Utente:Mapisca/Erminio Scalera

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Erminio Scalera

[modifica | modifica wikitesto]
Erminio Scalera

Erminio Scalera (Napoli, 19 ottobre 1904Napoli, 4 gennaio 1983) è stato un giornalista e scrittore italiano, unico tra i giornalisti ancora viventi degli anni settanta ad aver lavorato con Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao[senza fonte].

Del giornalismo di quegli anni Erminio Scalera ricordava e raccontava aneddoti, fatti e personaggi, rievocandoli con gusto e misura, con battute fulminanti[senza fonte]. Gli amici e i colleghi dell'epoca ripensando a Erminio, hanno rimpianto il "giornalismo di razza" e l'uomo aperto e cordiale dall'umorismo felicissimo e dalla profonda umanità. Giovanni Altieri nel suo libro Napoli punto e basta?, in cui ha dedicato il capitolo Napoletani si diventa, vecchi napoletani si nasce alla famiglia Scalera, ha descritto Erminio Scalera come un vecchio napoletano, spiegando che «i vecchi napoletani non devono essere necessariamente nati a Napoli, ma devono possedere la "veracità" napoletana, quell'antica umanità e pazienza, il gusto sottile di certi ricordi»[senza fonte]. Erminio Scalera è entrato nella professione giovanissimo, dapprima come reporter al vecchio Don Marzio a Largo dei Bianchi, poi come cronista[senza fonte]. Scrisse per le testate Corriere di Napoli e il Mattino, che nel 1943 interruppero le pubblicazioni. Dopo aver lavorato come redattore de il Giornale, tornò a collaborare, soprattutto in terza pagina, con il Mattino e col Corriere di Napoli quando ripresero la stampa[senza fonte]. Per queste testate giornalistiche scrisse sino a pochi anni prima della sua morte. Erminio Scalera collaborò con la Rai e in seguito alla realizzazione della prima emittente televisiva via cavo locale Telenapoli, fondata da Pietrangelo Gregorio[senza fonte].

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]


Erminio Scalera ha vinto il premio per i cinquant’anni di giornalismo il premio «Penna d'Argento» per i cinquant'anni di giornalismo e premiato da Enrico De Nicola[senza fonte].