Abel (famiglia)

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Dipinto attribuito a Balthasar Denner e ritenuto un ritratto di Christian Ferdinand Abel e tre dei suoi figli (compreso Karl Friedrich Abel). Eseguito verso il 1730, è proprietà della Internationale Bachakademie di Stoccarda

Gli Abel (più anticamente Abell) furono una famiglia tedesca, i cui membri acquistarono fama fra il XVII e il XIX secolo. Fra essi figurano numerosi musicisti (soprattutto violinisti, gambisti e compositori), alcuni pittori e il chimico sir Frederick Augustus Abel.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia ha origine nel nord della Germania: Heinrich Othmar Abel, il più antico fra i componenti noti della famiglia, fu musicista in diverse località. Era padre di Ernst Abel, che suonò nell'orchestra di corte di Hannover tra il 1637 e il 1641, e nonno di Clamor Heinrich Abel, anch'egli violinista e compositore attivo a Hannover e a Francoforte[1].

A partire dai primi anni del settecento, la famiglia era stanziata a Zerbst, dove nacquero i quattro fratelli Leopold August, Ernst August, Ernst Heinrich e Karl Friedrich. Da quegli anni e per tutta la durata del secolo, alla professione musicale della maggior parte dei membri si affiancò quella pittorica di altri[2]. Dal 1767 la Mecklenburgische Staatskapelle Schwerin, in cui lavoravano tutti i componenti musicisti della famiglia, si trasferì da Schwerin a Ludwigslust, comportando uno spostamento degli Abel: Friedrich Ludwig Aemilius e i suoi due figli Friedrich Ludwig e Johann Leopold ebbero i natali proprio nella cittadina del Meclemburgo.

Questi ultimi due per ragioni economiche emigrarono all'inizio dell'Ottocento negli Stati Uniti[3] e in Inghilterra, dove nacque l'ultimo membro noto della famiglia, il chimico Frederick Augustus Abel, morto nel 1902.

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hugo Thielen, ABEL(L), Clamor Heinrich, in Hannoversches biographisches Lexikon. Von den Anfängen bis in die Gegenwart, Schlütersche, 2002, p. 23, ISBN 3877067069.
  2. ^ Emmanuel-Charles Bénézit, Dictionary of Artists, vol. 1, Gründ, 2006, p. 37-38, ISBN 2700030702.
  3. ^ Charles W. Hughes, American Hymns. Old and new, Columbia University Press, 1980, p. 289-290, ISBN 9780231051484.