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Test (o reattivo) dell'albero

Il reattivo dell’albero di K. Koch è un test psicologico proiettivo. Esso si basa sull'interpretazione del disegno di un albero per venire a conoscenza della personalità del soggetto che vi si propone.

Questo strumento compare per la prima volta nel 1949 come ausilio psicodiagnostico rivelatore dell’evoluzione psichica ed è da sempre considerato dagli psicologi un valido aiuto per comprendere gli aspetti più autentici ma nascosti della personalità.

Descrizione del test[modifica | modifica wikitesto]

I metodi proiettivi sono così chiamati perché rappresentano prove in cui il soggetto proietta sé stesso. Tra i metodi proiettivi rientrano i test basati sul disegno, sono quelli che più si avvicinano ad un tipo di interpretazione psico-grafologica perché tengono conto della disposizione, della pressione sul foglio, del tratto, ma anche dei fattori psicologici proiettati nel disegno, che fanno emergere problematiche inconsce generalmente di natura affettiva. L’albero disegnato diventa quindi una proiezione inconscia della persona che lo disegna. Grazie a questo metodo si può avere una visione complessiva della personalità del soggetto: gli stati emotivi, il suo modo di stabilire rapporti umani, le sue tendenze e i suoi desideri (consapevoli e inconsci), i suoi conflitti più intimi e profondi.

Cenni storici[modifica | modifica wikitesto]

Il reattivo è stato ideato a livello intuitivo da Emil Jucker nel 1949. [1] L’analogia tra l’immagine del corpo umano e la struttura degli alberi suggerì al ricercatore svizzero l’ideazione di un test psicologico noto come “Baumtest” (o test dell’albero). Le sue ricerche avevano confermato che l’uomo, attraverso dinamiche inconsce, si identifica nell’albero e si proietta in quella forma verticale che ricorda la posizione eretta, esattamente come ipotizzato dallo psicanalista Carl Gustav Jung. Il disegno dell’albero viene pertanto ritenuto l’equivalente di un autoritratto. Karl Koch è stato il primo a sistematizzare i dati e raccogliere una vasta casistica utile ad avere le conferme delle prime intuizioni nel libro “Il reattivo dell’albero”. [2]

Studi sul test[modifica | modifica wikitesto]

[3] Tra i primi studi sul baumtest si trova il lavoro di Stora che, nel 1955, ha somministrato il test a 1186 ragazzi e 1230 ragazze dai 4-15 anni. I dati sono stati standardizzati tenendo conto dell’altezza del disegno, della limitazione del foglio (uscita dai confini), della posizione del foglio (in lungo o in largo), del disegno di alberi multipli, dell’alternanza del disegno. Il secondo contributo è quello di Aoki, che nel 1980 ha somministrato il reattivo a 96 ragazzi riproponendolo dopo 8 giorni ottenendo valori alti di attendibilità test-retest sulle caratteristiche del disegno.

Simbologia[modifica | modifica wikitesto]

L’albero è il simbolo dell’uomo per analogia con la posizione eretta. Esso rappresenta la vita, lo slancio vitale, la forza e la sicurezza. Da qui nasce l’idea di far disegnare un albero per giungere ad una descrizione della personalità.

Secondo il grafologo svizzero Max Pulver, per l’albero, come per la scrittura la parte centrale rappresenta l’io, quella alta la zona delle aspirazioni, dell’immaginazione, della spiritualità e quella bassa la zona dell’istinto, dell’inconscio, dei bisogni materiali e della sessualità. La parte sinistra simboleggia le relazioni con il passato, l’introversione, le fissazioni infantili; quella destra invece il futuro, la socializzazione, l’estroversione, le mete.

[4] L’albero anche nella storia delle religioni si riscontra frequentemente carico di importanti significati. Ad esso, come simbolo di vita inesauribile, si collegano le teofanie arboree di divinità associate alla fecondità, che spesso sono rappresentate in forma di alberi o emergenti da essi (Attis, Artemide, Dioniso). È simbolo di vita soprattutto nel rappresentare il cosmo vivente che ininterrottamente si rigenera, ciò si esprime sia nelle credenze secondo le quali alcune piante fanno ringiovanire, danno lunga vita o l’immortalità (come nell’epoca sumero-accadica di Gilgamesh), sia nelle concezioni secondo cui l’universo stesso, quale unità vivente, è rappresentato come un albero (nelle Upanisad e nella Cabala indiana). Il simbolismo dell’albero si trova anche nei testi biblici con l’albero della conoscenza, del bene e del male.

Istruzioni somministrative[modifica | modifica wikitesto]

L’età consigliata per un valore significativo del test è almeno di 4 anni. È fondamentale sottoporre il soggetto a più test, in modo da avere un quadro completo della personalità, che un solo reattivo non può dare.

La consegna standard da dare al soggetto è: “La prego di disegnare un albero da frutto come meglio può. Potrà usare l‘intero foglio”. [5] Per non influenzare il soggetto o se si tratta di un bambino molto piccolo, si può semplicemente chiedere di disegnare un albero che più gli piace.

Il materiale che occorre consiste in foglio bianco e matita. È concesso l'uso della gomma per cancellare soltanto nel caso in cui il soggetto sia seguito a livello individuale, purchè si prenda nota anche delle cancellature.

Interpretazione[modifica | modifica wikitesto]

Il disegno dell’albero è accessibile a una prima comprensione intuitiva globale attraverso la lettura dell’espressione grafica, l’esame delle varie caratteristiche invece presuppone una capacità di osservazione oggettiva. La visione globale porta alla comprensione, l’osservazione particolareggiata alla conoscenza dei singoli tratti della personalità del soggetto.

Occorre quindi procedere alla valutazione del test in due tappe: l’osservazione dell’aspetto totale e l’analisi delle varie caratteristiche.

Comprensione globale del disegno[modifica | modifica wikitesto]

La prima valutazione consiste nel considerare l’albero nella sua totalità per vedere l’impressione che comunica: armonioso, equilibrato, completo ecc.

La parte centrale dell’albero rappresenta l’io, quella alta la zona delle aspirazioni, dell’immaginazione, della spiritualità. La parte bassa è la zona dell’istinto, dell’inconscio, dei bisogni materiali e della sessualità. La parte sinistra rappresenta le relazioni con il passato, l’introversione, le fissazioni infantili. La parte destra simboleggia invece il futuro, la socializzazione, l’estroversione, le mete.[6]

Il primo elemento da valutare è la posizione della pianta tratteggiata sul foglio, che simboleggia il nostro “sentirci” al mondo: se è disegnata a destra o i rami tendono verso destra si è di fronte a una personalità socievole ed estroversa mentre il contrario è segno di introversione; se è al centro la persona vive nell’esigenza di contendere la propria emotività a favore della ragione; se è in basso può essere un segnale di depressione. L’albero può riempire il foglio fino ad avere i rami che debordano dal margine indicando megalomania e maniacalità, o essere piccolo e minuto e indicare quindi insicurezza.

Analisi delle varie caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Ogni parte dell’albero è associata a un significato preciso. Il tronco corrisponde al carattere, se è solido e grosso, indica praticità, forza di volontà e buon senso. Se al contrario, è sottile, non dritto e contrassegnato da "nodi", evidenzia un indole contraddittoria e piuttosto indecisa.

La chioma contraddistingue i vari aspetti del pensiero (spiritualità, ideali, intelletto, fantasia eccetera) ed è la parte che nel disegno cambia di più. Una chioma chiusa in genere denota introspezione e riflessione; quella aperta con tanti bei rami visibili, disponibilità, senso dell' amicizia, estroversione, vitalità; quella spoglia insicurezza e fragilità.

Le radici simboleggiano il rapporto col passato e i ricordi, quindi il modo di affrontare la vita in base alle esperienze. Se sono grosse o se affondano nel terreno e ne sporgono, pur essendovi bene ancorate, sono espressione di concretezza, realismo e buon adattamento all' ambiente.

Successivamente vengono attribuiti precisi significati psicologici ad ogni singolo elemento.

Radici[modifica | modifica wikitesto]

La radice è l’elemento più durevole dell’albero, protetta anche contro gli interventi esterni. Essa sostiene la terra, dalla quale trae il sostegno per l’albero. È possibile interpretare l’andamento delle linee, diretto o serpentino, ma nel disegno dell’albero le radici non indicano caratteristiche personali controllabili. Esse considerate psicologicamente rappresentano l’invisibile, l’inconscio, l’insondabile, l’attaccamento alla terra e la primitività dell’uomo. [7]

Fusto[modifica | modifica wikitesto]

Base del fusto[modifica | modifica wikitesto]

Un fusto [8] disegnato a tratti diritti poggianti sulla base del foglio è normale fino all’età di 12 anni. Superata quest’età la base del fusto dritta potrebbe essere sintomo di parziale infantilismo, immaturità.

Una base del fusto allargata solo a sinistra è sintomo di inibizione, può essere interpretato come attaccamento al passato o alla propria madre, e come generico freno della persona a svincolarsi da una situazione.

L’allargamento del fusto a destra può essere sintomo di un carattere diffidente e prudente, in casi estremi rappresenta invece una persona caparbia e molesta.

Un fusto cuneiforme, con base larga che si restringe verso la chioma, è normale nei disegni durante l’età scolastica, il fenomeno va diminuendo nelle età successive, durante le quali può essere segno di un leggero ritardo, o rappresentare una persona pratica, chiara, semplice e concreta.

Protuberanze e rientranze[modifica | modifica wikitesto]

Protuberanze sporgenti dal tronco nei disegni possono essere indice di traumi vissuti (malattie, incidenti, difficoltà ecc.) Le rientranze o incisioni nel tronco sono molto rare, indicano in genere sentimenti di inferiorità o di colpa. La presenza di queste forme nel disegno si riscontra spesso fra gli 8 ed i 12 anni, periodo in cui le esperienze personali restano maggiormente impresse. [9]

Esempio

Contorno[modifica | modifica wikitesto]

Il contorno del fusto rappresenta il limite tra l’Io e il mondo esterno. Il tratto può essere più o meno netto, in caso di tratto diffuso [10] (tanti tratti fini o presenza di ombreggiature) è possibile interpretarlo come elevata sensitività e sensibilità, ma anche come stato di incertezza e di senso del limite non ben definito.

Esempio di tratto diffuso

Rami[modifica | modifica wikitesto]

Primo aspetto da valutare in questa analisi è l'armonia della coordinazione dei rami [11] :

  • armonica: sintomo di regolarità, chiarezza, allegria e tranquillità. Talvolta la troppa tranquillità simboleggia non curanza e insensibilità.
  • disarmonica: rappresenta un soggetto turbabile, irrequieto ma allo stesso tempo aperto.
  • insensata: denota distrazione, superficialità, spensieratezza e mancanza di controllo.

Allargati verso le estremità[modifica | modifica wikitesto]

Disegnare il ramo allargandolo verso l'estremità [12] significa espanderne la sostanza, è sintomo di uno spirito molto attivo, che tende a scaricare la propria impulsività e forza sul mondo esteriore. Questa caratteristica si riscontra spesso nell'età puberale, momento di massima energia per tutte le cose.

Rami paralleli[modifica | modifica wikitesto]

Nel parallelismo si esprime la tenacia, cioè la costanza nello sforzo. Si tratta in genere di soggetti diligenti che hanno un ottimo rendimento sul lavoro. [13]

Rami ad angolo retto[modifica | modifica wikitesto]

Si riscontrano quasi esclusivamente durante l'età dell'asilo o prima, in molti disegni di adulti si trovano tratti angolosi sparsi e angoli retti meno netti. Questa caratteristica è spesso dovuta a una scarsa abilità nel disegno. L'interpretazione possibile è data dall'unione dei due elementi, ossia difficoltà nell'esecuzione del disegno e un legame con le forme di esecuzione della prima infanzia. Nei disegni di adulti, la ripetizione di questa caratteristica è senz'altro sintomo di ritardo, regressione, o fissazione su livelli inferiori. [14]

Rami a decorso contrario[modifica | modifica wikitesto]

Questa caratteristica negli adulti è sintomo di una tendenza all'opposizione, rivela una contraddizione che può assumere tratti di falsità, mancanza di sincerità, inaffidabilità e ostinazione. I bambini più piccoli si dimenticano spesso la direzione iniziale del disegno, perciò nei disegni dei bambini non viene dato peso a tale caratteristica. [15]

Rami sporgenti frontalmente[modifica | modifica wikitesto]

Nei disegni è solita una rappresentazione a due dimensioni, la percentuale che si distacca da questa abitudine naturale è molto bassa. I rami sporgenti frontalmente nel disegno dimostrano una considerazione fisica spaziale dell'albero. Tale caratteristica va quindi interpretata come espressione di originalità, coraggio e molteplicità di doti in senso positivo. [16]

Chioma[modifica | modifica wikitesto]

Gli stati d'animo possono essere tradotti in linee grafiche, e la chioma dell'albero è la parte particolarmente adatta in cui notare la proiezione di tali stati d'animo.

Chioma sferica[modifica | modifica wikitesto]

Chioma chiusa, quasi tonda, oppure ellittica. [17] L'aspetto più importante da notare è il sintomo di chiusura rappresentato, che può esprimere semplice chiusura, oppure la sensazione di "un pallone pieno d'aria" (il vuoto).

Non occorre che le chiome siano del tutto vuote per confermarne il significato, è comunque consigliabile essere cauti nell'interpretazione. Spesso nei disegni degli adulti sottoposti al test le chiome sferiche potrebbero semplicemente rappresentare la volontà dei soggetti di rimanere il più possibile neutri e chiusi. Il cerchio in questo caso assumerebbe significato di sipario, che copre e nasconde.

Questo disegno nell'età infantile non presenta alcun sintomo degno di nota, si trova con alta frequenza nei disegni dei bambini dai 7 ai 13 anni, prevalentemente nei disegni dei maschi, ma la chioma sferica durante quest'èta rappresenta una forma ancora schematica e "anonima".

Chioma ad arcate[modifica | modifica wikitesto]

La rappresentazione della chioma con tante arcate unite è sintomo di senso delle buone maniere e gentilezza in generale. [17]

Chioma concentrica[modifica | modifica wikitesto]

Una chioma concentrica può essere interpretata come sintomo di chiusura, nel senso di scarsa attività verso l'esterno. Individua in genere soggetti che contano soprattutto su sé stessi, e tendenti al narcisismo. [18]

Chioma ricciuta[modifica | modifica wikitesto]

Una chioma ricciuta, così come il tratto grafico che la rappresenta, contiene elementi di movimento, flusso e velocità e rappresenta uno stato d'animo di allegria, socievolezza, dinamismo, loquacità. [18]

Chioma a groviglio di linee[modifica | modifica wikitesto]

Il groviglio di linee deve essere considerato sintomo di deformazione. Questa chioma ricorda gli scarabocchi dei bambini piccoli, cioè forme che non sono ancora stabilizzate. E' possibile interpretare il sintomo come qualcosa di non ancora formato, oppure come deformazione rappresentata da dissociazione di elementi già formati. Questo disegno non è una semplice espressione di regressione o ritardo. [18]

Chioma a sacco[modifica | modifica wikitesto]

Chioma a sacco ricadente all'ingiù si trova nei disegni di soggetti con una debole volontà, non capaci di sfruttare a pieno le proprie possibilità,con poca grinta. [19]

Chioma appiattita (schiacciata in alto)[modifica | modifica wikitesto]

Questa caratteristica è generalmente espressione di un complesso di inferiorità. Il sintomo è interpretabile come senso di oppressione, di ubbidienza voluta o forzata, rassegnazione, inibizione, mancanza di libertà. [20]

Annerimenti[modifica | modifica wikitesto]

Annerimento del fusto

L'annerimento del fusto [21] è una forma molto frequente durante la prima infanzia e nel periodo della pubertà. Nei disegni dei bambini l'annerimento viene effettuato attraverso una notevole pressione del lapis sul foglio, durante l'adolescenza invece si annerisce il disegno per realizzare ombreggiature; ciò impone una interpretazione diversa.

Il nero psicologicamente esprime l'inconscio, ossia ciò che è ancora preconscio da un punto di vista evolutivo, dato che l'inconscio ha sempre la possibilità di divenire conscio. L'annerimento dei rami è meno frequente, e l'interpretazione della caratteristica non si differenzia da quella del fusto.

Una diversa interpretazione occorre per quanto riguarda l'annerimento di foglie e frutti, caratteristica frequente in età prescolastica. In tal caso non viene data importanza all'annerimento di per sè, quanto all'accentuazione di un preciso particolare del disegno che denota bisogno di apparire e esteriorità.

Fiori, foglie, frutti[modifica | modifica wikitesto]

[22] L'arricchimento floreale nel disegno dell'albero appare, con bassa frequenza, nei disegni delle femmine. Rappresenta un'atmosfera di gioia, cura per l'esteriorità, autoammirazione, voglia di apparire.

Le foglie vengono disegnate da tutti in tutte le età, soprattutto da soggetti femminili. Esse simboleggiano spirito di osservazione, sviluppo dei sensi, gusto per l'esteriorità, gioia di vita, carattere giovanile, bisogno di elogio e riconoscimento.

Il frutto simboleggia il contenuto, la sostanza, intesa come utilità, scopo. Sono disegnati con frequenza fino ai 17 anni, momento in cui si vuole anticipare la maturità, e diminuiscono con l'età adulta dove il soggetto maturato non ha più bisogno di evidenziare il suo valore. Per gli adulti l'interpretazione dei frutti è da considerarsi affannosità, ossessione per il guadagno, desiderio di successo, impazienza, falsa valutazione della realtà, esagerazione. Il disegno di frutti esageratamente grandi va considerata una pura forma dell'età infantile, potrebbe essere sintomo di ritardo nelle età successive.

Antropomorfizzazioni[modifica | modifica wikitesto]

Alberi antropomorfizzati (chioma o tronchi con facce umane, arti, ecc.) si ritrovano esclusivamente nei disegni dei bambini piccoli e dei minorati psichici. L'interpretazione di essi non è facile; sono sintomo di un attaccamento a un qualcosa di arcaico, è quindi una caratteristica che appare nei disegni di chi torna o si trova in uno stato primitivo o infantile.

Paesaggio e accessori decorativi[modifica | modifica wikitesto]

La prova non richiede il disegno del paesaggio, ma non lo vieta. L'istruzione data limita di per sè il desiderio di disegnare un paesaggio, il soggetto può comunque prendersi la libertà di arricchire il disegno con monti, colline, sole, nuvole, ombre, erba, fiori, suolo ecc. I bambini più piccoli in genere aggiungono uomini, animali e uccelli. Le interpretazioni attribuite al paesaggio sono: facoltà di immaginazione, tendenza ai sogni, loquacità, fantasia, mancanza di realismo, irrealtà, meditazione, stato d'animo calmo; il paesaggio appena accennato non indica invece più di una generale "differenziazione". [23]

Cambiamenti di stile[modifica | modifica wikitesto]

Non è frequente che il soggetto cambi stile nell'esecuzione dello stesso disegno. Dove vi sia però una associazione di elementi di esecuzione estranei l'un l'altro, può essere valida la seguente interpretazione: vivacità, oscillazione d'umore, opportunismo, elasticità, indeterminismo, curiosità. [24]

Collocamento sul foglio[modifica | modifica wikitesto]

E' importante considerare il collocamento del disegno sul foglio, se nell'istruzione non viene data indicazione precisa. L'istruzione infatti dovrebbe essere generica e limitarsi a spiegare che il soggetto può usare tutto il foglio. I bambini piccoli in genere collocano il disegno sull'orlo inferiore del foglio, la tendenza inversa si riscontra in bambini più grandi, essi disegnano l'albero molto in alto, spesso il disegno prosegue idealmente oltre l'orlo superiore del foglio. Si tratta di una mancanza di misura e di equilibrio che si attenua con il progredire della maturazione.

Critiche[modifica | modifica wikitesto]

La scarsità di informazioni sulle caratteristiche psicometriche (attendibilità e validità del test) e l’assenza di dati normativi sul test, pongono da sempre dubbi sull’utilizzo del test in ambito clinico. [3] Non esistono studi sulla attendibilità e sulla validità né alcuna standardizzazione italiana.

Rivelatore evoluzione psichica[modifica | modifica wikitesto]

Attraverso l’analisi e l’interpretazione psicologica dello scarabocchio o dei disegni dei bambini, soprattutto di quelli somministrati come test, si hanno utilissime indicazioni sullo sviluppo cognitivo del bambino, della sua motricità, di eventuali deficit psicomotori e del suo grado evolutivo. [25]

Il bambino piccolo dopo aver tracciato la figura umana, passa a rappresentare gli animali, in seguito verso i 3-4 disegna il fiore, le case, il sole, le nuvole. Solo dopo questi passaggi, all’età di 4 anni il bambino disegnerà l’albero, di solito inserito in un paesaggio.

Il disegno offre valide possibilità per la valutazione delle abilità percettive del bambino, della sua capacità di orientamento spaziale, della sua coordinazione motoria, delle sue capacità attentive. Si possono evidenziare, se ci sono , problemi di disgrafia, di lateralizzazione, neurologici, con la possibilità di intervenire tempestivamente, dove occorra, con tecniche riabilitative.

Prime forme di alberi nell’infanzia[modifica | modifica wikitesto]

[1] L’evoluzione del disegno dell’albero assume aspetti diversi con l’evolvere dell’età. Tali forme primitive rientrano nell’età fra 3 e 7 anni, di conseguenza quando si osservano alberi di questa tipologia in bambini più grandi, ciò può costituire un elemento indicatore per verificare se vi è qualche ritardo cognitivo.

  • fusto a un solo tratto: limite massimo intorno ai sei anni.
  • ramo ad un solo tratto: forma relativamente frequente fino ai 10 anni e si riscontra soprattutto nelle femmine.
  • alberi a forma di croce: si riscontrano in genere sotto i 6 anni e nei soggetti minorati psichici gravi.
  • collocazioni inadeguate: sono sintomo di noncuranza dei principi fondamentali dello spazio, si osserva generalmente nei bambini piccoli e nei minorati psichici.

Schizofrenia[modifica | modifica wikitesto]

Le ricerche di Giulio Gaffuri [26] sull’utilità del reattivo dell’albero nella diagnosi di schizofrenia prendono in considerazione i seguenti aspetti nell’interpretazione del disegno:

  • Tempo di latenza (tempo che intercorre dalla consegna all’effettivo inizio dell’elaborato).
  • Orientamento dell’albero nel foglio.
  • Dimensioni dell’albero.
  • Composizione del disegno.
  • Elementi dell’albero.

I tempi di performance sono maggiori nella produzione a colori. Raramente gli alberi vengono collocati nella parte destra del foglio, mentre è frequente la loro collocazione a sinistra. La parte destra viene preferita però dai catatonici (parte destra inferiore) e paranoidi (parte destra superiore). La posizione a sinistra è più accentuata negli schizofrenici simplex ed ebefrenici. L’esame della dimensione evidenzia un alta frequenza dei due estremi opposti: alberi grandi o molto grandi nei paranoidi e dimensione piccola nei catatonici. L’albero manca spesso della linea del terreno, ha una collocazione bizzarra nel foglio, è spesso destrutturato e si possono rilevare stereotipie con assenza totale del paesaggio. La presenza di stereotipie raggiunge la percentuale, veramente significativa, dell’88% (matita nera) e 92% (produzione a colori) nei simplex; del 92% e 97% negli ebefrenici e del 98% e 100% nei catatonici. L’esame degli elementi figurativi mette in evidenza notevoli variazioni, per cui i risultati statistici relativi ai particolari grafici rivestono minore importanza rispetto ai rilievi che si possono trarre dal complesso del disegno.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Federici Paola, Il disegno dell'albero, in Gli adulti di fronte ai disegni dei bambini, Franco Angeli, .
  2. ^ Firenze, Giunti O.S., 1984
  3. ^ a b Patrizio E. Tressoldi et al., Psicologia clinica dello sviluppo, Lo stato (preoccupante) delle tecniche proiettive per l’età evolutiva in Italia, 2004, n.1, p.18. http://www.psy.unipd.it/~tressold/Tecniche%20Proiettive.pdf
  4. ^ cfr. http://www.corpoforestale.it/newsletter/view.asp?id=4604
  5. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.15
  6. ^ cfr. http://www.psicodiagnosi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=16&Itemid=34
  7. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.53-55
  8. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.56-57
  9. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.61
  10. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.63
  11. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.78
  12. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.65
  13. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.66
  14. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.68
  15. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.100
  16. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.107
  17. ^ a b Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, pp.66-69
  18. ^ a b c Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.73-77
  19. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.99
  20. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.110
  21. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, pp.92-96
  22. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, pp.118-121
  23. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.112
  24. ^ Karl Koch, Il reattivo dell'albero, Firenze, Giunti O.S., 1993, p.111
  25. ^ cfr. http://www.grafopsicoanalisi.it/disegno.htm
  26. ^ cfr. http://www.agif-grafologia.it/articolo.php?id=17

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rif. Federici Paola, Gli adulti di fronte ai disegni dei bambini, Franco Angeli, .
  • Rif. Federici Paola, Mi disegni un albero? Capire i bambini attraverso il disegno dell'albero, Franco angeli, 2008.
  • Rif. Crotti Evi, E tu che albero sei? Come interpretare la personalità attraverso il disegno dell'albero, Mondadori, 2006.
  • Rif. Carlino Bandinelli, Il disegno del bambino in difficoltà. Guida all'interpretazione dei test della figura umana, della famiglia, dell'albero e della casa, Franco Angeli, 2004.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Test psicologico proiettivo

Psicologia

Proiezione (psicologia)

Test di personalità

Test di Rorschach

Thematic Apperception Test

Children Apperception Test