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Battaglia di Gravellona Toce
parte della seconda guerra mondiale
Data12 - 14 settembre 1944
LuogoGravellona Toce
EsitoVittoria della RSI, ritirata partigiana
Schieramenti
Effettivi
piú di 500 partigiani230 soldati della RSI
30 militi della Guardia Nazionale Italiana
40 tedeschi
Perdite
piú di 80 tra morti e feriti:
50 morti e 30 feriti
moltissimi
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La battaglia di Gravellona Toce (12-14 settembre 1944) fu una delle piú importanti battaglie della Resistenza Italiana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ai primi di settembre mentre l'Ossola era teatro di una dura guerriglia e la situazione per gli uomini della RSI si era fatta critica, nel Verbano giungeva il battaglione "M" d'assalto Venezia Giulia che stabilí il Comando a Intra e con la 2° e la 4° compagnia presidiava la cittadina di Gravellona Toce. Il 6 settembre 1944 i partigiani ossolani occuparono Omegna, catturando un autoblindo. La battaglia si spostava a Gravellona, dove si combattè ininterrottamente per tre giorni una sanguinosa battaglia.

La battaglia[modifica | modifica wikitesto]

La battaglia[modifica | modifica wikitesto]

La mattina del 12 settembre i partigiani attaccarono Gravellona, dove si combattè fino all'ultimo sangue. Alla loro schiacciante superiorità numerica si contrapponeva, però, la superiorità di armamenti delle forze della RSI e dei tedeschi. Dopo 3 ore di assalti dei partigiani il caposaldo di Santa Maria, sulla strada per Omegna, cadde. Alcuni soldati sfuggiti alla cattura presidiarono la vicina fabbrica Furter, fino all'esaurimento delle munizioni. Intanto i partigiani che attaccavano gli alti capisaldi furono costretti a ritirarsi. In seguito alle ritirate e all'ovvia impossibilità di conquistare i capisaldi, i partigiani chiesero aiuto alle brigate "Valtoce" e "Valdossola", i quali risposero alla richiesta. La battaglia, per i militi della RSI (i quali erano demotivati per le perdite e a corto di munizioni), sembrava ormai persa. Nella notte del 13 settembre la 3^Compagnia Venezia Giulia, che già occupava le zone circostanti, avanzò verso Gravellona. Superato il Mont'Orfano (una montagna nella cui zona le imboscate dei partigiani erano frequenti, a causa della presenza della vecchia Linea Cadorna) i repubblichini salirono sul treno che collegava Omegna e Intra (passando per Gravellona) e si diressero verso il cimitero. Man mano che si avvicinavano il rumore dei proiettili diventava piú intenso, fino a quando non raggiunsero il cimitero e l'unico rumore udibile pareva essere quello del fuoco del cannone, l'unico pezzo d'artiglieria di cui disponevano, posto nel piazzale della scuola. I partigiani, ormai certi della vittoria, avanzarono in città, venendo poi sorpresi dai militi della 3^Compagnia Venezia Giulia. La battaglia si concluse il 14 settembre 1944 con la sconfitta dei partigiani e la loro ritirata verso Omegna. Il bilancio fu pesantissimo, per entrambe le parti.

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