Umberto Supino

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Umberto Supino (Firenze, 7 febbraio o marzo 1883Bologna, 1957) è stato un violinista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Umberto Supino detto «Mario», iniziò lo studio del violino in giovane età. Dal 1894 al 1902 fu studente di Federico Sarti al Liceo Musicale di Bologna. Proprio a Bologna nel 1902 prende parte in qualità di secondo violino alla prima esecuzione del Quintetto in fa minore per pianoforte ed archi (1902) di Ottorino Respighi.[1] Avviata la carriera di solista, suonò per diverso tempo in duo con sua sorella Olga, pianista. All’inizio del 1909 suonò nella Cattedrale di Ferrara con Marco Enrico Bossi (all’organo) per solidarietà alla popolazione di Messina dopo il terremoto del 28 dicembre del 1908. Iniziò ad insegnare violino a Trento e a Ferrara.[2] Nel 1920 vinse il concorso nazionale per la cattedra di violino del Conservatorio di Parma.[3] Dal 1938, a causa delle leggi razziali, gli fu impedito di continuare la sua attività di docente. Nel ricostruire cronologicamente fatti storici e artistici, Lucia Brighenti osserva che

«Anche il Conservatorio di Parma ebbe le sue vittime: fu per esempio colpito dalle leggi razziali il professore di violino Umberto Supino, che venne allontanato dall’insegnamento. Egli era più volte stato ospitato nel cartellone della Società dei Concerti anche con la sorella Olga, pianista. Il suo nome non compare più nemmeno nei programmi della Società dei Concerti dopo il 1932. Ricordandolo molto più tardi, nel 1957, anno della sua morte, la “Gazzetta di Parma» parla del duo Supino come quello che fu per molti anni 'l’unico duo italiano specializzato nell’esecuzione di sonate per violino e pianoforte la cui caratteristica fu l’assoluta aderenza allo stile delle musiche eseguite, fuori da ogni divistico esibizionismo[4]»

Nel 1938 le autorità affidarono il posto vacante al Conservatorio di Parma a Giannino Carpi.[5] Per un lasso di tempo molto ampio non si hanno notizie di Supino. Dal 1943 si hanno nuovamente sue notizie a Bologna: dal 1943 al 1945 è stato partigiano, membro del CUMER[6]. Tra i suoi allievi si ricordano Aldo Ferraresi e Ettore Losco[7]. Mancò a Bologna nel 1957. È sepolto alla Certosa di Bologna, campo israelitico, n. 68.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bologna, Liceo Musicale, 8 giugno 1902. Pianoforte: Antonio Illersberg, I violino: Ottorino Respighi; II violino: Umberto Supino; viola: Mario Corti; violoncello: Ferdinando Frasnedi. Cfr. collegamenti esterni: Circolo Amici di Respighi
  2. ^ Giulio Pasquali e Remy Principe 1951,  p. 93.
  3. ^ La commissione era composta dei Maestri Teresina Tua, Roberto Fattorini e Romeo Franzoni; cfr. Annuario del Ministero dell’Educazione nazionale, p. 1376 e Bonaventura, Storia del violino,, p. 224;
  4. ^ Lucia Brighenti 2012,  p. 52.
  5. ^ Cfr. «Musica d’oggi», volume 20, 1938, p. 359
  6. ^ Il Comando militare della Resistenza in Emilia-Romagna, o CUMER, è stata una organizzazione politico-militare. Cfr. CUMER, comando militare della Resistenza in Emilia-Romagna, su storiaememoriadibologna.it. URL consultato il 1º maggio 2023.
  7. ^ Cfr. «Revue Musicale de Suisse romande», Nº2, giugno 1993, p. 67

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario dei musicisti, manuale dei cultori e degli amatori, Musica, 1913, p. 131
  • Arnaldo Bonaventura, Storia del violino, dei violinisti e della musica per violino, Milano, Hoepli, 1933
  • Annuario del Ministero dell’Educazione nazionale, (1935, anno XIII), Roma, Istituto poligrafico dello Stato, 1935
  • Carlo Schmidl, Dizionario universale dei musicisti, Milano, Sonzogno, 1937
  • Corrado Rovini, Il violino: la liuteria, l'arte del violino, Nistri-Lischi, 1938, p. 246
  • Giulio Pasquali e Remy Principe, Il violino. Manuale di cultura e didattica violinistica, 3ª ed, Milano, 1951 [1926].
  • Lucia Brighenti, La Società dei Concerti di Parma, Storia di una presenza musicale a Parma dal 1894, Parma, Silva Editore, 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]