Un amore di nonno

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Un amore di nonno
Titolo originaleEl abuelo y yo
PaeseMessico
Anno1992
Formatoserial TV
Generetelenovela
Stagioni1
Puntate90 (60 in Italia)
Durata45 min (puntata)
Lingua originalespagnolo
Crediti
RegiaJuan Carlos Muñoz
Interpreti e personaggi
  • Jorge Martínez de Hoyos: Joaquín Rivera
  • Ludwika Paleta: Alejandra Díaz-Uribe Irigoyen
  • Gael García Bernal: Daniel García Medina
  • Adalberto Martínez: Lucas Romero
  • Evangelina Elizondo: Sofía
  • Marcelo Buquet: Gerardo Díaz-Uribe
  • Frances Ondiviela: Fernanda Irigoyen de Díaz-Uribe
  • Raúl Buenfil: Padre Damián Irigoyen
  • Wendy De Los Cobos: Mayra
  • Ivette Proal: Yolanda Moya de Pérez-Villegas
  • Alfonso Iturralde: René Pérez-Villegas
  • Beatriz Moreno: Lola
  • Héctor del Puerto: Signor Lupe
  • Leo Rojo: Raúl
  • Jesús Vargas: Dott. Ernesto Fonseca
  • Antonio Brillas: Padre José
  • Josefina Escobedo: Signora Lizardi
  • Alan Gutiérrez: Rosendo
  • Julián de Tavira: Emiliano
  • Jorge Poza: Perico
  • Osvaldo Benavides: Paco
  • Eugenio Polgovsky: Eugenio
Casa di produzioneTelevisa
Prima visione
Prima TV originale
Dal6 gennaio 1992
Al26 giugno 1992
Rete televisivaCanal de las Estrellas
Prima TV in italiano
Dal1994
Rete televisivaRete 4

Un amore di nonno (El abuelo y yo) è una telenovela messicana infantile prodotta da Televisa nel 1992, trasmessa per la prima volta in Italia da Rete 4 nel 1994. Nel cast spicca, come protagonista, un giovanissimo Gael García Bernal.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Alejandra e Daniel sono due bambini che vivono in mondi totalmente diversi sia per estrazione sociale che per mentalità, ma che finiscono per unirsi grazie all'amicizia ed ai sogni. Alejandra è una bambina studiosa di buona famiglia che vive in un mondo fatto di giardini incantati, sogni di cristallo, bei vestiti, un'infinità di cappelli e molte favole. Ha una fervida fantasia e che vuole avere avventure magiche. Daniel è un bambino che è rimasto orfano ed ha fatto della strada la sua casa: alla morte della madre, rimane solo al mondo. Non ha infatti parenti prossimi e di suo padre sa soltanto che la madre non gli ha mai perdonato il fatto che si sia risposato, allontanandolo dalla sua vita. Daniel vive per la strada con il suo unico amico, un cane randagio che lui ha chiamato Anselmo. Durante le sue peregrinazioni conosce don Joaquin, un anziano musicista che ora è diventato un vecchio brontolone e solitario. Daniel crede che entrambi possano essere buoni compagni di viaggio senza immaginare nemmeno lontanamente che Joaquin è in realtà il nonno che non aveva mai conosciuto. Un giorno, dopo una bravata con i suoi amici di strada, conosce Alejandra e insieme cominciano a percorrere nuovi mondi pieni di divertimento. E tutto grazie anche a don Joaquin, che diventa la loro guida spirituale ed insegna loro il vero significato dell'amicizia e come continuare ad essere bambini nonostante le avversità delle vite che entrambi conducono. Oltre a fornire loro il suo appoggio e affetto, il nonno insegna loro anche ad usare l'immaginazione per viaggiare verso mondi magici e sognare. Cosa che i bambini avevano smesso da tempo di fare per risolvere problemi che non avevano niente a che vedere con loro. Alejandra e Daniel però non potranno coronare il loro sogno d'amore: infatti a causa di un'ingente perdita, la famiglia di Alejandra dovrà trasferirsi all'estero e quindi Daniel rimane da solo, in compagnia del nonno ritrovato e del suo inseparabile cane Anselmo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) ‘El Abuelo y yo’ cumple 20 años, su eldiariodecoahuila.com.mx, El Diario de Coahuila, 14 aprile 2012. URL consultato il 23 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2017).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]