Royal Aircraft Factory B.E.2: differenze tra le versioni
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Royal Aircfraft Factory B.E.2 | |
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Un RAF B.E.2c | |
Descrizione | |
Classe | Ricognitore, bombardiere leggero, caccia notturno, addestratore |
Equipaggio | 2 (pilota e osservatore) |
Progettista | Geoffrey de Havilland |
Costruttore | Royal Aircraft Factory (e, su licenza, 20 altre aziende)[1] |
Data primo volo | 1º febbraio 1912[2] |
Data entrata in servizio | 1912 |
Data ritiro dal servizio | 1919 |
Utilizzatore principale | Royal Flying Corps |
Esemplari | 3 200 (tutte le versioni)[1] |
Altre varianti | B.E.9, B.E.12 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 8,31 m (27 ft 3 in) |
Apertura alare | 11,28 m (37 ft 0 in) |
Altezza | 3,39 m (11 ft 1½ in) |
Superficie alare | 34.8 m² (371 ft²) |
Peso a vuoto | 623 kg (1 370 lb) |
Peso carico | 1 068 kg (2 350 lb) |
Propulsione | |
Motore | Un V8 Royal Aircraft Factory RAF 1a |
Potenza | 67 kW (90 hp) |
Prestazioni | |
Velocità max | 116 km/h a 1 980 m (6 500 ft) (63 kt, 72 mph) |
Velocità di salita | A 1 070 m (3 500 ft) in 6 min 30 s A 3 050 m (10 000 ft) in 45 min 15 s |
Autonomia | 3 h 15 min |
Quota di servizio | 3 050 m (10 000 ft) |
Armamento | |
Mitragliatrici | Normalmente, una Lewis brandeggiabile per l'osservatore |
Bombe | 100 kg (224 lb) |
Note | Dati riferiti alla versione B.E.2c con motore RAF 1a |
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Il Royal Aircraft Factory B.E.2 (noto anche come RAF B.E.2) fu un biplano militare biposto monomotore a elica traente progettato da Geoffrey de Havilland nel 1911 e prodotto a partire dal 1912 dall'azienda britannica Royal Aircraft Factory. Il velivolo, appartenente alla prima generazione di aeroplani da guerra ad entrare in servizio con le forze armate britanniche, venne impiegato come ricognitore, bombardiere leggero, caccia notturno e addestratore per tutta la durata del primo conflitto mondiale.
Lento ma caratterizzato da ottime doti di stabilità, il B.E.2 svolse con successo missioni di ricognizione e di bombardamento leggero nella prima parte della guerra; tuttavia, quando nel 1915 entrarono in servizio i nuovi caccia tedeschi Fokker Eindecker, cominciò a subire gravi perdite che poterono essere limitate solo in piccola parte dall'introduzione di una mitragliatrice brandeggiabile a disposizione del secondo membro dell'equipaggio; da allora in poi la sua popolarità presso gli equipaggi andò lentamente calando. Il B.E.2 portò a termine anche alcune operazioni di caccia notturna nei cieli di Londra, nel corso delle quali vennero abbattuti 5 dei dirigibili Zeppelin e Schütte-Lanz che bombardavano la città con il favore del buio.
Venne costruito in oltre 3 000 esemplari.
Versioni
- B.E.2a[4]
- B.E.2b[5]
- B.E.2c[6]
- B.E.2d[7]
- B.E.2e[8]
- B.E.2f[9]
- B.E.2g[10]
Utilizzatori
- Koninklijke Luchtmacht (un solo esemplare)
Esemplari attualmente esistenti
Diversi B.E.2 sopravvissuti alla guerra e restaurati, o loro riproduzioni successive, sono esposti presso istituzioni museali di varie parti del mondo, tra cui l'Imperial War Museum e il Royal Air Force Museum, in Inghilterra; il Canada Aviation Museum, a Ottawa; il Musée de l'air et de l'espace, a Parigi; il Militaire Luchtvaartmuseum, nei Paesi Bassi; e il Forsvarets flysamling, in Norvegia.
Un B.E.2f, numero di serie A1325, è stato restaurato e rimesso in condizioni di volo dall'associazione neozelandese The Vintage Aviator Ltd alla fine degli anni 2000.[12][13]
Note
- ^ a b (EN) Royal Aircraft Factory B.E.2, in All the World's Rotorcraft. URL consultato il 30 gennaio 2012.
- ^ (EN) J. Rickard, Royal Aircraft Factory B.E.2, in Military History Encyclopedia on the Web, 3 aprile 2009. URL consultato il 30 gennaio 2012.
- ^ (EN) J.M. Bruce, British Aeroplanes 1914–18, Londra, Putnam, 1957, pp. 368–370. ISBN non esistente
- ^ (EN) J. Rickard, Royal Aircraft Factory B.E.2a, in Military History Encyclopedia on the Web, 3 aprile 2009. URL consultato il 30 gennaio 2012.
- ^ (EN) J. Rickard, Royal Aircraft Factory B.E.2b, in Military History Encyclopedia on the Web, 3 aprile 2009. URL consultato il 30 gennaio 2012.
- ^ (EN) J. Rickard, Royal Aircraft Factory B.E.2c, in Military History Encyclopedia on the Web, 3 aprile 2009. URL consultato il 30 gennaio 2012.
- ^ (EN) J. Rickard, Royal Aircraft Factory B.E.2d, in Military History Encyclopedia on the Web, 3 aprile 2009. URL consultato il 30 gennaio 2012.
- ^ (EN) J. Rickard, Royal Aircraft Factory B.E.2e, in Military History Encyclopedia on the Web, 3 aprile 2009. URL consultato il 30 gennaio 2012.
- ^ (EN) J. Rickard, Royal Aircraft Factory B.E.2f, in Military History Encyclopedia on the Web, 3 aprile 2009. URL consultato il 30 gennaio 2012.
- ^ (EN) J. Rickard, Royal Aircraft Factory B.E.2g, in Military History Encyclopedia on the Web, 3 aprile 2009. URL consultato il 30 gennaio 2012.
- ^ (EN) Frits Gerdessen, «Estonian Air Power 1918-1945» in Air Enthusiast n. 18, aprile–luglio 1982, pp. 61–76. ISSN 0143-5450.
- ^ (EN) B.E.2f Restoration, in The Vintage Aviator Ltd. URL consultato il 5 febbraio 2012.
- ^ (EN) Royal Aircraft Factory: B.E.2, in Grace's Guide. URL consultato il 5 febbraio 2012.
Bibliografia
Libri in italiano
- G. Dicorato, G. Bignozzi, B. Catalanotto, C. Falessi, Storia dell'Aviazione, Milano, Fratelli Fabbri Editori, 1973, pp. 73-80 vol. Profili, ISBN non esistente.
Libri in inglese
- (EN) J.M. Bruce, British Aeroplanes 1914–18, Londra, Putnam, 1957. ISBN non esistente
- (EN) J.M. Bruce, The Aeroplanes of the Royal Flying Corps (Military Wing). London, Putnam, 1982. ISBN 0 370 30084 X.
- (EN) J.M. Bruce, The B.E.2, 2a and 2b. Londra, Profile publications, 1966. ISBN non esistente
- (EN) E.F. Cheesman (a cura di), Reconnaissance & Bomber Aircraft of the 1914-1918 War. Letchworth, Harleyford, 1962. ISBN non esistente
- (EN) Paul R. Hare, The Royal Aircraft Factory. London: Putnam, 1990. ISBN 0-85177-843-7
- (EN) Arthur Gould Lee, No Parachute - a fighter pilot in World War I. London, Jarrolds, 1968. ISBN non esistente
- (EN) O. Thetford, British Naval Aircraft Since 1912 London: Putnam 1982 ISBN 0-370-30021-1
- (EN) Kenneth Munson, Bombers, Patrol and Reconnaissance Aircraft 1914-1919. Londra, Blandford, 1968. ISBN non esistente
Periodici in inglese
- (EN) J.M. Bruce, «The B.E.2 Series: Historic Military Aircraft No.7, Part 1» in Flight, 2 aprile 1954, pp. 393–397.
- (EN) J.M. Bruce, «The B.E.2 Series: Historic Military Aircraft No.7,Part 2» in Flight, 16 aprile 1954, pp. 478–482.
- (EN) Frits Gerdessen, «Estonian Air Power 1918-1945» in Air Enthusiast n. 18, aprile–luglio 1982, pp. 61–76. ISSN 0143-5450
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) J. Rickard, Royal Aircraft Factory B.E.2, in Military History Encyclopedia on the Web, 3 aprile 2009. URL consultato il 30 gennaio 2012.
- (EN) Royal Aircraft Factory B.E.2, in All the World's Rotorcraft. URL consultato il 30 gennaio 2012.
- (EN) B.E.2c, in The Aerodrome. URL consultato il 30 gennaio 2012.