Chiesa dell'Osservanza (Catanzaro): differenze tra le versioni
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Versione delle 20:34, 10 giu 2017
Chiesa dell'Osservanza | |
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Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Località | File:Catanzaro-Stemma.png Catanzaro |
Indirizzo | Piazza Osservanza |
Coordinate | 38°54′45.86″N 16°35′16.4″E |
Religione | Cristiana cattolica di rito romano |
Titolare | Santa Teresa d'Avila[1], Madonna delle Grazie |
Ordine | Francescani Minori Osservanti[2] |
Diocesi | Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace |
Consacrazione | XV secolo |
Fondatore | Fra Paolo da Sinopoli |
Inizio costruzione | 1447[3][2] |
Completamento | 1480[3][2] |
Demolizione | Sito ufficiale |
La Chiesa dell’Osservanza è un luogo di culto cattolico della città di Catanzaro.
Storia
Come scrisse Luise Gariano nel 1602, questo luogo di culto fù iniziato a costruire nel 1447 sul Monte Pezzano, per volere di Fra Paolo da Sinopoli, degli Francescani Minori Osservanti, all'epoca Vicario della Provincia di Catanzaro. A lavori iniziati, il nuovo conte di Catanzaro e marchese di Crotone Antonio Centelles si oppose alla costruzione[2], fermando il lavori fino al 1457, anno in cui venne scacciato dalla città. Terminati i lavori, l'dificio fu consacrato a Santa Maria delle Grazie.[4]
Padre Giovanni Fiore da Cropani, invece, pur confermando l'astio del conte Centtelles alla costruzione della chiesa, definisce nuove date ai lavori: secondo lui, infatti, l'innalzamento dell'edificio si deve ad una bolla papale di Sisto IV del 1480. Altre fonti riferiscono invece della costruzione al 1457, su richiesta di Alfonso I di Napoli e bolla di Callisto III.[4]
Nel 1548, Frà Michele de Angioii, donò alla chiesa dei suoi confratelli delle reliquie della Passione, avute durante un viaggio a Gerusalemme[2]. Su suo progetto, alle chiesa venne aggiunta una cappella, dedicata al Santo Sepolcro, della quale oggine rimane solo un crocifisso del 1535.[4]
Sotto l'episcopato di monsignor Bernardo de Riso, il 31 gennaio 1892, si ottene il decreto reale,con cui la chiesa venne elevata alla dignità di parrocchia[2] e, dopo essere stata demolita la chiesetta di Santa Teresa, retta da monsignor Matteo Franco, il titolo di quest'ultima venne assunto dalla neo parrocchia, che si venne a chiamare Santa Teresa all'Osservanza.[4][1]
Il 17 febbraio 1861, il convento attiguo alla chiesa passò in mano al Ramo militare, che lo adoperò ad ospedale.[4]
In una relazione del 21 agosto 1921, il parroco Domenico Mazzocca narra che egli fecce apportare numerosi lavori di restauro, che portaronola chiesa allo stato in cui è conservata tutt'oggi.[4]
Architettura
La Chiesa dell’Osservanza dspone di due altari: il maggiore, dedicato al Santissimo Crocifisso, il secondo, invece, consacrato alla Madonna delle Grazie.[4]
La chiesa custodisce un dipinto raffigurante l'estasi di santa Teresa d'Avila.Errore nelle note: </ref>
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[5]
Un'ulteriore scultura è il Mistero della Passione, con il crocifisso schiodato[2], opera di Fra’ Giovanni da Reggio risalente alla metà del XVII secolo.[3][5]
Il tabernacolo, in bronzo dorato, è un' opera di Ugo Mazzei.[3][2]
Note
- ^ a b Anche Catanzaro ha la sua Santa Teresa, su catanzaroinforma.it, 15 ottobre 2012. URL consultato il 10 giugno 2017.
- ^ a b c d e f g h i Chiesa dell'Osservanza, su guide.travelitalia.com. URL consultato il 10 giugno 2017.
- ^ a b c d Il crocifisso di Frà Giovanni da Reggio nella chiesa dell'Osservanza, su catanzaroinforma.it, 9 giugno 2016. URL consultato il 10 giugno 2017.
- ^ a b c d e f g h Chiesa Osservanza, su visitcatanzaro.it. URL consultato il 10 giugno 2017.
- ^ a b Chiesa dell’Osservanza, su comunecatanzaro.it. URL consultato il 10 giugno 2017.