Utente:XXxWikipedianxXx/Hausdorff paradox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il paradosso di Hausdorff è un apparente paradosso in matematica che prende il nome dall'omonimo matematico Felix Hausdorff, simile al paradosso di Banach-Tarski, che afferma quanto segue: data una sfera (una sfera 2-dimensionale in ), se da essa viene rimosso un certo sottoinsieme numerabile, allora la parte rimanente può essere divisa in tre sottoinsiemi disgiunti e tali che e sono tutti e tre congruenti. In particolare, segue che sulla -sfera non è possibile definire una misura additiva finita (cioè tale che assuma valori finiti) definita su tutti i sottoinsiemi in modo tale che la misura degli insiemi congruenti sia uguale (poiché questo implicherebbe che la misura di sia simultaneamente e della misura totale dell'intera sfera).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il risultato fu pubblicato per la prima volta sui Matematische Annalen nel 1914, e nel nel libro di Hausdorff "Grundzüge der Mengenlehre" (Introduzione alla teoria degli insiemi) nello stesso anno. La dimostrazione del paradosso di Banach-Tarski fa uso delle idee di Hausdroff, ed entrambi si basano sull'uso dell'assioma della scelta. Questo risultato mostra che non esiste una misura finitamente additiva su una sfera, definibile su tutti i suoi sottoinsiemi, che sia uguale su sue parti congruenti (Hausdorff ha prima dimostrato il risultato più debole: non esiste una misura additiva numerabile definita su tutti i sottoinsiemi). La struttura del gruppo di rotazioni di una sfera gioca qui un rusolo cruciale, poiché il risultato non vale sul piano o sulla retta: infatti, come è stato successivamente dimostrato da Banach, è possibile definire un'"area" per tutti i sottoinsiemi limitati del piano euclideo (così come una "lunghezza" per tutti i sottoinsiemi limitati della retta reale) in modo che sottoinsiemi congruenti abbiano stessa "area" (o "lunghezza", nel caso della retta). Questo implica che dati due sottoinsiemi aperti del piano euclideo (o della retta reale), se essi sono equiscomponibili, allora hanno stessa area (o lunghezza).

Trattazione formale[modifica | modifica wikitesto]

Un ingrediente cruciale nella dimostrazione è l'assioma della scelta, poiché esso permette che non siano insiemi costruibili.

Teorema[modifica | modifica wikitesto]

Esiste una decomposizione della sfera unitaria nello spazio euclideo in quattro insiemi disgiunti tale che siano congruenti e sia numerabile.

Dimostrazione[modifica | modifica wikitesto]

Siano e due raggi della sfera separati da un angolo . Siano e le applicazioni lineare di in sé stessa date dalla rotazione rispettivamente di un angolo rispetto a e di rispetto a e sia il gruppo generato dalle suddette rotazioni. Si noti che per il gruppo è non-commutativo (non-abeliano). Si ha:

,

dove denota l'applicazione identità di .

Sia ora una generica rotazione tale che . Risulta che esiste un , esiste un tale che ed esiste un tale che sia una delle seguenti:


[[Categoria:Teoria della misura]] [[Categoria:Teoremi di analisi matematica]] [[Categoria:Paradossi matematici]]