Cymidae

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Cymidae
Cymus guatemalanus
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumArthropoda
SubphylumHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteExopterygota
SubcoorteNeoptera
SuperordineParaneoptera
SezioneRhynchotoidea
OrdineRhynchota
SottordineHeteroptera
InfraordinePentatomomorpha
SuperfamigliaLygaeoidea
FamigliaCymidae
Baerensprung, 1860
Sottofamiglie

Cymidae Baerensprung, 1860, è una famiglia di insetti Pentatomomorfi dell'ordine Rhynchota Heteroptera, superfamiglia Lygaeoidea, comprendente 54 specie.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questi insetti hanno un corpo di piccole dimensioni, ovoidale-oblungo, con tegumento punteggiato. Il capo è provvisto di ocelli ed ha antenne e rostro di 4 segmenti. Le emielitre hanno la membrana percorsa 2 nervature longitudinali, connesse da una nervatura trasversale. L'addome porta gli stigmi tutti in posizione dorsale.

Biologia e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Questa famiglia è rappresentata da specie fondamentalmente polifaghe ma associate per lo più a piante delle famiglie Cyperaceae, Juncaceae e Gramineae. Sono insetti fugaci, nascosti spesso fra i semi delle piante ospiti.

La famiglia ha una larga distribuzione, con la minore diffusione nella Regione neotropicale.

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

Complessivamente i Cymidae sono rappresentati da 54 specie, ripartite fra 9 generi. Sistematicamente si suddivide in due sottofamiglie:

La posizione sistematica del gruppo è controversa[1]: oltre all'inquadramento sistematico adottato in questa sede, è ampiamente diffusa anche la vecchia tassonomia che contempla l'inserimento del gruppo al rango di sottofamiglia (Cyminae) dei Lygaeidae.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Family Cymidae, in Australian Faunal Directory, Australian Government, Department of the Environment, Water, Heritage and the Arts. URL consultato il 06-03-2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (PT) Ângelo Moreira da Costa Lima, XXII. Hemípteros in Insetos do Brasil. Tomo 2. Escola Nacional de Agronomia, 1940.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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