All'arme! All'arme! I priori fanno carne!

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
All'arme! All'arme! I priori fanno carne!
AutoreAlessandro Barbero
1ª ed. originale2023
GenereSaggio
Sottogenerepolitica
Lingua originaleitaliano

All'arme! All'arme! I priori fanno carne! è un saggio storico di Alessandro Barbero pubblicato nel 2023 da Editori Laterza.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il libro racconta alcune delle rivolte popolari del XIV secolo e in particolare: le Jacquerie del 1358, il tumulto dei Ciompi del 1378, la rivolta dei contadini inglese del 1381 e la rivolta dei Tuchini del 1386.

Il titolo riprende il grido con il quale tale Nicolò, orologiaio della Firenze del trecento, mise in armi il popolo minuto il 20 luglio 1378 dando il via al cosiddetto tumulto dei Ciompi.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Barbero, 2023, pp. 62-63.
    «Ma quella notte accade qualcosa di inaspettato. Gli interrogatori sono stati condotti in gran segreto nelle cantine di Palazzo Vecchio. Questo significa che in teoria non dovrebbe esserci nessuno che possa riferire quanto è accaduto e sta accadendo nel palazzo. In realtà, qualcuno c'è: è l'orologiaio che sta aggiustando l'orologio di Palazzo Vecchio [...] L'orologiaio, quella notte, è l'unico estraneo nel palazzo e sente gridare le persone torturate. Lui è uno del popolo, un piccolo artigiano, e decide che non sta con i priori, questi traditori amici dei ricchi. Perciò lascia il palazzo indisturbato, va a casa, si arma, e prima dell'alba esce in strada gridando: A l'arme! A l'arme! I priori fanno carne! 'Fanno carne' vuol dire: ammazzano la gente. I priori fanno carne! Armatevi, cattiva gente! Che non vuol dire malvagia, ma vuol dire poveretti: armatevi, poveri voi, se no siete tutti morti.»

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]