Garrufo

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Garrufo
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia Teramo
Comune Sant'Omero (Italia)
Territorio
Coordinate42°47′57″N 13°45′56″E / 42.799167°N 13.765556°E42.799167; 13.765556 (Garrufo)
Altitudine169 m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale64027
Prefisso0861
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantigarrufesi
Patronosan Vincenzo Ferreri
Giorno festivo5 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Garrufo
Garrufo

Garrufo è una frazione del Comune di Sant'Omero, in provincia di Teramo.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Situato nella Val Vibrata, il centro abitato, il cui sviluppo urbano è molto recente, è posto ad ovest del capoluogo comunale, lungo la S.S. 259 "Vibrata", circa 3 km più a valle di Paolantonio, frazione del comune di Sant'Egidio alla Vibrata.

Cenni storici[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo deriva dall'altomedievale Castrum Rufi, cioè "sito fortificato di Rufo", dal nome del nobile romano Lucio Tario Rufo, che si stabilì per primo sul territorio Garrufese ed al quale sono intitolate la vecchia piazza ed una via del paese.
Nel 798 "Carrufa" fa parte del Contado Ascolano. Nel 1067 il feudatario Guglielmo figlio di Odemondo concede la "Rocca di Carrufa" al Vescovo di Ascoli Bernardo II[1].

Lo sviluppo urbano è molto recente perché la maggior parte dei terreni dove si sviluppa ora Garrufo erano di proprietà di grandi possidenti terrieri famosi nel territorio, i Fattori, per i quali lavoravano molti degli ormai anziani cittadini di Garrufo.[senza fonte]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1067.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giammario Sgattoni, Leggenda, storia e preistoria nella Valle della Vibrata, in "Mattino d'Abruzzo", 5 novembre 1952;
  • Giammario Sgattoni, La geografia ignora il Vibrata ma la storia lo conosce da millenni, in "Mattino d'Abruzzo", 20 novembre 1952;
  • Giammario Sgattoni, Una necropoli bimillenaria a Castrum Rufi, in "Mattino d'Abruzzo", 25 novembre 1952;
  • Giammario Sgattoni, Storia, tradizioni e saggezza nativa in alcuni detti e proverbi della Val Vibrata nell'Abruzzo teramano, in Atti del 7. Congresso nazionale delle tradizioni popolari: Chieti, 4-8 settembre 1957, Firenze, Olschki, 1959, pp. 376–383;
  • Giammario Sgattoni, Recenti scoperte a Garrufo, in Giammario Sgattoni, L'Abruzzo antico, Lanciano, Carabba, 1979;
  • Enrico Di Carlo, Sant'Omero: il filo lungo della storia, in "Tesori d'Abruzzo", a. 1, n. 2, ottobre-dicembre 2006, pp. 58–64 (con riferimenti a Garrufo e a Giammario Sgattoni);

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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