Coordinate: 45°42′04.35″N 9°39′46.65″E

Porta San Giacomo: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Descrizione: aggiono con nota
aggiungo con nota
Riga 48: Riga 48:
}}
}}
La '''Porta San Giacomo''', forse la più bella delle porte di accesso dalle [[Mura venete di Bergamo|mura venete]] alla città alta di [[Bergamo]], venne costruita nel [[1592]], è la sola in marmo bianco rosato della cava di [[Zandobbio]] in [[Valtellina]]<ref>{{cita|Piga|p.19}}</ref>.<br>
La '''Porta San Giacomo''', forse la più bella delle porte di accesso dalle [[Mura venete di Bergamo|mura venete]] alla città alta di [[Bergamo]], venne costruita nel [[1592]], è la sola in marmo bianco rosato della cava di [[Zandobbio]] in [[Valtellina]]<ref>{{cita|Piga|p.19}}</ref>.<br>
La costruzione delle mura venete iniziò nel [[1561]], e dovevano essere l'avamposto protetto ad ovest dei territori della [[Repubblica di Venezia|Serenissima]] dal [[Milano|milanese]] che dopo la morte di [[Francesco II Sforza|Francesco Sforza II]] ([[1535]]) e la pace di [[Pace di Cateau-Cambrésis|Cateau-Cambrésis]] ([[1559]]) era diventata una [[Dominazione spagnola in Italia|provincia spagnola]]<ref>{{cita|Piga|p. 36}}</ref>.<br>
La costruzione delle mura venete iniziò nel [[1561]], e dovevano essere l'avamposto protetto ad ovest dei territori della [[Repubblica di Venezia|Serenissima]] dal [[Milano|milanese]] che dopo la morte di [[Francesco II Sforza|Francesco Sforza II]] ([[1535]]) e la pace di [[Pace di Cateau-Cambrésis|Cateau-Cambrésis]] ([[1559]]) era diventata una [[Dominazione spagnola in Italia|provincia spagnola]]<ref>{{cita|Piga|p. 36}}</ref>.<br>Le mura hanno quattro porte che rendono accessibile l'ingresso alla parte alta della città: [[Porta San Lorenzo (Bergamo)|Porta san Lorenzo]], Porta sant'Agostino, Porta sant'Alessandro e Porta San Giacomo, e fino alla metà del [[XX secolo]] quando il [[Torre civica (Bergamo|Campanone]] alle 10 di sera batteva cento rintocchi, venivano chiuse<ref<{{cita web|url=http://guide.travelitalia.com/it/guide/bergamo/campanone-torre-civica-/|titolo=Campanone (Torre civica)|editore=Traverl Italia|accesso=8 settembre 2016}}</ref>.

==Descrizione==
==Descrizione==
Prende il nome dalla chiesa omonima, che si trovava in posizione più arretrata con il grande [[Chiesa di Santo Stefano (Bergamo)|monastero di santo Stefano]] e che vennero demoliti, per la costruzione delle mura, cita il [[Donato Calvi|Calvi]]: ''La chiesa parrocchiale di S Giacomo della Porta fu del giorno d’hoggi per la nuova fortificazione desolata sendosi destinate l'anime di questa parrocchia parte a quella di S Cassiano et parte a quella di S Salvatore''<ref>{{cita libro|autore=[[Donato Calvi]]|titolo=Effemeride sagro-profana di quanto di memorabile sia successo in Bergamo, sua diocese et territorio da suoi principij sin’al corrente anno,|editore=Francesco Vigone|anno=1677|citazione=La chiesa parrocchiale di S Giacomo della Porta fu del giorno d’hoggi per la nuova fortificazione desolata sendosi destinate l'anime di questa parrocchia parte a quella di S Cassiano et parte a quella di S Salvatore/11 novembre 1561 Per l'occasione della nuova fabbrica della città essendo stato minato il famoso Convento di S Stefano alle due di notte scoppiò la mina et cadé il nobil monastero fra le proprie rovine sepolto}}</ref>, e doveva essere l'accesso principale alla città, rivolta a sud era il punto di collegamento con la pianura e con Milano,<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bergamo.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=49282&idArea=49286&idCat=49345&ID=51344&TipoElemento=categoria|titolo=Bergamo:Mura veneziane|editore=Comune di Bergamo|accesso=4 settembre 2016}}</ref>, forse per questo le è stato conferito un aspetto poco militare.<br>
Prende il nome dalla chiesa omonima, che si trovava in posizione più arretrata con il grande [[Chiesa di Santo Stefano (Bergamo)|monastero di santo Stefano]] e che vennero demoliti, per la costruzione delle mura, cita il [[Donato Calvi|Calvi]]: ''La chiesa parrocchiale di S Giacomo della Porta fu del giorno d’hoggi per la nuova fortificazione desolata sendosi destinate l'anime di questa parrocchia parte a quella di S Cassiano et parte a quella di S Salvatore''<ref>{{cita libro|autore=[[Donato Calvi]]|titolo=Effemeride sagro-profana di quanto di memorabile sia successo in Bergamo, sua diocese et territorio da suoi principij sin’al corrente anno,|editore=Francesco Vigone|anno=1677|citazione=La chiesa parrocchiale di S Giacomo della Porta fu del giorno d’hoggi per la nuova fortificazione desolata sendosi destinate l'anime di questa parrocchia parte a quella di S Cassiano et parte a quella di S Salvatore/11 novembre 1561 Per l'occasione della nuova fabbrica della città essendo stato minato il famoso Convento di S Stefano alle due di notte scoppiò la mina et cadé il nobil monastero fra le proprie rovine sepolto}}</ref>, e doveva essere l'accesso principale alla città, rivolta a sud era il punto di collegamento con la pianura e con Milano,<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bergamo.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=49282&idArea=49286&idCat=49345&ID=51344&TipoElemento=categoria|titolo=Bergamo:Mura veneziane|editore=Comune di Bergamo|accesso=4 settembre 2016}}</ref>, forse per questo le è stato conferito un aspetto poco militare.<br>

Versione delle 16:19, 8 set 2016

«...In essecutione della ducale 27 gennaio 1592 si cominciò la fabbrica della nuova porta di S Giacomo ch’edificata di bianchi marmi indi riuscì la più bella et maestosa di tutte le altre che si mirano nella fortezza.
Donato Calvi (Effemeride-Sacro profana di quanto di memorabile sia successo in Bergamo)»

Porta San Giacomo
mura venete
Porta San Giacomo
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
CittàBergamo
IndirizzoVia Sant'Alessandro, 73 e Viale delle Mura
Coordinate45°42′04.35″N 9°39′46.65″E
Mappa di localizzazione: Italia
Porta San Giacomo
Informazioni generali
Inizio costruzione1592
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

La Porta San Giacomo, forse la più bella delle porte di accesso dalle mura venete alla città alta di Bergamo, venne costruita nel 1592, è la sola in marmo bianco rosato della cava di Zandobbio in Valtellina[1].
La costruzione delle mura venete iniziò nel 1561, e dovevano essere l'avamposto protetto ad ovest dei territori della Serenissima dal milanese che dopo la morte di Francesco Sforza II (1535) e la pace di Cateau-Cambrésis (1559) era diventata una provincia spagnola[2].
Le mura hanno quattro porte che rendono accessibile l'ingresso alla parte alta della città: Porta san Lorenzo, Porta sant'Agostino, Porta sant'Alessandro e Porta San Giacomo, e fino alla metà del XX secolo quando il Campanone alle 10 di sera batteva cento rintocchi, venivano chiuse<ref< Campanone (Torre civica), su guide.travelitalia.com, Traverl Italia. URL consultato l'8 settembre 2016.</ref>.

Descrizione

Prende il nome dalla chiesa omonima, che si trovava in posizione più arretrata con il grande monastero di santo Stefano e che vennero demoliti, per la costruzione delle mura, cita il Calvi: La chiesa parrocchiale di S Giacomo della Porta fu del giorno d’hoggi per la nuova fortificazione desolata sendosi destinate l'anime di questa parrocchia parte a quella di S Cassiano et parte a quella di S Salvatore[3], e doveva essere l'accesso principale alla città, rivolta a sud era il punto di collegamento con la pianura e con Milano,[4], forse per questo le è stato conferito un aspetto poco militare.
La facciata, in marmo bianco rosato, con i fornici divisi da colonne, è in stile toscano del Vignola[5] e venne progettata da Buonaiuto Lorini, con due pinnacoli che la sovrastano lateralmente, mentre l'effige del leone alato simbolo di San Marco è posto nella trabeazione centrale. Questo abbellire la facciata verso l'esterno della città, più che verso l'interno, indicava una chiara apertura. Le mura erano state costruite non solo a difesa della città, ma anche per manifestarne la grandiosità. Non era questa la sua primaria collocazione, ma in una posizione superiore, vicino al mercato delle scarpe, questo avrebbe necessitato la formazione di un viadotto composto da 16 pilastri, il Lorini, la collocò quindi, nella sua posizione attuale. Risulta documentata ancora nel 1565 la vecchia porta di San Giacomo, molto più piccola e stretta, e più vicina al baluardo della mura di san Giacomo, tanto da non permettere la guardia dei soldati.
La piccola porta fu protagonista nel 1405 di una battaglia tra guelfi e ghibellini della città tra i Visconti, Duca di Milano con i Suardi e i Malatesta, per il dominio della città[6].
Di fronte a Porta San Giacomo c'è il grande campo di Sant'Alessandro che era centro commerciale, con una grande fiera, fin da quando i Longobardi divisero la città in due unità differenti e ben distinte che chiamarono corti, corte civitas in alto e curtis Murgula in basso, fiera di cui si ha notizia fin dal X secolo [7].

Bergamo Notturno Porta San Giacomo

Secondo lo storico Angelo Mazzi, le porte furono quattro già in epoca romana, ed erano orientate verso i quattro punti cardinali, la porta di san Giacomo, che prima della demolizione della chiesa era chiamata porta di santo Stefano, continuò a essere chiamata a mezzodì e quella di sant'Agostino (prima di San Andrea) in a levante essendo posizionata ad est.
Le mura e le porte preesistenti vennero più volte distrutte e ricostruite, ne rimane poca testimonianza se non vicino al monastero di santa Grata e in via Vagìne[8].
Il ponte in muratura venne costruito dal podestà Contarini nel 1780[9], alla fine dell''800 venne ristrutturata per ampliare lo spazio d'accesso al palazzo Medolago Alabani, e nel 1939 vennero rimossi alcuni vani laterali e aperti i due fornici, per motivi di viabilità[10].

Note

  1. ^ Piga, p.19
  2. ^ Piga, p. 36
  3. ^ Donato Calvi, Effemeride sagro-profana di quanto di memorabile sia successo in Bergamo, sua diocese et territorio da suoi principij sin’al corrente anno,, Francesco Vigone, 1677.
    «La chiesa parrocchiale di S Giacomo della Porta fu del giorno d’hoggi per la nuova fortificazione desolata sendosi destinate l'anime di questa parrocchia parte a quella di S Cassiano et parte a quella di S Salvatore/11 novembre 1561 Per l'occasione della nuova fabbrica della città essendo stato minato il famoso Convento di S Stefano alle due di notte scoppiò la mina et cadé il nobil monastero fra le proprie rovine sepolto»
  4. ^ Bergamo:Mura veneziane, su comune.bergamo.it, Comune di Bergamo. URL consultato il 4 settembre 2016.
  5. ^ Francesco Milizia, Opere complete di Francesco Milizia risguardanti le belle arti ..., su books.google.it. URL consultato il 5 settembre 2016.
  6. ^ Bergamo in breve nella storia (PDF), su amicidellemura-bergamo.myblog.it, amici delle mura. URL consultato l'8 settembre 2016.
  7. ^ Piga, p. 21
  8. ^ Luca Stefano Cristini, Le mura di Bergamo:La guarnigione veneta tra il 500 e il 600.
  9. ^ Piga, p.20
  10. ^ Bergamo attraverso le mura e le porta di accesso, su bergamo2000.blogspot.it, Visit Bergamo. URL consultato l'8 settembre 2016.

Bibliografia

  • Historia del memorando contagio Lorenzo Ghirardelli, Bergamo, Rossi fratelli, 1681.
  • Claudio Piga, Luci e scorci di Bergamo Alta, Mercatino di Bergamo, 1998.
  • Bergamo, Le mura venete, Bergamo, Azienda Promozione Turistica di Bergamo e Provincia, 1988.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Altri progetti