Alfredo Bertesi

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Alfredo Bertesi

Senatore del Regno d'Italia
Legislaturadalla XXIV
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXIX, XX, XXI, XXII, XXIII, XXIV
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista Italiano

Alfredo Bertesi (Carpi, 23 gennaio 1851Carpi, 20 agosto 1923[1]) è stato un politico e imprenditore italiano. Seguì la corrente socialista e fu eletto più volte deputato del Regno d'Italia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da una famiglia contadina e molto numerosa, lavorò in gioventù come fornaio. Attivista dagli anni 1870 della locale Società operaia di mutuo soccorso e tra gli organizzatori delle prime cooperative di consumatori e produttori (in particolare un panificio sociale dal 1875)[2], fondò nel 1889 per poi diventarne presidente nel 1890 l'Associazione dei lavoratori di Carpi[3].

Nel 1891 fu eletto consigliere comunale e provinciale. Nel 1893 fu tra i fondatori del primo circolo socialista del paesino emiliano; ciò gli costò due anni dopo una condanna a cinque mesi di carcere in seguito allo scioglimento del partito socialista ed alle leggi speciali in materia emanate dal governo di Francesco Crispi. Esponente della corrente moderata del partito, nel 1896 fu eletto per la prima volta parlamentare, per poi essere rieletto per altre volte, e tra il 1898 e il 1899 divenne per un breve periodo segretario nazionale del Partito socialista italiano.

Intanto ad inizio Novecento divenne imprenditore nel settore del truciolo, creando nel 1904 la società "Il Truciolo" (nata sulle ceneri della ditta "Cesare Tirelli"), poi divenuta azienda di importanza nazionale, e contribuendo a fondare la Società italiana degli industriali del truciolo.

Nel 1906 fu tra gli artefici della Camera del lavoro di Carpi, e nel 1912 fece parte della corrente scissionista che fondò il Partito Socialista Riformista Italiano riuscendo ad essere eletto nelle elezioni suppletive del 28 giugno 1914 nel collegio di Pescarolo[4].

Durante la prima guerra mondiale si schierò tra gli interventisti. Nel 1920 fu eletto senatore, per poi morire nel 1923.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://notes9.senato.it/web/senregno.nsf/643aea4d2800e476c12574e50043faad/1b17d6b5f458f4314125646f0058e36c?OpenDocument
  2. ^ Cfr. scheda di spalla all'articolo I primi passi della cooperazione di consumo in Il movimento cooperativo - Cronologia e cenni storici, dal sito della Lega delle cooperative di Modena
  3. ^ Nota del Fondo Berdesi Alfredo Archiviato il 17 maggio 2019 in Internet Archive., dall'Istituto storico della resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena, compilata da Bezzi Simona il 08/03/2004
  4. ^ Giuseppe Pardini, p. 11.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A.Barbieri, L. Resca Barbieri, Alfredo Bertesi, settant'anni di vita carpigiana, Modena 1978.
  • Atti del convegno Alfredo Bertesi e la società carpigiana del suo tempo, Modena, 1993
  • Giuseppe Pardini, Roberto Farinacci. Ovvero Della Rivoluzione Fascista, Firenze, Le Lettere, 2007

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Direttore de Il Secolo Successore
Giuseppe Pontremoli dal febbraio 1920 al settembre 1921 Mario Missiroli
Controllo di autoritàVIAF (EN208626789 · ISNI (EN0000 0003 8540 3919 · SBN LO1V131646 · LCCN (ENn94072149 · GND (DE119231484 · BNF (FRcb13512729s (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n94072149
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