Torre MFB della Manifattura Fratelli Bosio di Sant'Ambrogio

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Torre MFB della Manifattura Fratelli Bosio di Sant'Ambrogio
La torre era in corso Moncenisio
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
CittàSant'Ambrogio di Torino
Informazioni generali
TipoTorre piezometrica del servizio idrico dello stabilimento
Inizio costruzione1924
Condizione attualedemolita nel 1984
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La torre MFB della Manifattura Fratelli Bosio di Sant'Ambrogio (1924) era una torre del Maglificio Fratelli Bosio[1] situata a Sant'Ambrogio di Torino in Piemonte, all'imbocco della val di Susa, a 27 km dal capoluogo Torino. Lo stabilimento fu realizzato dai fratelli svizzeri Augusto[2] e Pietro figli di Giacomo Bosio un birraio svizzero impiantato a Torino. La torre era destinata internamente ad ospitare l'impianto per il rifornimento idrico dello stabilimento, mentre all'esterno aveva funzione architettonica e di postazione avanzata esterna visibile da lontano con il simbolo della manifattura riportato al centro. Di tutti gli stabilimenti per la produzione tessile presenti nella Valle di Susa, rappresenta l'unica torre che sia pure realizzato per svolgere la funzione di torrino piezometrico del servizio idrico di stabilimento assumeva rilevanza architettonica e veniva assurta a simbolo aziendale.[3]

Ubicazione[modifica | modifica wikitesto]

Era alta circa 15 metri e situata all'interno dell'area dello stabilimento del Maglificio Fratelli Bosio, in corso Moncenisio angolo via I Maggio. Con lo sviluppo urbanistico dell'area circostante lo stabilimento, la torre MFB rimase l'unico simbolo della struttura architettonica liberty completamente visibile dal Corso Moncenisio e dalla vicina ferrovia. Il grande logo MFB con l'ancora, simbolo della società anonima "Manifattura Fratelli Bosio S.A."[4] rimase per decenni a ricordare un marchio che era diventato famoso in tutta Europa e non solo, vincendo per ben 6 volte premi importanti nelle principali manifestazioni internazionali di settore, destinato ai fabbricanti che esponevano i migliori prodotti e le più innovative tecnologie produttive.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione della torre MFB è stata avviata nel 1871 insieme allo stabilimento Fratelli Bosio[6], e completata nelle strutture architettoniche e decorative, con gli ampliamenti dello stabilimento avvenuti nel 1924.[7] Per oltre un secolo è stata simbolo della struttura produttiva che è arrivata ad avere 1.800 dipendenti.[5] La torre era parte del complesso architettonico industriale della Manifattura Fratelli Bosio[8], un complesso industriale in stile liberty al quale, per gli ampliamenti del 1924 lavorò l'ingegnere torinese Giacomo Salvadori di Wiesenhoff[9],[10] progettandone decorazioni ed arricchimenti architettonici[11] come la serie delle 26 finestre, ritmate da coperture a lambrequin, sulla facciata orientale dello stabilimento[12]. Questa torre venne costruita nella seconda metà dell'800, in una fase di riscoperta delle torri come elemento ornamentale in alcune tipologie edilizie, e fu realizzata come edificio più alto del complesso industriale e simbolo della Manifattura Fratelli Bosio con il grande marchio aziendale posizionato al centro del lato visibile anche da lontano, simbolo anche della potenza industriale di questo grande ed importante stabilimento.

Nel 1984 è stata abbattuta per fare spazio ad un'area commerciale[13], in quella occasione il periodico "Qui... S.Ambrogio" nel Novembre 1984, pubblicando una fotografia della torre in fase di demolizione, riportava in didascalia la seguente citazione: questa fotografia è già entrata nella storia. Per tanti anni la torre è stata simbolo di operosità del nostro paese, oggi non c'è più. Sicuramente resta il ricordo di tanti sacrifici.[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su santambrogio.valsusainfo.it. URL consultato il 19 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
  2. ^ Bosio, August
  3. ^ Enrica Cantore, Storie tessute - Il Maglificio Fratelli Bosio di Sant’Ambrogio di Torino, Susalibri, 2010.
  4. ^ Copia archiviata, su laboratoriovalsusa.it. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2019).
  5. ^ a b Enrica Cantore, Storie Tessute - Il Maglificio Fratelli Bosio di Sant’Ambrogio di Torino, Susalibri, 2010
  6. ^ Copia archiviata (PDF), su siscom.sm. URL consultato il 5 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2014).
  7. ^ Sergio Sacco e Gigi Richetto Il Dinamitificio Nobel di Avigliana, Piero Melli Editore, 1991
  8. ^ Copia archiviata (PDF), su museotorino.it. URL consultato il 5 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2014).
  9. ^ Storia_di_Torino Einaudi vol. 8 Dalla Grande guerra alla Liberazione (1915-1945).pdf[collegamento interrotto]
  10. ^ Giacomo Savadori fu un celebre architetto, diventato poi presidente della Società degli ingegneri e architetti di Torino
  11. ^ Ritratto della Città/Edifici Cittadini - Guida Sant'Ambrogio di Torino Wiki
  12. ^ http://www.ording.torino.it/download/doc.../6-rivista-ingegneritorino-nd-01-%E2%80%8E[collegamento interrotto]
  13. ^ Copia archiviata (PDF), su piemonteitalia.eu. URL consultato il 6 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2014).
  14. ^ "Qui... S.Ambrogio" - Novembre 1984

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrica Cantore, Storie Tessute - Il Maglificio Fratelli Bosio di Sant'Ambrogio di Torino, Susalibri, 2010.
  • AA. VV., Sant'Ambrogio. Un paese ai piedi della Sacra, Susalibri, 1999.
  • AA. VV., Sant'Ambrogio: una Chiesa-Comunità, Editrice S.D.S. Susa, 1993.
  • AA. VV., Valle di Susa: Immagini, Susalibri, 1992.
  • Sergio Sacco e Gigi Richetto Il Dinamitificio Nobel di Avigliana, Piero Melli Editore, 1991.
  • Luigi Marchitelli, Sant'Ambrogio: un paese all'ombra della Sacra, Susalibri Editore, 1985.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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