Aeranti-Corallo

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Aeranti-Corallo
TipoAssociazione di categoria delle imprese radiofoniche locali; imprese televisive locali; imprese radiofoniche e televisive satellitari e via internet; agenzie di informazione radiotelevisiva; concessionarie pubblicitarie del settore radiotelevisivo
Fondazione1998
ScopoTutela degli interessi degli imprenditori
Sede centraleBandiera dell'Italia Roma
Lingua ufficialeitaliano
Sito web

Aeranti-Corallo è un'associazione di categoria italiana di secondo livello, costituita da Aeranti e da Associazione Corallo, che rappresenta radio e tv locali (analogiche e digitali), radio e tv via satellite e via internet, agenzie di informazione radiotelevisiva e concessionarie di pubblicità del settore radiotelevisivo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'associazione è stata costituita nel settembre 1998 con la denominazione di "Coordinamento AER-ANTI-CORALLO". Le tre sigle costituenti il Coordinamento erano l'AER (Associazione Editori Radiotelevisivi), l'ANTI (Associazione nazionale teleradio indipendenti) e il CORALLO (Consorzio Radiotelevisioni Libere Locali).

Obiettivo primario era quello di garantire un'ampia rappresentanza al settore dell'emittenza televisiva e radiofonica locale, sia commerciale, sia comunitaria. Il 5 giugno 2001, con l'unificazione delle associazioni AER e ANTI (da quel momento in poi Aeranti), l'associazione ha modificato la propria denominazione nell'attuale Aeranti-Corallo[1]

Aeranti-Corallo aderisce, a livello confederale, alla Confcommercio.

Nell'ambito della sua attività, l'associazione si è impegnata per l'emanazione di norme specifiche per la crescita e lo sviluppo dell'emittenza locale. Ha stipulato con la Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI), il Contratto collettivo nazionale di lavoro per i giornalisti operanti nell'emittenza locale[2]. La prima stipula di tale contratto risale al 3 ottobre del 2000,l'ultima il testo sottoscritto dalle parti l'8 marzo 2017, scaduto il 31 dicembre 2018. Aeranti-Corallo è interlocutore della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dello sviluppo economico (già Ministero delle Comunicazioni), dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, dei Corecom, del Parlamento e delle Regioni.

Ha sottoscritto a Roma, in data 4 giugno 2002, il Codice di autoregolamentazione in materia di televendite e spot di televendita di beni e servizi di astrologia, di cartomanzia ed assimilabili, di servizi relativi ai pronostici concernenti il gioco del lotto, enalotto, superenalotto, totocalcio, totogol, totip, lotterie e giochi similari. Ha sottoscritto a Roma, in data 29 novembre 2002, il Codice di autoregolamentazione Tv e Minori, approvato dall'assemblea plenaria della Commissione per l'assetto del sistema radiotelevisivo presso il Ministero delle Comunicazioni il 5 novembre 2002. Ha sottoscritto a Roma, in data 25 luglio 2007, il Codice di autoregolamentazione sportiva denominato Codice media e sport. Ha sottoscritto a Roma, in data 21 maggio 2009, il Codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive.

Durante la fase di passaggio alle trasmissioni televisive in tecnica digitale l'associazione ha partecipato ai tavoli tecnici istituiti presso l'Agcom e al lavori del CNID – Comitato nazionale Italia Digitale, assistendo le imprese associate. In ambito radiofonico, ha stipulato con Rai Way, il 31 luglio 2007, un accordo di cooperazione finalizzato alla realizzazione di un progetto comune di transizione alla radiofonia digitale terrestre. In tale contesto, è stata realizzata congiuntamente una sperimentazione radiofonica digitale terrestre Dab+ e Dmb nelle aree di Venezia e di Bologna, i cui risultati sono stati resi noti in una pubblicazione edita congiuntamente[3]. Segue la fase di avvio delle trasmissioni radiofoniche digitali Dab+[4]. Ha costituito la ARD – Associazione per la Radiofonia Digitale in Italia, assieme a Rai Way e a Radio Nazionali Associate.

Dal 2006 organizza annualmente il RadioTv Forum, nell'ambito del quale vengono realizzati convegni, seminari e workshop sulle tematiche di attualità del settore.

Dal 1998 pubblica il periodico “TeleRadioFax”, quindicinale di aggiornamento sulle problematiche del settore radiotelevisivo.

Dal 2023 pubblica “TeleRadioMagazine”, supplemento del “TeleRadioFax”, un mensile di approfondimento sulle problematiche del settore radiotelevisivo[5].

Organigramma[modifica | modifica wikitesto]

L'organo amministrativo di Aeranti-Corallo è il Comitato esecutivo. Lo stesso è composto da Marco Rossignoli (che è il coordinatore e legale rappresentante di Aeranti-Corallo nonché presidente di Aeranti) e da Luigi Bardelli (che è il Presidente dell'Associazione Corallo).

Rappresentanza[modifica | modifica wikitesto]

Aeranti-Corallo è rappresentata nei seguenti organismi:

  • Comitato per l'applicazione del codice di autoregolamentazione Media e Minori;
  • Comitato per l'applicazione del codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive;
  • Commissione per le provvidenze editoria alle imprese radiofoniche presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  • Commissione per le provvidenze editoria alle imprese televisive locali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  • Commissione per l'equo compenso nel lavoro giornalistico autonomo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  • Comitato tecnico di Auditel
  • Consiglio di Amministrazione e Comitato Tecnico di Tavolo Editori Radio srl[6]

Partecipazioni[modifica | modifica wikitesto]

Aeranti-Corallo è socia di:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AA.VV., Radio FM:1976-2006 Trent'anni di libertà d'antenna, Minerva Edizioni, p. 84.
  2. ^ Testo del Ccnl tra Aeranti-Corallo e FNSI
  3. ^ L'accordo di cooperazione tra Rai Way e Aeranti-Corallo [1].
  4. ^ la delibera n. 664/09/CONS dell'Agcom definisce il regolamento recante la nuova disciplina della fase di avvio delle trasmissioni radiofoniche terrestri in tecnica digitale
  5. ^ Raccolta Anno 2023 Archivi, su Aeranti-Corallo l’associazione delle radio e tv locali italiane. URL consultato il 17 gennaio 2024.
  6. ^ Tavolo Editori Radio: Sinisi presidente del Cda. Entro aprile la prima riunione | Pubblicità Italia, su www.pubblicitaitalia.it. URL consultato il 28 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2016).
  7. ^ Radiofonia, nasce il Tavolo Editori Radio srl | Millecanali, su millecanali.it, 6 aprile 2016. URL consultato il 28 giugno 2016.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]