Utente:Enzo Archetti/Sandbox

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Enzo Archetti (Monticelli Brusati, 5 gennaio 1946) è un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Enzo Archetti è nato a Monticelli Brusati, in provincia di Brescia nel 1946 sotto il segno del Capricorno. Il suo interesse per l’arte è nato negli anni della Scuola Media Superiore. Dopo il diploma ha proseguito la formazione culturale iscrivendosi alla Facoltà di Lettere dell’Università Cattolica di Brescia. Nello stesso periodo e senza interrompere gli studi universitari, ha frequentato per due anni, all’Accademia Carrara di Bergamo, i corsi di disegno e acquaforte, sotto la direzione di Trento Longaretti. Per la pittura invece, ha sperimentato tutte le varie tecniche: dall’olio all’acrilico, dall’affresco al collage, prima di decidere per la via sintecnica che fanno di lui un artista dalla personalità inconfondibile. Nel 1974 si è laureato in Lettere Moderne e fino al 1990 ha diviso il suo tempo tra l’attività artistica e l’insegnamento delle materie letterarie nelle Scuole Pubbliche. Dal 1990 dedica tutto il suo tempo all’arte nelle sue varie espressioni: pittura, grafica, installazioni, strutture scultoree... L’Artista è sposato con Mariarosa, che ha contribuito a rafforzare i percorsi tematici ed è stata l’ispiratrice di tante sue opere. Per Archetti la pittura è un linguaggio potente, un codice con zone d’ombra ancora da esplorare, un mezzo, il più efficace, per raccontare se stesso, gli altri e il mondo. Nel suo percorso formativo ha dapprima indagato il reale saggiandone la verità, poi ha affondato il pennello nel tempo confrontandosi con il passato poi con la musica e il suo mistero lo ha condotto a esplorare gli orli dell’illimitato, dell’in-definito. I risultati di questa esplorazione li ha esposti in due raccolte: ”Frammenti d’infinito” e “E la gente va”. Di sé dice di essere un “pittore dipendente dalla Pittura”. E’ la Pittura infatti che da Signora e Padrona dirige le sue azioni, indica tempi e ritmi. Abbandonata ogni resistenza, all’Artista non resta altro da fare che ubbidirLe. Risiede a Brescia.

Tematiche[modifica | modifica wikitesto]

I primi temi affrontati da Archetti riguardavano l’analisi del paesaggio come spazio e come Eden: era una ricerca di mondi possibili. Alla fine degli anni settanta la tematica si è arricchita con figure femminili: la donna, spesse volte la moglie, appare come emblema di poesia, di gioia di vivere e di inquietudine. Negli anni Ottanta inizia il confronto con il passato: Archetti vi entra con consapevolezza per scoprire il presente, rilegge la storia dell’arte per attualizzarla. Agli inizi degli anni Novanta l’indagine archettiana sviluppa il tema del tempo che sovrasta l’uomo: l’artista costruisce le sue immagini su muri che raccontano storie antiche per poi distruggerle e ricreare successivamente l’ordine. Nell’opera di Archetti vi è un alternarsi e fondersi di informale e figurativo, di sentimento e di ragione. I quadri tendono a volte a completarsi in sequenze: è l’idea che si espande per cui ogni dipinto, oltre ad una propria vita autonoma, diventa anche parte dell’insieme. Archetti riscopre le forme arcaiche dello scrivere, le pagine di diario, lo stupore che deriva dalle nicchie e da aperture cernierate, i libri densi di antichi richiami e di forme misteriose. Alla fine del millennio, per certi versi carico di aspetti oscuri, Archetti si è ispirato all’essenza della conoscenza del mondo e del senso della vita di due personaggi grandissimi: Federico Fellini e Piero della Francesca. Personaggi tra loro molto lontani nel tempo, ma vicini nel gioco sottile degli sguardi che rimandano ad altri mondi possibili.. Nel 2000 si verifica in Archetti un’esplosione di colore: il tema è Verso l’età dell’oro, che tende a riassumere l’inimmaginabile e paradisiaco che ognuno di noi vorrebbe si realizzasse. E’ un periodo di estrema libertà nel tratto, nell’mpasto del colore, negli spessori, nelle forme. Siamo oltre il reale, in cui le figure non si confrontano più con il passato, ma con il mondo attuale e con se stesse. Segue poi il tema “Sinfonie”. Archetti, nell’introduzione al catalogo del 2002, scrive: “…sinfonie sono colori che si rincorrono, che si accavallano, sono nuvole bianche, sono donne che si staccano dall’oro. Sinfonie sono storie da raccontare. Sono foglie che cadono, sono leggere sfere blu, sono i colori del cielo, ma anche della terra e del mare e del fondo del mare”. Dal 2005 al 2007 ha arricchito il contenuto delle sue opere raccontando brani d’Infinito esposti nel volume “Frammenti d’infinito”. Sono opere che rincorrono spazi, luci, vuoti, silenzi, qualcosa oltre il reale. Nel 2008 il tema dell’infinito si fonde in Riflessi D’Infinito: atmosfere cariche di splendori e luci. E’ uno scambio di energie tra i soggetti (figure o elementi) e il mondo che li circonda. Sono riflessi che rimbalzano e sembrano giungere da lontano, da molto lontano. I riflessi d’infinito portano anche LE VENTATE D’ORO: sono colate materiche d’oro scagliate dall’alto cariche di positività e di ottimismo. Le ventate d’oro hanno una forte carica di luminosità ed una chiara contestazione a quelle forme d’arte che forzano su dinamiche negative. Nel 2010 affronta il tema del Viaggio raccontato nel libro “E la gente va”: sono visioni in campo lungo, ma anche volti, sguardi proiettati su percorsi. Sono grandi occhi che riflettono gli azzurri del cielo, sono paesaggi, racconti, trasparenze, mete lontane e tanti sogni.

Mostre personali[modifica | modifica wikitesto]

  • 1973
    • BRESCIA, Galleria “La Loggetta”
  • 1974
    • ISEO, Azienda autonoma di Soggiorno
  • 1975
    • BRESCIA, Galleria d’Arte “L’Araldo”
  • 1976
    • BRESCIA, Galleria “UCAI”
  • 1977
    • OME (Brescia), Biblioteca Comunale
  • 1978
    • ROVATO (Brescia), Galleria “Castello”
    • BRESCIA, Galleria “Cattaneo”
  • 1980
    • ISEO, Galleria “La Tela”
    • BRESCIA, Galleria “UCAI”
  • 1981
    • MILANO, Centro Culturale Artistico “Rosetum”
    • MONTECAMPIONE (Brescia), Galleria “La Pleiade”
    • MELEGNANO (Milano), Galleria d’Arte “Broletto”
  • 1982
    • BRESCIA, Libreria “Queriniana”
    • MILANO, Galleria “Velasquez”
  • 1983
    • BRESCIA, “AAB” Museo Laboratorio d’Arti Visive
    • BRESCIA, “Art Expo” Palazzo EIB
  • 1984
    • MODENA, Centro Studi “L.A. Muratori”
    • BRESCIA, “AAB” Museo Laboratorio d’Arti Visive
  • 1985
    • BAGNOLO MELLA (Brescia), Biblioteca Civica, Palazzo Bertazzoli
  • 1987
    • CHIARI (Brescia), Galleria “L’Incontro”
    • SALO’ (Brescia), Galleria “La Colonna”
  • 1989
    • CERMENATE (Como), Centro Forme
    • VERONA, Galleria “La Meridiana”
  • 1990
    • MILANO, Bottega d’Arte “Toson D’Ascola”
  • 1991
    • TOKIO, Galleria Forni
    • MONTICELLI BRUSATI (Brescia), Sala Civica
    • VERONA, Galleria “La Meridiana”
    • MILANO, Galleria “Sugarte”
  • 1992
    • BRINDISI, Centro Culturale d’Arte “Il Segno Contemporaneo”
    • BORGOSATOLLO (Brescia), Palazzo Facchi
    • GIOIA DEL COLLE (Bari), Centro Culturale d’Arte “Locus Solus”
  • 1993
    • SQUINZANO (Lecce), “Galleria 992”
    • VERONA, Galleria “La Meridiana”
    • RAFFA DI PUEGNAGO (Brescia), “Casapasini”
  • 1994
    • BRESCIA, Palazzo Martinengo, “Valori: arte e sport”
    • GALATONE (Lecce), Galleria d’Arte “Colazzo”
  • 1995
    • VICENZA, “Vicenza Arte”, Galleria “La Meridiana”
    • BRESCIA, Pieve di Urago Mella, “Opere 1992-95”
    • VERONA, Galleria “La Meridiana”
    • ORZINUOVI (Brescia), Associazione Culturale Spazio d’Arte Palumbo, “Atmosfere”
  • 1996
    • SAREZZO (Brescia), Villa Usignolo, “Rapporti”
  • 1997
    • BRESCIA, Pieve di Urago Mella, “Il sentimento e la ragione”
  • 1998
    • BRESCIA, Atelier degli Artisti, “Aperta la parentesi”
  • 1999
    • MARTINA FRANCA (Taranto), Galleria “La Pietra”, “I segni del tempo”
    • RIMINI, Hotel Gradisca, “Atmosfere felliniane”
    • CECINA (Brescia), “Nella luce mattinale di Piero della Francesca)
    • VERONA, Galleria “La Meridiana”, “Nel segno di Piero della Francesca”
  • 2000
    • BORGO SAN GIACOMO (Brescia), Palazzo Ferrari, “Verso l’età dell’oro”
    • LUMEZZANE (Brescia), Torre Avogadro, “Verso l’età dell’oro”
  • 2001
    • BRINDISI, Centro Culturale d’Arte “Il Segno-Arte Contemporanea”, “Verso l’età dell’oro”
    • FASANO (Brindisi), Galleria “Arte Studio”, “Verso l’età dell’oro”
  • 2002
    • BARI, Artefiera, Galleria “La Pietra”
    • BRESCIA, Pieve di Urago Mella, “Sinfonie”
  • 2003
    • CREMA, “La Galleria”, “Sinfonie”
    • BERGAMO, Galleria Gelmini, “Sinfonie”
    • OSNAGO (Lecco), Galleria Concetti d’Arte “Sinfonie”
  • 2004
    • SOGLIANO CAVOUR (Lecce), Galleria Esprit, “Sinfonie”
    • BEIRUT, Accademie Libanaise
    • KUWAIT CITY, Modern Art Museum
  • 2007
    • BRESCIA, Libreria Tarantola, “Frammenti d’infinito”
  • 2009
    • PESCARA, Galleria Arteitalia, “Riflessi”
    • PESCARA, Teatro D’Annunzio, “Omaggio ad Enzo Archetti”
  • 2010
    • MONTICELLI BRUSATI (Brescia), Tenuta La Montina, “Da frammenti a riflessi d’infinito”
    • PARIGI, Carrousel du Louvre, Art Shopping
    • BRESCIA, Freccia Rossa, “Ventata d’oro” installazioni
    • AMSTERDAM, “AAF Art FAIR”
  • 2011
    • PECHINO, East Gallery, “Riflessi”
  • 2012
    • TRAVAGLIATO (Brescia), Dimensione Casa, “E la gente va”
    • PECHINO, Art Gallery, Itamila, “Riflessi d’infinito”

Fiere Nazionali e Internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Con le gallerie con cui collabora, ha partecipato a Fiere Nazionali e Internazionali:

  • BOLOGNA, Arte Fiera nel 1987,1988,1989,1990,1991,1992,1993,1994,1995
  • BARI, Expo Arte nel 1995, 1997,1999
  • MILANO, Miart nel 1996, 1998
  • MILANO, Macef dal 2002 al 2013
  • MONTICHIARI, Artexpo nel 2004
  • VICENZA, Vicenza Arte nel 1995
  • PADOVA, ExpoArte nel 2000,2004
  • TOKIO, Expo Flora nel 1990;
  • TOKIO, Seibu e Mitsukoshi sezione Arte nel 1988, 1989, 1990, 1991,1992
  • EXPO-RIPRODUZIONI D’ARTE di: NEW YORK, SDNEY, LONDRA, PARIGI, FRANCOFORTE nel 1989, 1990, 1991,1992
  • BEIRUT, Artemobili nel 2002.
  • Nel 2004 il Modern Art Museum di Kuwait City ha acquistato una sua opera.
  • Nel 2005 il Museo “Arte e Spiritualità” di Brescia ha accolto nella sua collezione l’opera “Ciclo Cosmico”;
  • Da sempre Archetti è stato attratto dalle tele di grandi dimensioni, capaci di ricoprire intere pareti, è una passione che lo ha portato ad allestire un grande spazio con grandi supporti per la realizzazione di opere di ragguardevole vastità. In questo laboratorio, ha realizzato:
  • nel 2005 “La vita che scorre”, di 50 mq collocata in un locale pubblico a Brescia;
  • nel 2007 “La grande Parete”, di m 7,20 x m 7,30 di altezza, ospitata nel salone del “Centro delle Idee” di Pandino (Cremona).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]