Tram ATM serie 130-139

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ATM 130 ÷ 139
Motrice tranviaria interurbana
Treno diretto in servizio sulla tranvia Milano-Monza (seconda metà degli anni quaranta).
Anni di costruzione 1941
Anni di esercizio 1941-1963
Quantità prodotta 10
Costruttore OMS
Lunghezza 13.920 mm
Larghezza 2.340 mm
Altezza 3.380 mm
Capacità 36 posti a sedere
60 posti in piedi
Scartamento 1.445 mm
Interperno 7.600 mm
Passo dei carrelli 2.000 mm
Massa vuoto 26,2 t
Diametro ruote motrici 854 mm
Velocità massima omologata 85 km/h
Dati tratti da:
Cornolò, op, cit., p. 202

Le vetture serie 130 ÷ 139 dell'ATM di Milano erano una serie di elettromotrici costruite nel 1941 per l'esercizio sulle linee tranviarie interurbane.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le vetture furono ordinate dalla STEL alle OMS di Padova, poco prima della incorporazione della rete sotto l'ATM; si intendeva migliorare i collegamenti sulla linea più importante della rete, la Milano-Monza.

Le elettromotrici entrarono in servizio nel 1941, e furono poste al traino dei treni diretti[1]. Costituivano le vetture tranviarie più veloci e potenti che abbiano mai circolato in Italia.

Nel 1958, a causa dei lavori di scavo della linea 1 della metropolitana, la tranvia Milano-Monza venne deviata su un nuovo tracciato; il calo di traffico che ne conseguì consentì di trasferire le motrici sulla linea Milano-Carate[2].

Infine, dal 1963 al 1965, le motrici furono trasformate per allestire i treni bloccati serie 800, progettati per l'esercizio sulla "linea celere" Milano-Gorgonzola[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cornolò, op. cit., pp. 201-204
  2. ^ Cornolò, op. cit., pp. 267
  3. ^ Cornolò, op. cit., pp. 302-304

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Cornolò, Fuori porta in tram. Le tranvie extraurbane milanesi, Parma, Ermanno Albertelli Editore, 1980.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]