Utente:Nino Damiano/Sandbox

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Narzole[modifica | modifica wikitesto]

Narzole (Narsòle in piemontese) è un comune italiano di 3 425 abitanti della provincia di Cuneo in Piemonte. È situato al limite dell'altopiano cuneese, al confine con le Langhe.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Antica[modifica | modifica wikitesto]

Situata nel cuore del Piemonte, Narzole è posta in un'ampia valle delimitata da diversi corsi d'acqua: il fiume Tanaro e i torrenti Mondalavia e Giuminella. Il territorio è stato insediato per la prima volta da una comunità celtico-ligure e probabilmente divenne in seguito uno dei sobborghi di Augusta Bagiennorum, come testimoniano numerosi reperti. Siamo a conoscenza dell’esistenza, in epoca medievale, di un castello e di un’abbazia (quella di Sancte Virginis Mariae Narzolis, donata dall’Imperatore Ludovico III al Vescovo di Asti Agilulfo).

Narzole fece per molto tempo parte del Comune di Cherasco e, intorno alla fine del '700, durante l'occupazione francese, i briganti rappresentarono un segno esasperato di protesta; i "Fratelli di Narzole" ostacolarono duramente il presidio francese. Data importante per la storia del Comune di Narzole è il 24 Aprile 1796, quando il Generale Bonaparte consumò la cena e trascorse la notte nella locanda del posto. L’occupazione francese permise a Narzole di liberarsi dalla dipendenza di Cherasco e di costituire Comune nel 1802, per decreto dello stesso Bonaparte. Il 22 ottobre dell’anno 1810, con un altro decreto dell’Imperatore francese, venne indetta la Fiera di Novembre.

Moderna e contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Eccidio di Narzole

Beato Timoteo Giaccardo[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Narzole il 13 giugno 1896, fu il primo Vicario generale della Società San Paolo, una “famiglia”composta da importanti congregazioni religiose, maschili e femminili. Nel 1908, all’età di dodici anni, incontrò il futuro fondatore della Società San Paolo, il braidese Don Giacomo Alberione.

Il 18 ottobre 1919 venne ordinato sacerdote ed il giorno seguente celebrò la sua prima messa a Narzole. Nel 1926 fu inviato dallo stesso Don Alberione a Roma per fondare la casa filiale della San Paolo. Nel 1936 fece ritorno ad Alba dove ebbe il compito di seguire spiritualmente, moralmente ed intellettualmente la congregazione delle Pie Discepole del Divin Maestro. Don Giaccardo, come disse di lui il fondatore Don Alberione, “ebbe l’incarico di portare le Congregazioni paoline sulle sue braccia nel loro nascere”.

Nel 1947 si rilevarono i primi sintomi della leucemia acuta ed il 12 gennaio 1948 Don Timoteo celebrò la sua ultima messa. Morirà alcuni giorni dopo, il 24 gennaio. Dopo la sua morte, avvenuta a Roma il 24 gennaio 1948, ne inizò il processo di canonizzazione.

Il 22 ottobre 1989 venne dichiarato Beato da Papa Giovanni Paolo II dinnanzi ad una folta rappresentanza della Comunità narzolese. Il Comune ha dedicato al Beato l’intitolazione di un Parco pubblico e la Biblioteca.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Paesaggio dell langhe

Langhe

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Cultura e tradizioni[modifica | modifica wikitesto]

Oggi Narzole è una bella cittadina di circa 3.400 abitanti che vanta una lunga tradizione nel commercio vinicolo, nel sempre più vasto settore artigianale, nonché una fiorente agricoltura in larga parte dalle frazioni limitrofe.

Urbanisticamente il paese presenta un centro storico di contenute proporzioni impreziosito da alcune chiese di notevole interesse storico ed artistico: la Chiesa Parrocchiale di S. Bernardo del XVIII sec. costruita dal 1750 al 1755 dedicata al patrono e che fa da sfondo alla piazza principale; la Confraternita di S. Rocco in stile romanico recentemente restaurata e orgoglio dei borghigiani; la Chiesetta di S. Pietro, costruita in epoca romanica, sovrastata dall'originale e raro campanile a forma triangolare; la Chiesa della Madonnina del XVIII sec. (1790-95) in stile barocco nel borgo omonimo.

Nel 1989 Narzole attraversa una svolta culturale non indifferente: il Comune è inserito negli "Itinerari Napoleonici" e viene costituito il "Gruppo Storico

del Terzo Stato", composto da 25 figuranti in costumi d’epoca; nel 1990 avviene il gemellaggio con Tenda, paese francese ricco di memorie storiche e col quale vi è un reciproco scambio culturale.

Fiera napoleonica

La cognà

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Agricoltura[modifica | modifica wikitesto]

Viticoltura

Allevamento[modifica | modifica wikitesto]

La razza bovina Piemontese è una razza da carne di taglia media che trasforma molto bene il foraggio in carne e che fornisce un'alta resa alla macellazione con quantità di tagli commerciali superiore a quella di altre razze di taglia più grande.

Morfologicamente presenta ossa piccole, pelle fine ed elastica, un ridotto tenore di grasso sottocutaneo ed una carne tenera e magra, ma gustosa. Dal punto di vista morfologico, nei tori il mantello è grigio o fromentino chiaro, con accentuazione dei peli neri sulla testa (specie intorno alle orbite), sul collo, sulle spalle e sulle regioni distali degli arti, talora anche sulle facce laterali del tronco e sugli arti posteriori. Nelle vacche il mantello è bianco o fromentino chiaro con sfumature fino al grigio o al fromentino. I vitelli alla nascita hanno il mantello fromentino carico. Lingua, palato e mucose visibili dall'esterno sono pigmentati di nero.

Le vacche sono di medie dimensioni (550-600 kg), i vitelli alla nascita pesano in media tra 40 kg e 45 kg. I vitelloni sono pronti per la macellazione ad un peso di 550-650 kg raggiunto a circa 15-18 mesi per i maschi e a 350-450 kg ed un'età di 14-16 mesi per le femmine.

Produzione del vino[modifica | modifica wikitesto]

Con i suoi 42 milioni di ettolitri di produzione di vino (2011) l'Italia è, a parità di merito con la Francia (media ultimi 5 anni) il maggior produttore di vino europeo. I dati ISTAT rivelano che, cionondimeno, la produzione vinicola italiana è arretrata, in termini quantitativi, di circa il 10% negli ultimi 4 anni. E' chiaro che, a fronte di ciò, il fenomeno dell'incremento qualitativo della produzione e quindi del suo valore in termini economici e a scapito della quantità, è un dato di fatto. Questo vale sia per i paesi produttori ed esportatori di vino, che per i paesi importatori (e quindi basicamente soprattutto consumatori). Così come già visto per le statistiche di produzione di vino europee e mondiali, anche suddividendo l'Italia per regione le prime quattro regioni produttrici di vino (Veneto, Emilia-Romagna, Puglia e Sicilia) sommano il 60% della produzione nazionale. Nel corso degli anni ci sono stati degli avvicendamenti tra le 4 posizioni, dovute a fattori geografici  o stagionali, ma nel lungo periodo si ha un andamento di tipo abbastanza omogeneo. Questo vale anche per le regioni più piccole/a minor produzione, per le quali non si riscontrano scostamenti significativi nelle singole aree, almeno negli ultimi 4 anni.

Edilizia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]