Taskiwin
Patrimonio protetto dall'UNESCO | |
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Il taskiwin, una danza marziale dell'Alto Atlante occidentale | |
Patrimonio immateriale dell'umanità | |
Stato | Marocco |
Inserito nel | 2017 |
Lista | Lista del patrimonio culturale immateriale che necessita di urgente tutela |
Settore | Arti dello spettacolo |
Scheda UNESCO | (EN, ES, FR) Taskiwin, martial dance of the western High Atlas |
Il taskiwin è una danza bellica maschile accompagnata da flauti e tamburi diffusa nell'Alto Atlante occidentale. Il suo nome deriva dal corno di polvere che i ballerini portano sulla spalla sinistra. Secondo alcune testimonianze risalenti agli inizi del XX secolo, questa danza sarebbe servita a preservare il sentimento di fratellanza all'interno del leffê, ovvero il sistema di alleanze che fino agli anni 30' aveva diviso il popolo berbero in due fazioni.[1]
Per via dell'avvento della globalizzazione, questa danza ha subito un forte declino e solo in pochi villaggi viene ancora praticata. Per questi motivi, nel 2017 è stata inclusa nella lista del patrimonio culturale immateriale che necessita di urgente tutela dell'UNESCO.[2]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Il taskiwin richiede circa 20 uomini con tre tamburi a cornice alti, almeno un flauto talcwwatt e un piccolo tamburo a forma di calice detto agwal portato da ogni danzatore.[1] Riguardo all'abbigliamento, ogni partecipante indossa un burnus e un turbante bianchi, una cintura ricamata, un pugnale custodito in un fodero d'argento riccamente decorato che pende sulla spalla e un corno da polvere anch'esso decorato attaccato alla spalla sinistra da cui[3] pendono frange e campanelli bordeaux scuro.[4]
Durante la performance i ballerini formano un cerchio con i loro agwal attorno ai musicisti e suonano un'astara che richiama il resto della popolazione locale. La forma musicale presenta una struttura binaria e ciascuna parte corrisponde a un certo tipo di figure coreografiche e schemi ritmici e melodici. In una notte vengono eseguiti 8 taskiwin intervallati da danze eseguite da ragazze dalla durata di 2 o 3 minuti.[4]
Questa danza mira a rendere lo spettatore consapevole dell'inutilità di questo mondo e a liberarlo dalle sue malvagità. La prima parte consiste nel suono dei flauti che ricordano agli spettatori eventi della vita sia felici che infelici, la seconda parte invece è volta a far dimenticare i problemi della vita. Le armi invece non mostrano la guerra o la morte, bensì hanno la funzione di dare un senso alle azioni dell'uomo. In tal senso, il taskiwin non è volto a rafforzare lo spirito guerriero, ma ad attenuarlo.[5]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Rovsing Olsen, p. 80.
- ^ (EN) UNESCO - Taskiwin, martial dance of the western High Atlas, su ich.unesco.org. URL consultato il 6 ottobre 2023.
- ^ Rovsing Olsen, p. 81.
- ^ a b Rovsing Olsen, p. 82.
- ^ Rovsing Olsen, p. 83.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (FR) Miriam Rovsing Olsen, Chants et danses de l'Atlas: (Maroc), Cité de la musique, 1997.