Abercio di Ierapoli

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Sant'Abercio
Miniatura dal Menologio di Basilio II
 

Vescovo

 
Morte167
Venerato daChiesa cattolica, Chiesa ortodossa
Ricorrenza22 ottobre
AttributiBastone pastorale
Calco del Cippo di Abercio esposto al Museo della civiltà romana a Roma; l'originale è conservato al Museo Pio Cristiano di Roma.

Abercio di Ierapoli (in greco antico: Αβέρκιος?; in latino Abercius; ... – 167) è stato vescovo di Ierapoli, in Frigia, nel II secolo; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa.

Agiografia[modifica | modifica wikitesto]

Dal racconto leggendario della sua Vita, scritta nel IV secolo dall'agiografo bizantino Metafraste, sappiamo che fu un predicatore instancabile ed un taumaturgo; che fu a Roma, in Magna Grecia, Siria, Asia Minore e Mesopotamia. Morì imprigionato sotto l'imperatore Marco Aurelio.

Gli vengono attribuiti una Epistola a Marco Aurelio citata dal cardinale Cesare Baronio e un Libro di Disciplina (in greco Βίβλος διδασκαλίας).

La tradizione sul santo è talmente leggendaria che a lungo si dubitò della sua stessa esistenza. Tuttavia nel 1883 l'archeologo William M. Ramsay scoprì a Ierapoli i frammenti di un epitaffio di Abercio che si completano con il testo citato nella Vita. Tale manufatto, detto Cippo di Abercio, è stato indicato dall'archeologo ed epigrafista Giovanni Battista de Rossi come la più importante tra le iscrizioni cristiane.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

La sua Memoria liturgica cade il 22 ottobre.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Theodor Nissen (a cura di), S. Abercii Vita, Lipsia, Teubner, 1912.
  • Ken Tully e Pamela D. Johnston (a cura di), The Hagiography of Saint Abercius: Introduction, Texts, and Translations, New York, Routledge, 2023.

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Controllo di autoritàVIAF (EN75854919 · ISNI (EN0000 0000 3955 858X · BAV 495/24031 · CERL cnp00283211 · LCCN (ENno00014333 · GND (DE102377804 · J9U (ENHE987007257310605171 · WorldCat Identities (ENlccn-no00014333