Wikipedia:Bar/Discussioni/Rettifiche, brutte notizie

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Rettifiche, brutte notizie NAVIGAZIONE



Per ora sul fronte delle rettifiche solo brutte notizie.

I media riferiscono che la maggioranza ha profondamente innovato il testo del DDL intercettazioni, ma il comma 29 (quello che introduce per tutti i siti l'obbligo di rettifica) è rimasto immutato. Persino l'emendamento Cassinelli, che molti di noi giudicavano migliorativo e il cui accoglimento era stato valutato positivamente nelle file della maggioranza, sembra scomparso nel nulla.

Per fare qualche azione, forse, è troppo tardi: il tram della storia non aspetta gli indecisi.

Forse è,invece, giunto il tempo di cominciare a riflettere su che cosa cambia per noi e come dobbiamo comportarci in un futuro che, salvo un miracolo, sembra molto vicino.

Sarà un incubo notturno, ma l'immagine che mi viene in mente è quella dell'orchestra del Titanic che suona mentre la nave affonda: stiamo a perder tempo a scannarci ad ogni rinnovo di admin, mentre forse, Wikipedia in lingua italiana sarà completamente diversa da quella che è ora.

L'intera legge sulla stampa del 1948, che ora la si vuole estendere a tutti i siti, costituisce una vistosa eccezione ai normali criteri vigenti nel diritto penale italiano. L'editore e il direttore responsabile di un giornale o di un periodico rispondono sulla base di una responsabilità oggettiva. Trasportare concetti di questo genere nella nostra realtà avrebbe effetti devastani. Da noi non c'è il direttore responsabile e nemmeno una redazione. Tutto il peso dovrebbe ricadere sul titolare del dominio, che per fortuna è un cittadino estero, domiciliato stabilmente all'estero. Ovviamente questo non basta per sottrarsi alla giurisdizione italiana se l'offeso è domiciliato in Italia, ma credo che qualsiasi giudice ne dovrà tener conto.

Amici giuristi qualche regola di sopravvivenza (sempre che resti l'attuale testo del comma 29) l'hanno data: ad esempio per tutelare i responsabili di WMF insistere sul fatto che Wikipedia è un'opera unica, pubblicata in 100 e passa lingue, per tutelare gli admin insistere sul fatto che sono solo degli utenti normali con qualche tastino in più, ma sono proposte che difficilmente verranno recepite bene dalla comunità--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 05:54, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Ma senza quell'emendamento a chi tocca (e quindi ha la responsabilità lagale di farlo, con le eventuali conseguenze) pubblicare le rettifiche?
p.s. e prevedere una policy "modalità di comunicazione delle rettifiche" in cui si dice d'inserirle direttamente nella pagina di discusisone della voce, così vengono pubblicate automaticamente, senza bisogno di preoccuparcene? --Falco giallo (msg) 09:49, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Non puoi metterle in pagina di discussione, perché non rispetteresti "la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono". Saremmo obbligati a metterle nella voce, ma a quel punto il problema sarebbe evitare modifiche e cancellazioni a quel paragrafo. Si potrebbe inventare qualcosa via JavaScript, tipo aggiungere il paragrafo delle rettifiche in fondo alla voce, ed impedirne la modifica ai non-sysop. Dovremmo però studiarci un modo per dire ai lettori che quella non è roba vera, è solo "il delirio di un mentecatto" (cit.) Jalo 09:58, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Intanto mi studio l'eventuale JavaScript Jalo 10:02, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Per rispettare l'obbligo delle 48 ore potremmo mettere un link in ogni voce che dice "se vuoi rettificare clicca qui", e in automatico aggiunge una discussione qui al Bar. In questo modo vediamo per forza la richiesta, e non resta nascosta in qualche polverosa talk (poi una volta fatta la cancelliamo dal bar) Jalo 10:00, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
@Jalo probabilmente la strada da te suggerita è da prendere in seria considerazione. Ma vedo due problemi 1)devi stare ben attento a non violare l'obbligo del senza commento 2) forse è un eccessivo invito a fare le rettifiche.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 10:09, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
senza contare che occorre accertarsi che il rettificante sia veramente chi dice di essere..--Hal8999 (msg) 10:14, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Ma ce la fai in 48 ore a fare l'accertamento? Se sbagli subito la sanzione.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 10:19, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
IMHO l'unica via è OTRS. Concordo anche che un link ben visibile del tipo: "se vuoi rettificare clikka qua", sia più un invito che una tutela. --Retaggio (msg) 10:20, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
@Retaggio Ma va trovato il modo per permettere che i volontari dell'OTRS non si espongano personalmente. Nel dubbio meglio mettere una rettifica in più che una sanzione--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 10:38, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
il guaio è che la rettifica in più può esser a sua volta oggetto di sanzione e/o di successiva rettifica. Immaginiamo una voce in cui si dice che Tizio è gran tifoso della Sanbenedettese. Caio, firmandosi Tizio, manda una rettifica dove dice di essere gran tifoso della Spal. Se Tizio (quello vero) legge la propria voce inclusa la rettifica fasulla fatta a nome suo che fa? manda una contro-rettifica? querela senza passar dal via?--Hal8999 (msg) 10:43, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Tutto vero, ma il limite delle 48 ore di tempo resta. Anche se la legge imponesse che la richiesta di rettifica debba avvenire per raccomandata con avviso di ricevimento, il problema non sarebbe risolto perchè, per rimanere nell'esempio di sopra a spedirla potrebbe essere stato Caio.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 10:59, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Beh, il link nelle voci dobbiamo metterlo, altrimenti è come vietare ad uno la rettifica. Al massimo possiamo fare in modo che lo porti ad una pagina in cui si spiega come scrivere ad OTRS Jalo 11:06, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Io intanto metterei in pagina principale di it.wiki un link "Richieste di rettifica" che punta direttamente a Wikipedia:Rappresentante legale. I volontari di OTRS non possono certo prendersi la responsabilità delle rettifiche, gli admin meno che meno, la WMI idem, altrimenti è come se mettessimo per iscritto che esiste un comitato editoriale dell'enciclopedia. Non vedo altre alternative. A meno che non si passi subito a dare la responsabiltà della rettifica all'utente che ha scritto il passaggio da rettificare, ma mi sembra realisticamente impossibile. Io, da utente di it.wiki, non ho nessuna intenzione di mettermi a "rettificare" cose che non siano scritte da me, se non nei limiti dei pilastri e della CC-by-sa. --Amarvudol (msg) 11:16, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Scusate, non ho letto il pregresso ma faccio una considerazione semplice: l'obbligo di rettifica sta in capo a chi ha scritto la cosa (si fa l'esempio del blogger) o del titolare del dominio.

  1. Se io scrivo nella XZY tipicamente (si auspica) citerò una fonte secondaria o primaria che sia quindi se essa rettificherà anche WP (un qualsiasi editore) potrà farlo. L'obbligo di rettifica in questo caso sussiste in capo alla fonte
  2. Se io scrivo "è stato carcerato" senza fonte, il soggetto potrà chiedere l'obbligo di rettifica a me che l'ho scritto o alla WMF (che plausibilmente lo girerà a OTRS). Già per le nostre policy non è ammissibile un simile inciso senza fonte, cmq a chi manda la raccomandata? Il tizio deve scrivere a WMF, chiedere i miei dati, e la WMF non li ha comunque, allora va alla polizia postale chiedendo di rintracciarmi e dovrà fare rogatoria per avere il mio IP ecc..
  3. I volontari OTRS non hanno un obbligo di adempiere alle richieste dello scrivente (i volontari OTRS non sono titolari di WP, non sono una redazione) e nel caso in cui arrivasse una richiesta di rettifica, soprattutto se immotivata, dovrebbere dare i recapiti della WMF. Imho
  4. Stiamo parlando di una responsabilità che non è generica dei wikipediani ma dell'autore dello scritto e al limite di WMF, così come avviene per la responsabilità penale

All'atto pratico non vedo grossi pericoli per WP , fastidi si, molti di più di quanti ne abbiamo ora. L'unico pericolo si avrebbe imho, nel caso si decidesse di "attribuire" questo compito agli OTRS --ignis Fammi un fischio 11:21, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]

No, Ignis. Diciamo cose veramente opposte. Nella storia del giornalismo è passato tra i fatti memorabili il caso di un personaggio che considerava lesivo del suo onore che un giornale avesse detto che era carcerato. La lettera partiva da San Vittore. La legge del 48 accorda infatti tutela non solo contro i fatti non veritieri, ma anche contro quelli soggettivamente giudicati disonorevoli. La stampa invoca per contro il diritto di cronaca, che noi non possiamo invocare.
Come detto sopra l'intera costruzione della legge del 48 è imperniata sulla responsabilità oggettiva di editore e direttore responsabile e il giudice è abituato a ragionare in questo modo. L'emendamento Cassinelli tentava di chiarire la questione, ma non sembra proprio che passi--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 11:36, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Ignlig, le tue considerazioni paiono partire dal presupposto che la legge sia ragionevole e logica, quando sappiamo che ciò è palesemente falso. La legge imporrebbe l'obbligo di rettifica al responsabile del sito, che però non si sa bene chi sia; è una possibilità aggiuntiva (forse consentita solo dall'emendamento Cassinelli, non ricordo in questo momento) che sia direttamente l'autore dell'articolo rettificato a procedere alla rettifica... Quindi è esattamente il contrario di quello che hai detto.
Per quanto riguarda il JavaScript, "basterebbe" mettere la rettifica in un template e poi proteggerla, poi sarebbe "sufficiente" controllare che il template non sia rimosso. Si potrebbe mettere tutte le rettifiche in una sottopagina di un template {{Rettifica}} e poi impedire via AbuseFilter la rimozione di tale template. Non mi piace molto però che stiamo a discutere di come attuare questa legge quando dovremmo cercare di fare in modo che non sia approvata e prima ancora capire di preciso che cosa comporterebbe nell'attuale formulazione (dal che siamo molto lontani)... --Nemo 11:47, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
se questa è una discussione per osteggiare la legge è una cosa, se è discussione per vederne l'impatto su wikipedia è altra cosa. La legge pone degli obblighi in capo a dati soggetti che su WP non sono io o tu o chiunque non abbia scritto una determinata cosa. Quindi per me sarebbe assolutamente inopportuno farci carico di un attività per la quale non siamo responsabili neanche di fronte la legge --ignis Fammi un fischio 12:14, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
ma concretamente (scusate, ma dalle wikiferie, mi sono perso un po' delle lunghe discussioni) colui che chiede la rettifica come deve portare a conoscenza del soggetto che deve rettificare? e poichè qui non c'è l'obbligo di frequenza, anche ammesso che qualcuno voglia la rettifica all'utente X e questo è irreperile, come si fa ad attribuire la responsabilità oggettiva all'utente di passaggio (che magari si è connesso per qualche minuto, ma non ha fatto in tempo a leggersi tutto e si perchè io per esempio non faccio più molti edit spendendo molto del mio tempo a sbirciare osservati speciali, discussioni varie, elezioni, ultime modifiche) e che non sa di essere lui su 600.000 quello che deve fare le veci dell'assente? e per assurdo, una richiesta di rettifica potrebbe anche rivolgersi per qualcosa riportato in una versione linguistica diversa (es.inglese)? e si perchè un wikipediano italiano potrebbe aver agito di là ed è riguardo a quella voce che si pretende la modifica... e queste sono solo due domande sceme, perchè altre affollano la mente di un povero wikipediano che pensa anche a ritirarsi se deve rischiare una sanzione per qualcosa di cui non è minimamente responsabile... --torsolo 12:25, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Concordo con Inglig, i problemi sono tutti di WMF e di chi scrive il materiale oggetto di rettifica. Quindi se arrivano richieste a soggetti diversi da quelli summenzionati gli si dice semplicemente e con garbo "dovete rivolgervi a WMF". --Snowdog (bucalettere) 12:35, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]

SD mi sembra sensato, ma se il tizio è fumino e non ha problemi di pecunia e cita in giudizio lo sfigato di turno, quest'ultimo magari alla fine avrà anche ragione però deve comunque prendersi l'avvocato, spendere dei soldi e magari la metà lo manda a cagare visto che con quei soldi deve arrivare alla fine del mese... insomma mica mi fido troppo della sensatezza dei futuri possibili richiedenti rettifiche (e qualche dubbio lo nutro anche sull'interpretazione che prenderà la magistrature in materia)... --torsolo 12:40, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Vedi Inglig. Io ho scritto in centinaia se non in migliaia di voci. Ritengo di aver scritto sempre in buona fede e di solito mi sono anche documentato. In qualche caso posso aver sbagliato io, in qualche altro posso aver pestato i calli Ma ci sono altri casi, che a Nemo ho avuto occasione di raccontare, e che se vuoi te le dico per email. Ma vedi per esempio nelle prossime 48 ore non sono reperibile e difficilmente troverò la connessione. Mi preme quindi che sui singoli contributori non si scarichino responsabilità maggiori di quelle sopportabili da dei volontari, garantire come singolo una copertura senza buchi di 48 ore mi sarebbe impossibile.
Aggiungi poi che persone in assoluta buona fede e sugli altri temi estremamente preparate hanno dato del ragazzaccio impertinente a chi sollevava la questione. Se vai indietro nel tempo vedi che la cosa si è ripetuta più volte. I wikipediani si sono formati certi concetti, ma il legislatore sta andando nella direzione opposta. Chiarire a noi il portato del disegno di legge, e ai membri del parlamento che riusciamo a raggiungere i termini della questione a me sarebbe sembrato doveroso, ma ci sono state molte remore.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 12:43, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Nemo, è normale che pensiamo a come fare quando la legge ci sarà. Tieni conto che nel momento in cui verrà approvata inizieranno a fioccare le richieste di rettifica, e dobbiamo essere pronti Jalo 12:53, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Ma di che state a preoccuparvi. L'unica cosa che ha di italiano it.wiki è la lingua, i server si trovano in America, quindi li voglio vedere a far valere a una richiesta obbligatoria di rettifica per un soggetto che non è soggetto alla legge italiana. Prima di tutto non c'è alcun soggetto ufficiale e italiano legalmente responsabile per i contenuti di it.wiki: l'unico responsabile è sempre chi ha inserito l'informazione, di cui servono comunque nome, cognome e indirizzo per recapitargli la raccomandata con la richiesta di rettifica, e visto che nessuno di noi ha tali informazione nella sua pagina utente, prima di tutto dovranno fare una denuncia per risalire all'identità dell'utente (o dell'IP); secondo l'obbligo di rettifica può essere fatto valere nei confronti del proprietario o del gestore del mezzo (p. e. il blogger che ha unblog), ma dato che le pagine di Wikipedia non sono di proprietà di un utente specifico, quest'ultimo ,anche se raggiunto da tale richiesta di rettifica, non può in alcun modo pretendere che essa venga ospitata su queste pagine non essendo di sua proprietà, e anzi avendovi rinunciato, avendo accettato i termini della licenza, salvando. PersOnLine 12:58, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Nel frattempo c'è sempre una causa in corso tra un politico e WMI, pur essendo pacifico che WMI non ha responsabilità di sorta per quello che viene pubblicato qui. Non c'è alcun motivo per non credere che la cosa non sarà replicata in futuro. Inoltre chi salva un contributo non rinuncia proprio a niente: le responsabilità civili e penali restano a lui/lei, come scritto ovunque, la licenza si limita a specificare come può essere riutilizzato il materiale, non c'entra niente con il contenuto in sé, non è uno scarico di responsabilità. --Elitre 13:18, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Questa le legge come verrebbe modificata (qui l'attuale qui il DDL), in rgassetto la parte che ci interessa.

«Articolo 8.

Risposte e rettifiche.

1. Il direttore o, comunque, il responsabile è tenuto a fare inserire gratuitamente nel quotidiano o nel periodico o nell’agenzia di stampa le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale.

2. Per i quotidiani, le dichiarazioni o le rettifiche di cui al comma precedente sono pubblicate, non oltre due giorni da quello in cui è avvenuta la richiesta, in testa di pagina e collocate nella stessa pagina del giornale che ha riportato la notizia cui si riferiscono.

3. Per i periodici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, non oltre il secondo numero successivo alla settimana in cui è pervenuta la richiesta, nella stessa pagina che ha riportato la notizia cui si riferisce. Per le trasmissioni radiofoniche o televisive, le dichiarazioni o le rettifiche sono effettuate ai sensi dell’articolo 32 del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilita` della notizia cui si riferiscono.

4. Le rettifiche o dichiarazioni devono fare riferimento allo scritto che le ha determinate e devono essere pubblicate, senza commento, nella loro interezza, purché contenute entro il limite di trenta righe, con le medesime caratteristiche tipografiche, per la parte che si riferisce direttamente alle affermazioni contestate.

5. Qualora, trascorso il termine di cui al secondo, terzo, quarto, per quanto riguarda i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, e sesto comma, la rettifica o dichiarazione non sia stata pubblicata o lo sia stata in violazione di quanto disposto dal secondo, terzo, quarto, per quanto riguarda i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, quinto e sesto comma, l’autore della richiesta di rettifica, se non intende procedere a norma del decimo comma dell’articolo 21, può chiedere al pretore, ai sensi dell’articolo 700 del codice di procedura civile, che sia ordinata la pubblicazione. Per la stampa non periodica l’autore dello scritto, ovvero i soggetti di cui all’articolo 57-bis del codice penale, provvedono, su richiesta della persona offesa, alla pubblicazione, a proprie cura e spese su non piu` di due quotidiani a tiratura nazionale indicati dalla stessa, delle dichiarazioni o delle rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini o ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro reputazione o contrari a verita`, purche´ le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto di rilievo penale. La pubblicazione in rettifica deve essere effettuata, entro sette giorni dalla richiesta, con idonea collocazione e caratteristica grafica e deve inoltre fare chiaro riferimento allo scritto che l’ha determinata. Della stessa procedura puo` avvalersi l’autore dell’offesa, qualora il direttore responsabile del giornale o del periodico, il responsabile della trasmissione radiofonica, televisiva, o delle trasmissioni informatiche o telematiche, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, non pubblichino la smentita o la rettifica richiesta

6. La mancata o incompleta ottemperanza all’obbligo di cui al presente articolo è punita con la sanzione amministrativa da lire 15.000.000 a lire 25.000.000 .

7. La sentenza di condanna deve essere pubblicata per estratto nel quotidiano o nel periodico o nell’agenzia. Essa, ove ne sia il caso, ordina che la pubblicazione omessa sia effettuata»

Se poi qualche giudice decidesse di equipararci alla stampa non periodica, gli autori delle modifiche dovrebbero pure sobbarcarsi la spesa della pubblicazione della retifica sui quotidiani (5' comma).
Notare che da nessuna parte si parla di raccomandate&C, si dice solo che Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilita` della notizia cui si riferiscono. La forma della richiesta e' evidentemente libera (basta che sia provabile che e' stata fatta e con il ns software che salva la cronologia e i contributi basta una richiesta nella pagina di discussione della voce).
@Elitre: chi salva sa di avere responsabilità civili e penali, ma personalmente non vorrei ritrovarmi come contributore a dove pargare la pubblicazione di una retifica sui quotidiani + la sanzione amministrativa da lire 15.000.000 a lire 25.000.000 solo perche' un OTSRaro o uno degli elementi indicati qui Wikipedia:Rappresentante legale non ha risposto entro 48 ore ad una richiesta di retifica su una voce per cui avevo controbuito scrivendo cose vere e con fonte. --Yoggysot (msg) 13:26, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Mio caro, se non vuoi pagare non salvare. OTRS (come gli admin, come WMI) non ha alcuna responsabilità nei confronti degli edit di chicchessia, per cui anche OTRS rimanderà al mittente gli inviti di rettifica. Il Rappresentante legale, come vi piace chiamarlo, serve solo per le questioni di copyright. --Elitre 13:44, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Ma chi te lo ha detto che il responsabile legale (o comunque lo vuoi chiamare) lo è solo per per le questioni di copyright?
Controlla tu stesso su en, meta e sito WMF. --Elitre 14:21, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Ma Yoggysot ha ragione Dopo un invio di una comunicazione, anche andata a vuoto, il soggetto che si ritiene offeso partirà subito con una richiesta di provvedimento ex art. 700 cpc che viene concesso inaudita altera parte, (cioè senza sentire la controparte) . A provvedimento del pretore preso raccontiamogli pure cheOTRS rispedisce al mittente ecc ecc. Io non sarei così sicuro che la situazione sarà allegra. Anche se indirizzato alla persona sbagliata se non si riesce a far rettificare la cosa, un bel 650 c.p. (inosservanza dei provvedimenti dell'autorità) non ce lo toglie nessuno.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 13:55, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]

1) Se la richiesta non viene mandata con una mezzo ufficiale io come faccio a sapere chi mi fa la richiesta di rettifica? mi pare più che scontato che come minimo ci voglia una raccomandata, non solo per il valore legale (voglio vedere uno che va dal pretore dicendo di aver lasciato un commento nel blog) ma anche per indicare il testo della rettifica, visto che non è chiesta una correzione della notizia, ma proprio la pubblicazione di un testo preciso. 2)Un Pretore può anche ordinare la pubblicazione della rettifica, ma il problema è sempre quello: a chi la ordina? all'utente, ma come già detto questo non è proprietario della pagina, quindi non può pretendere che WP accetti quell'ordinanza. A un amministratore? mancano anche qui i presupposti della responsabilità dei contenuti e soprattutto della gestione di WP visto che un Admin non è un dipendente della WMF. Al massimo il pretore può mandare l'ordine alla WMF, ma qui poi bisognerebbe vedere come reagirebbe non essendo un soggetto italiano. 3)@elitre le cause alla WMF ci sono a prescindere del problema delle rettifiche, dobbiamo essere noi a non crearci ulteriori problemi fasciandoci la testa. PersOnLine 14:25, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Io intanto provvederei a chiarire meglio che i termine amministratore è la ripresa del corrispondente termine che si usa in informatica, non certo nel senso che si trova nel codice civile italiano. C'è un abisso di differenza che è meglio ribadire, se no, il giudice trova subito 100 malcapitati--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 14:44, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Bene. Quindi? Se la domanda è chi si prende la responsabilità delle rettifiche, la risposta è nessuno. Nessuno qui dentro a parte la persona stessa che salva il contributo ha responsabilità di alcun genere sugli edit. Punto. Se volete qualcuno che si prenda quest'onere, andatelo a chiedere alla WMF. Domanda: quale associazione in Italia è la controparte di WMF e dati i suoi rapporti con la Foundation (per non parlare dei contatti personali, perché un rappresentante italiano nel Board qualche cosa avrà pur dovuto fruttare) dovrebbe avere già in mano una posizione ufficiale o almeno ufficiosa di WMF su questa vicenda? La stessa di cui Mizar fa parte. Mike Godwin a me non risponderà mai. Quello che dobbiamo fare adesso dovete chiederlo alla WMF, non alla comunità. E se avete già chiesto ma non vi hanno risposto, direi che il problema della legge-bavaglio è il minore che avete. --Elitre 14:21, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
@PersOn Line Non sarei così ottimista. Un provvedimento dell'ex pretore (ora credo del Tribunale in composizione monocratica) anche indirizzato alla prima persona a caso è una cosa molto seria e da non prendere sottogamba.
@Elitre Siamo peggio dei capponi di Renzo, Perdiamo più tempo a battibeccare tra di noi che a trovare qualche elemento che ci unisca --Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 14:37, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
@Elitre La domanda non e' "chi si prende la responsabilità delle rettifiche", ma "su chi ricadrà per la legge/giurisprudenza, la responsabilità delle rettifiche, indipendentemente dalla sua volontà in tal senso". Ed essere volontari, come contributori/admin/OTRSari, non rende immuni da quello che dice la legge che a quanto pare di fatto da' per scontato che "i siti informatici" abbiano, oltre all'autore dei contenuti, anche un direttore responsabile, o equivalente che ne fa le veci, che cura le richieste di retifica. --Yoggysot (msg) 17:15, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Tanto per cominciare, per evitare fraintendimenti, invece di chiamare i sysop amministratori non li si potrebbe chiamare operatori di sistema in tutte le policy: sarebbe così chiaro che non sono veri amministratori e quindi neanche legalmente responsabili. PersOnLine 18:58, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Anche secondo me il problema, se c'è, è tutto di WMF: metti che io vado in un Mc Donalds dove c'è la wireless libera e scrivo una cosa che fa incazzare qualcuno che ne chiede la rettifica: chi va nei casini? Io no di certo, dato che in crono appare l'ip del Mc in cui ho editato, la WMI tantomeno, dato che non ha nessun rapporto formale con wp, l'unica cosa che ne sarebbe responsabile è WMF, in quanto proprietaria del dominio: l'unica cosa sensata da fare allora è rivolgersi a loro informandoli del problema e vedere che dicono. Perchè noi in tutta questa storia non centriamo nulla. ^musaz 21:32, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Proposta shock[modifica wikitesto]

Una soluzione un po' brusca ma forse necessaria se non si trova un altro modo di convincere il legislatore ad essere un po' meno stravagante: oscurare l'intera it.wiki. Ormai il nostro non è più un piccolo balocco per nerd ma una realtà utile a migliaia e migliaia di italiani. Chiuderla (o minacciare di farlo) mobiliterebbe un mucchio di persone che attualmente della cosa o non sanno nulla o se ne fregano, e non stanno certo a seguire questa discussione. Non so se, con l'aria che tira, il governo italiano possa permettersi le proteste di tutti questi utenti e la figuraccia internazionale da nemici della cultura. Chi ha minacciato e (per un paio di giorni, mi pare) attuato una cosa del genere con le TV private quando il legislatore sembrava non volesse piegarsi alle sue esigenze, adesso è a capo del governo... Di altre soluzioni, purtroppo, ne vedo pochine. --149.132.190.15 (msg) 13:33, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]

@Anonimo 149.132....... Ma se non siamo stati capaci nemmeno di scrivere una riga di sensibilizzazione sul sitenotice.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 13:42, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Si potrebbe mettere sul sitenotice (e magari inciare agli organi di stampa) la proposta di oscurare l'enciclopedia se non ci saranno ripensamenti del legislatore. L'importante ovviamente è più l'effetto-annuncio che non la effettiva attuazione di una misura così drastica. Stare qui e piangerci addosso risove poco. --149.132.190.15 (msg) 14:31, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Niente da fare, Anonimo. La comunità è spaccata su questo punto. :-( --Retaggio (msg) 14:35, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
@anonimo. E di preciso chi di noi potrebbe chiudere Wikipedia? Minacciare di farlo teoricamente possono farlo tutti, ma con quale credibilità? --Snowdog (bucalettere) 14:59, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Chi potrebbe oscurare it.wiki? Non certo gli admin, che dovrebbero cancellare una ad una tutte le 700.000 voci. Chi ha questo potere, per me, è solo Wikimedia Foundation, detentrice del sito. E se WMF prendesse (o minacciasse di prendere) una misura simile, la cosa andrebbe, credo, di default sul sitenotice. Domanda: WMF è stata informata del problema che si profila in Italia, e sta valutando il da farsi? O ce lo teniamo come problemuccio interno? --149.132.190.15 (msg) 14:55, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
E perché oscurare solo it.wiki? Uno potrebbe chiedere una rettifica su una voce di en.wiki, o de.wiki, o fr.wiki? WMF chiude per le paturnie del governo italiano? --Snowdog (bucalettere) 15:26, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Favorevole a qualche azione promossa dai wikipediani. Oscuramento (parziale o totale) dell'enciclopedia o di parte di essa (per esempio tutte le pagine di italiani viventi, ma anche tutte le SpA, le srl, i partiti politi, i giornali e le reti TV) per un tempo prestabilito (una settimana o un mese o ...). Se la comunità è spaccata decide la maggioranza. Favorevole a indicare in qualche forma che la richieste di rettifica vanno indirizzate alla WMF (che così magari si accorge del problema) tramite il suo rappresentante legale. --Amarvudol (msg) 15:40, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Cioè stai dicendo che gli utenti di it.wiki dovrebbero svuotare 700mila voci per protestare contro la legge bavaglio? Credo che in quel caso WMF interverrebbe... ripristinando il tutto e bannando d'ufficio un numero cospicuo di utenti. --Snowdog (bucalettere) 16:04, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
(f.c) Tutte no, ma quelle dei politici mi fanno venire il solletico :-) Ok, io sono anche disposto a farmi bannare da WMF, purché poi si prenda la briga di rispondere lei alle richieste di rettifica. --Amarvudol (msg) 16:34, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
@Snowdog. Perché è probabile che le rettifiche arriveranno per it.wiki su cose scritte per la maggior parte da utenti italiani e perché chi rischia sono WMI (che è italiana), gli admin di it.wiki (che sono quasi tutti italiani), i volontari OTRS (che sono in gran parte italiani per le cose che riguardano it.wiki) e gli altri utenti di it.wiki che sono in maggioranza italiani. --Amarvudol (msg) 15:45, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
(f.c) ...beh, visto che abbiamo un sysop residente in Svizzera (non faccio nomi), possiamo sempre pensare di affidare tutte le grane legali a lui e a WMCH... ;-DDD --Retaggio (msg) 15:58, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
(f.c.) Come noto, non c'è bisogno di innovazioni legislative per correre dei rischi. WMI ha già una causa in corso, e da questo deduco che già oggi possono prendersela con la persona sbagliata. Quando WMI verrà condannata mi preoccuperò davvero. Al momento continuo come sempre. Se voglio essere sicuro al 100% di evitare rischi dovrei smettere di scrivere su Internet. --Snowdog (bucalettere) 16:04, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
(f.c.) Bhe, è vero. E' anche vero che dire semplicemente "nessuno è responsabile", WMI, WMF, admin, OTRS, tutti gli altri utenti salvo quello che ha scritto quella particolare frase della quale è richiesta la rettifica, ha già dimostrato di non essere sufficiente. Ed è anche vero che, per com'è oggi, inutile che ci giriamo intorno, le beghe se le prenderà WMI nonostante sia scritto ovunque che non è responsabile di nulla. Io, operativamente, non vedo altre strade che coinvolgere la WMF. Se arriverà una richiesta di rettifica e tutti la rigetteranno perché "l'unico responsabile è l'uteza che ha scritto la frase incriminata" e la cosa arriverà a qualche giudice o alle autorità andranno a cercare il responsabile in crono o oscureranno il sito (tutto)? --Amarvudol (msg) 16:35, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Mi sembra giusto, visto che non esiste consenso per fare attivismo nel sitenotice danneggiamo l'enciclopedia oscurando le voci, molto meglio; se non si trova un accordo deve passare la linea che piace a te. --Brownout(msg) 15:48, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Non ho messo nessun IMHO. Lo metto adesso: IMHO. --Amarvudol (msg) 16:34, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Ci è arrivato anche Amarvudol: Io, operativamente, non vedo altre strade che coinvolgere la WMF. Perché, operativamente, altre non ce ne sono. Peccato che ci sia gente che fa finta di non capirlo e polemizza sul niente (forse proprio perché è evidente che l'unica a poter dialogare seriamente con WMF è proprio WMI ma finora, AFAIK non è dato sapere se e cosa abbia fatto su questo fronte).-Elitre 20:53, 22 lug 2010 (CEST) PS: ci sono gli incontri su IRC con WMF (oggi uno con Sue Gardner), se volete.[rispondi]

(rientro) I miei due centesimi. A mio parere, bisogna vedere la questione Wikipeda in maniera un po' diversa da un blog, per due motivi. Primo, non esiste (almeno in Italia) un "responsabile" su cui scaricare l'obbligo di rettifica. E non tiriamo in ballo WMI, visto che ho serissimi dubbi che il cercare di coinvolgerla abbia basi solide in tribunale (a meno che non consideriamo il sistema giuridico italiano alla stregua delle bocce). Quindi, se volessero tirare in ballo la magistratura, bisognerebbe passare giocoforza per WMF, e lì secondo me si ride. Secondo, in un blog la pubblicazione di una rettifica deve essere fatta dal gestore del blog, mentre su Wikipedia chiunque può rettificare qualsiasi cosa motu proprio, quindi una possibile strategia sarebbe di dire, ad esempio, che stante la struttura tecnologica del sito è perfettamente inutile richiedere rettifiche a chicchessia, piuttosto l'unica soluzione è quella di modificare direttamente la voce incriminata, in alternativa bisogna appunto passare per WMF. Alla fine anche Google, con la storia assurda di Youtube, ha fatto spallucce e va per la sua strada. Resta da evidenziare l'ennesima legge fatta in maniera balorda che dimostra la totale ignoranza dei meccanismi della rete da parte dei nostri legislatori. --WebWizard - Free entrance »» This way... 23:10, 22 lug 2010 (CEST)[rispondi]

E poi in Italia chi si sente offeso non chiede certo diritto di rettifica, ma va direttamente di querela, alla fine penso che alla fine cambierà ben poco in tutta la rete. PersOnLine 00:29, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Visto che in caso di rettifica non soddisfatta il giudice potrebbe prendersela con chi ha scritto la voce o quella particolare frase che ha offeso, vorrei che nel mio spazio personale ci sia un tasto tramite il quale posso cancellare le mie contribuzioni a wikipedia. Mi sembra il minimo che si possa fare a chi ha contribuito a Wikipedia ma che non intende rischiare di proprio. -- kensan (msg) 00:54, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Quello che dici tu è impossibile, anche perché se una persona ha editato dopo di te sulla stessa voce, dovresti prevedere di cancellare anche il suo contributo (che è un'opera derivata della tua) e così a cascata. Inoltre per come funziona mediawiki, ciò che scrivi resta salvato, insieme ai tuoi dati, nel database. Salvo rarissimi casi, quando un admin "cancella" una revisione, semplicemente segnala al software che va a leggere quel database di non mostrare tale modifica neanche nella cronologia, ma ciò non toglie che su ordine di un magistrato, i dati di quella modifica saranno resi accessibili a chi di dovere. Inoltre l'esistenza del log, in cui viene registrato non solo ogni tua operazione qui, ma anche l'indirizzo IP da cui la esegui (e considera che gli ISP sono abbastanza obbligati a comunicare alla polizia postale chi c'è dietro un IP, nel caso da questo si violi qualche legge), ti rende abbastanza vulnerabile ad eventuali azioni legali dirette contro di te, anche se chiedi di essere "cancellato" tramite il servizio OTRS. Se non vuoi avere problemi di questo tipo, non editare su WP (o su qualsiasi altro sito basato su un Content Management System tanto è uguale) o edita solo voci su insetti, alberi e animali. --Superfranz83 Scrivi qui 08:33, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]
E poi scusa, ma se non vuoi rischiare basta che non scrivi cose potenzialmente diffamanti, e con questo intendo anche fatti veri ma di nessuna rilevanza su persone o aziende: per esempio, l'altro giorno ho cancellato questo, non perché la notizia sia falsa (ci sono anche le fonti!), ma perché è del tutto irrilevante al fine di tracciare la carriera enciclopedica del personaggio; un conto è accennare alle vicenda tra il fisco italiano e Valentino Rossi o Maradona, visto che tali eventi hanno avuto ripercussioni pubbliche sulle vita del personaggio minandone per un periodo anche l'immagine, un conto è invece indicare informazioni secondarie in biografie dove non hanno alcuna rilevanza. PersOnLine 11:20, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Boh non sono molto d'accordo su questo, non so come funziona qui ma negli Usa con i collegamenti wi-fi è praticamente impossibile risalire ad un utente preciso, x esempio a New York io posso collegarmi praticamente ovunque usando wi-fi così a Seattle, San Francisco e tanti altri luoghi. Poi si deve dimostrare che la persona che ha fatto l'inserimento sia veramente l'intestataria dell'IP, nel caso dei posti dove viene affittato x esempio e in Italia (Milano, Venezia, Roma) ne ho visti tantissimi e non credo che tutti questi tengono un registo dettagliato del giorno e dell'ora ecc. tra l'altro a Roma per usarne uno nemmeno mi hanno chiesto il passaporto. Insomma non è così semplice prendersela con un utente specifico Mr. Smith in base ad un ip intestato a Mr. Smith. E neanche con la società, visto che appunto it.Wikipedia è ancora una branche della Wikimedia Foundation che ha sede a San Francisco ed è una non profit organisation. Insomma io me ne infischierei di Berlusconi Silvio e del suo modo di governare alla 1984 di george orwell e andrei avanti come è stato sempre fatto fino ad ora senza fare troppi allarmismi con gli utenti della wikipedia italiana che sono tra i più attivi nel web. --Happyhour (msg) 11:29, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Scusate se ripeto la domanda che avevo fatto ieri, ma cui nessuno mi sembra abbia ancora dato una risposta. WMF è al corrente della grana e sta dibattendo in proposito? Se ancora non l'ha fatto, non sarà il caso di avvisarla che il problema è serio (e qualche grana, in caso di cause legali, finirà per toccare anche WMF, ancorché "residente all'estero")? In effetti, qui tra noi contributori e admin non è che si possa combinare molto. L'unico effetto di qualche rilievo (anche internazionale) si avrebbe con un'azione di WMF. --149.132.190.15 (msg) 11:31, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]

La fondazione interviene ad postem cioè se c'è un caso legale in corso non può intervenire ora. --Happyhour (msg) 11:42, 23 lug 2010 (CEST) (fuori cronologia e e fuori tema): Appena esce la legge ti farò una causa miliardaria per farti rettificare l'espressione ad postem, che letteralmente significa "presso il palo" e non va confusa con ex post! :-D --149.132.190.15 (msg) 13:26, 23 lug 2010 (CEST) Poi se dovesse intervenire su tutti i wikipedia del mondo in base a delle supposizioni degli amministratori locali i $ li dovrebbero usare tutti per gli avvocati, ripeto non facciamo troppo allarmismo perchè finora non è stato denunciato nessuno e millantare denunce in base a leggi non ancora approvare è create una sorta di clima del terrore che può frenare la creatività della wikipedia.it appunto una delle più attive nel mondo. Se vi saranno denunce da parte delle istituzioni italiane non credo che la wikipedia foundation avrebbe problemi ad intervenire. --Happyhour (msg) 11:46, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Giusto per rimarcare l'imbecillità della struttura legislativa, come lo gestiscono le rettifiche per siti come archive.org ? --WebWizard - Free entrance »» This way... 11:52, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]
(fuori crono) piano con parole quali "imbecillità". --Salvo da Palermo dimmelo qui 13:35, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Comunque ora è Ting Chen il responsabile legale per la fondazione e da quello che so si sta interessando di questioni molto più importanti di questa per cui non so se sia il caso di scomodarlo. Come ho scritto sopra il mio consiglio è di continuare così, senza spaventare gli utenti più del necessario, è giusto dire ciò che sta succedendo, ma si devono anche valutare le possibili conseguenze di un allarmismo che potrebbe causare la fuga degli utenti spaventati dal fatto che potrebbero essere denunciati per qualsiasi cosa scrivono e la conseguente mancanza di un'adeguata informazione o peggio la cancellazione di voci o di parti di voci "scomode" in base a criteri personali di troppo solerti amministratori (stile orwell 1984) che adducendo la legge omettono notizie riguardo cose o persone (notizie ovviamente documentate e non illazioni) non in base ad una sentenza ma solo per paura di un'ipotetica sentenza. --Happyhour (msg) 12:08, 23 lug 2010 (CEST) Per quanto riguarda azioni tipo "oscurare wikipedia" anche questa mi sembra assurda scusate, a parte che wikipedia.it anche se ha 500 admin non può oscurare i server della wikimedia foundation a una richiesta del genere da parte della fondazione non viene accettata nemmeno dalle autorità di stati come Iran e Cina i quali purtroppo provvedono con programmi interni dei loro ministeri per evitare alle rispettive popolazioni di accedere alla libera informazione via internet. Poi questa è veramente una proposta in antitesi con la libera informazione, ci impediscono di informare e noi bruciamo i libri? Sa un pò da medioevo ... scusate. --Happyhour (msg) 12:24, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Concordo su tutto, ma in "cancellazione di voci o di parti di voci da parte di troppo solerti amministratori" sostituirei "amministratori" con "utenti". Il contenuto delle voci non è deciso dagli admin, ma dalla comunità intera Jalo 12:55, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Dichiarato non ammissibile l'emenamento di Cassinelli (che comunque si limitava a dare piu' tempo, ma non risolveva la situazione). --Yoggysot (msg) 14:26, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Wikipedia ha creato una formula fino ad ora ineccepibile che non permette a chi che sia di scrivere ciò che vuole, questa formula è il citing, cioè la citazione, la documentazione di ciò che viene scritto, è a questa che ci si deve attenere e non alle visioni personali o di parte. Compito degli utenti è quello di contribuire all'espansione del sapere, per questo si è scelta la filosofia del libero accesso all'editing, chiunque può scrivere, sarà compito degli utenti e degli amministratori poi decidere cosa è consono alla filosofia che ha creato questa enciclopedia mondiale e cosa no. Qui ognuno è tutti e tutti sono ognuno. Per evitare che la smania di potere catturi la fragile natura umana e condizioni, l'idea di base, che è sempre e comunque la diffusione globale del sapere, wikimedia ha creato regole precise che fino ad ora hanno funzionato. Ma le regole a volte non bastano per evitare manipolazioni o travisazioni delle informazioni e quello che sta succedendo ora in Italia ci fa rendere conto di ciò. La gestione dell'enciclopedia viene studiata pragmaticamente ogni giorno da un'equipe di esperti la quale lascia ampio spazio anche alle realtà più periferiche, la stessa gestione però si trova a dover affrontare compromessi e a fare delle scelte, una buona cosa è riuscire a riconoscere cosa è costruttivo e cosa no per la buona riuscita del progetto. Tutti noi, come scrive Jalo, decidiamo il contenuto delle voci, però non tutti i milioni di utenti-gestori dell'enciclopedia nel mondo ne decidono le regole. Quello che si deve fare è che vengano effettivamente rispettate queste regole fondamentali, ove queste sono sufficienti a garantire la sostanza della materia (voce enciclopedica trattata), e dove non lo sono riportare la cosa alla commissione redazionale di wikipedia affinchè questa provveda ad ampliarle e sistemarle. Siamo un work in progress ma la diffusione esponenziale che sta avendo nel mondo questa enciclopedia ci dimostra che lo step iniziale era quello giusto. Cercare di ampliare la diffusione della conoscenza è il compito principale di ogni wikipediano, secondariamente sta il compito del patrolling, ossia del controllo, ove possibile, che questa diffusione avvenga in maniera corretta e bilanciata ma soprattutto che continui ad avvenire. E' ora che torni agli editing della mia amata Sonoma County, scusate l'intrusione e buon lavoro-svago a tutti. --Happyhour (msg) 14:48, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Ringrazio Yoggisot per la tempestiva segnalazione del fatto che l'emendamento Cassinelli è stato dichiarato non ammissibile per un motivo ineccepibile: sulla particolare disposizione c'era già la duplice conforme approvazione da parte di Camera e Senato. Ci siamo mossi troppo tardi nel segnalare il problema ai parlamentari disposti ad ascoltarci. Ad Happyhour dico le stesse cose che ha detto Nemo. L'ordinamento giuridico italiano è più complesso di una esercitazione di logica formale. Se la nuova legge sarà approvata (ed ora è molto probabile che entro settembre lo sia) la formula del citing nulla vale. Il diritto alla rettifica vigerà lo stesso. Senza generare inutili allarmismi, una serena discussione può forse servire. Mizar (non prende la firma)
Il citing appunto porta a riferimenti esterni, giornali, media vari le nostre voci di solito vengono scritte a posteriori dai wikipediani quindi i documenti citati avranno avuto tutto il tempo per retificare, e chi li legge avrà visto le ratifiche da parte delle fonti quindi non le metterà nei citing ... non vedo dunque motivo di allarmarme.

Le news di wikipedia appunto x il fatto che non siamo dei professionisti, non sono date in tempo reale, davvero io non vedo problemi x noi tanto da allarmare gli utenti. --Happyhour (msg) 16:01, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Purtroppo se A cita un fatto dicendolo preso da B, nessuna vieta a chi richiede di retificare di richiederlo solo ad A o ad entrambi e poi multare chi dei due non l'ha effettuata e allo stesso modo per la legge (se verrà modificata come sembra) verra' a mancare qualsiasi distinzione tra professionismo e no (l'importante e' essere "un sito itnernet"), ne' tanto meno importa ilf atto che la notizia sia vecchia o recente....--Yoggysot (msg) 17:11, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]
Aggiornamento: i quotidiani&C e le agenzie iniziano ad interessarsi alla quesione retifiche La Repubblica, La Stampa 1 e 2, L'espresso, AdnKronos, Asca --Yoggysot (msg) 22:14, 23 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Personalmente sono ottimista come PersOnLine e condivido il fatto che non dobbiamo fasciarci la testa prima di rompersela o di stare troppo in ansia per una legge che ancora deve delinearsi all'atto pratico. Come internet ha cambiato di fatto il codice penale che si è dovuto adeguare con dei reati specifici, così come google ha cambiato il modo di navigare in internet ed oggi sta trattando addirittura con dei governi molto rappresentativi (Cina) così, a mio avviso wikipedia ha creato una realtà importante e completamente nuova a cui ancora la normativa non si è adeguata (sono in ritardo di alcuni anni) anche se ci sta provando con provvedimenti che a volte cercano di imporre obblighi non attuabili nelle pratica. In sostanza è la legge che si deve adeguare alla realtà e non viceversa. Un provvedimento che tutela giusti diritti ma in modo non applicabile alla realtà dei fatti probabilmente creerà dei problemi ma alla lunga sarà emendato oppure non applicato come è già successo altre volte. Quindi rispettiamo la legge e in buona fede cerchiamo di applicarla ma non cerchiamo complicazioni inutili o soluzioni non attuabili.Assianir (msg) 14:25, 24 lug 2010 (CEST)[rispondi]

@ Assianir Molti dei più noti esponenti del mondo web non hanno il tuo stesso ottimismo e corre in internet una petizione, significativa dei timori espressiMizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 16:37, 24 lug 2010 (CEST)[rispondi]
@Mizar Infatti queste sono i primi normali atti contro un'ipotesi di provvedimento poco attuabile a cui una parte di popolo (che conosce bene il mezzo) si sta ribellando. Ti ricordo che una ordinanza municipale del 1869 vietava la circolazione dei pericolosi velocipedi per ragioni di sicurezza all'interno della cerchia del Naviglio ed in altre zone centrali della città di Milano; nel 1891 l'utilizzo era vietato solo in alcune ore del pomeriggio. (non credo che fu applicata a lungo). Questi sono due interventi alla petizione che hai segnalato che anche se non riflettono il mio pensiero, riflettono i motivi per cui mi ritengo ottimista
  1. Giulio scrive:23 luglio 2010 alle 16:59Io non capisco. Voi pensate che internet sarà fermata da una legge dello stato italiano? Pensate che la libertà di parola sia qualcosa da mendicare alla peggior classe politica del mondo civilizzato?
  2. marco scrive:23 luglio 2010 alle 17:45tranquilli. non c’è verso di fermarci. non c’è verso. non c’è. non c’è proprio, cazzo. chiaro?

Assianir (msg) 17:50, 24 lug 2010 (CEST)[rispondi]

@Assianir Era già stato fatto un link ad una pagina di Repubblica dove, appunto si prevedeva che le richieste di rettifica non arriveranno ai blog anonimi, ma a Wikipedia. Il bue sa benissimo di essere cornuto: ci sono fonti molto documentate su questo. E se la sua foto con le corna compare su stallablog, nulla dice. Ma se wikipedia scrive due righe, ben lincate alle fonti, la reazione può essere dura.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 08:36, 26 lug 2010 (CEST)[rispondi]


rispondo alla risposta di jalo . perché non si pososno mettere in pagina di discussione? anche i giornali (cartaceei) pubblicano le rettifiche in un posto diverso da dove è materialmente pubblicato l'articolo originario: addirittura, per forza di cose, in un numero successivo. E se l'articolo era nelle cronache o negli esteri, ecc. ecc. la lettera di rettifica è pubblicata spesso nella pagina delle lettere dei lettori. "la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono" vi sarebbe comunque, perché ad entrambe si accede allo stesso modo. (Non è che, ad es. per un giornale cartaceo venduto in edicola, le rettifiche si possano mettere su un supplemento a parte che l'edicolante ti dà solo se lo richiedi espressamente, o non può essere in una pagina web accessibile solo agli utenti registrati, mentre l'articolo è visibile a tutti (diverso modo d'accesso e visibilità) o in una pagina non indicizzata dai motori di ricerca.--Falco giallo (msg) 14:40, 6 ago 2010 (CEST)[rispondi]