Lio Gangeri: differenze tra le versioni
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Allievo dapprima del pittore [[Michele Panebianco]], dal [[1867]] si trasferì a Roma dove fu allievo di [[Giulio Monteverde]]. In seguito lavorò in tutta Italia ma soprattutto tra [[Roma]] e la sua Messina. |
Allievo dapprima del pittore [[Michele Panebianco]], dal [[1867]] si trasferì a Roma dove fu allievo di [[Giulio Monteverde]]. In seguito lavorò in tutta Italia ma soprattutto tra [[Roma]] e la sua Messina<ref>{{DBI | nome = Letterio Gangeri | nomeurl = letterio-gangeri | autore = Gioacchino Barbera | accesso = 1 febbraio 2017}}</ref>. |
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[[File:Giuseppe Natoli Famedio.jpg||thumb|right|Monumento a Giuseppe Natoli, opera di Lio Gangeri]] |
[[File:Giuseppe Natoli Famedio.jpg||thumb|right|Monumento a Giuseppe Natoli, opera di Lio Gangeri]] |
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Diresse e insegnò nelle accademie di Belle arti di [[Carrara]] e [[Roma]]. Tra i suoi allievi si ricorda [[Arturo Dazzi]]. |
Diresse e insegnò nelle accademie di Belle arti di [[Carrara]] e [[Roma]]. Tra i suoi allievi si ricorda [[Arturo Dazzi]]. |
Versione delle 16:54, 1 feb 2017
Letterio detto Lio Gangeri (Messina, 1º giugno 1845 – Salerno, 5 febbraio 1913) è stato uno scultore italiano.
Figlio dell'ebanista Giovanni e di Anna Bonsignore, nacque e visse sulla Via Ferdinandea, l'attuale Via Garibaldi. Allievo dapprima del pittore Michele Panebianco, dal 1867 si trasferì a Roma dove fu allievo di Giulio Monteverde. In seguito lavorò in tutta Italia ma soprattutto tra Roma e la sua Messina[1].
Diresse e insegnò nelle accademie di Belle arti di Carrara e Roma. Tra i suoi allievi si ricorda Arturo Dazzi.
Morì a Salerno nel 1913.
Principali opere
Ispirato dal fratello maggiore Antonio, anch'egli scultore, molto giovane gli furono commissionati i monumenti funebri ai ricchi banchieri Federico e Paolo Grill per il cimitero degli inglesi di Messina, il monumento funebre al famedio del Cimitero Monumentale di Messina del patriota e banchiere Giuseppe Natoli[2] , al principe Francesco Sturzo Brunaccini di San Teodoro.
Sue opere sono alcune statue del 1910 nel salone interno dell'Altare della Patria a Roma e il monumento (1898) a Luigi Orlando a Livorno.
Altre opere sono esposte tra la Sicilia, Milano e il Museo Regionale di Messina.
Note
- ^ Gioacchino Barbera, Letterio Gangeri, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 52, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1999. URL consultato il 1º febbraio 2017.
- ^ Il decreto è del 27 aprile 1868, mentre il "ricco mausoleo" nell'avancorpo del famedio è del 6 luglio 1880 (in Attard, Messinesi insigni..., 2ª ed. 1991, pp. 15-16 e 70).