtoniano (dilatante), che aumenta notevolmente la sua viscosità se sottoposto a una forza sufficiente, comportandosi in maniera simile a un solido[2][3].
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Usi[modifica | modifica wikitesto]
Cucina[modifica | modifica wikitesto]
Il principale utilizzo dell'amido di mais è in ambito gastronomico.
Si impiega per addensare minestre, salse, creme, budini o gelati, e per rendere più friabili i dolci lievitati[4].
Viene anche usato, in sostituzione della farina di frumento, per la preparazione di alimenti destinati a persone affette da celiachia o intolleranti al glutine[5]. A questo scopo si può adoperare da solo o più comunemente mescolato alla farina di riso o alla fecola di patate. È necessario però che il prodotto abbia la dicitura "senza glutine". Nell'industria alimentare viene anche adoperato come additivo antiagglomerante, ad esempio nella produzione dello zucchero a velo[6], o addensante, come nel confezionamento di insaccati[7]. Trova impiego anche nella produzione di birra in parziale sostituzione del più tradizionale orzo, dato il suo costo minore.
Cosmetica[modifica | modifica wikitesto]
L'amido di mais, oltre al più elevato uso di cucina, ha anche usi cosmetici. Dopo alcune lavorazioni, viene usato soprattutto come crema per le mani con effetti ammorbidenti ed emollienti e anche come maschera sbiancante per la pelle[8].
Altri usi[modifica | modifica wikitesto]
L'amido di mais trova anche usi in campi diversi dalla cucina e dalla cosmetica:
- Migliorare l'impasto della carta;
- Produzione di materie plastiche biodegradabili come il Mater-Bi della Novamont con cui si confezionano ad esempio le buste di bioplastica, in sostituzione dei tradizionali sacchetti in polietilene[9];
- Ingrediente in alcuni farmaci[10];
- Produzione di sapone;
- Lubrificante;
- Ingrediente usato per preparare la pastura/esca per la pesca alla carpa;
- Ingrediente usato per la preparazione della pasta modellabile detta "ceramica fredda" o "pasta di mais";
- Ingrediente per fluidi non newtoniani;
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Maizena, su cibo360.it. URL consultato il 20/3/2015.
- ^ Come Fare l’Oobleck: 7 Passaggi (Illustrato), su wikihow.com. URL consultato il 23/3/2015.
- ^ Esperimenti scientifici per bambini – OOBLECK, su Lapappadolce. URL consultato il 23/3/2015.
- ^ Maizèna in Vocabolario – Treccani, su treccani.it. URL consultato il 23/3/2015.
- ^ Maizena o Amido di Mais, su my-personaltrainer.it. URL consultato il 20/3/2015.
- ^ Zucchero a velo fatto in casa, su Innamorati in cucina. URL consultato il 23/3/2015.
- ^ Fecola, su my-personaltrainer.it. URL consultato il 23/3/2015.
- ^ Amido di mais: come usarlo in cosmetica, su girlpower.it. URL consultato il 23/3/2015.
- ^ Sacchetti ecologici anche per frutta e verdura nei supermercati, su Il Fatto Alimentare. URL consultato il 23/3/2015.
- ^ Eccipienti nei farmaci: cosa sono e a cosa servono, su leziosa.com. URL consultato il 23/3/2015.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Dolci.it Raccolte di ricette, su dolci.it.