Styracopterus fulcratus

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Styracopterus
Immagine di Styracopterus fulcratus mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseActinopterygii
OrdineEurynotiformes
FamigliaStyracopteridae
GenereStyracopterus
SpecieS. fulcratus

Styracopterus fulcratus è un pesce osseo estinto, appartenente agli eurinotiformi. Visse nel Carbonifero inferiore (Viséano, circa 342 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Scozia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo pesce era dotato di un corpo compatto e relativamente appiattito lateralmente, e non doveva superare i 15 centimetri di lunghezza. Il cranio era un po' più allungato rispetto a quello di altre forme simili, come Eurynotus, e il muso era arrotondato. Le mascelle di Styracopterus erano caratterizzate da due bande di ganoina liscia lungo i margini. I denti mascellari erano grandi e simili a zanne, mentre i denticoli palatali posti su piastre erano robusti, grandi e arrotondati; nella mandibola, i denticoli erano piccoli e rettangolari. Le scaglie sui fianchi erano alte e ornate da creste.

Come altri generi affini, Styracopterus era dotato di grandi scaglie poste lungo la linea mediana del dorso, sia davanti alla pinna dorsale che a quella caudale. Le pinne pettorali erano lunghe e a forma di falce, con lepidotrichi ampi e dotati di segmenti rettangolari. Le pinne pelviche erano piccole e triangolari, con un solo fulcro basale anteriore ad esse. La pinna anale era quasi triangolare, dal margine posteriore dritto. La pinna caudale era dotata di un lobo superiore molto allungato.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente questo animale venne descritto nel 1881 da Traquair, con il nome di Holurus fulcratus, sulla base di fossili ritrovati in terreni del Viseano della Scozia. Lo stesso Traquair, nel 1890, attribuì questa specie a un nuovo genere, Styracopterus. Attualmente Styracopterus è considerato il genere eponimo degli Styracopteridae, una famiglia di pesci attinotterigi arcaici facenti parte degli eurinotiformi, comprendenti pesci dal corpo solitamente compatto e alto. Altri stiracotteridi erano l'arcaico Fouldenia e il grande Benedenius.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Traquair RH. 1881. Report on the fossil fishes collected by the Geological Survey of Scotland in Eskdale and Liddesdale. Part 1. Ganoidei. Transations of the Royal Society of Edinburgh 30: 15–71.
  • Traquair RH. 1890. Observations on some fossil fishes from the Lower Carboniferous rocks of Eskdale, Dumfriesshire. Annals and Magazine of Natural History (Series 6) 6: 491–494.
  • Moy-Thomas JA. 1937. The palaeoniscids from the cementstones of Tarras Waterfoot, Eskdale, Dumfriesshire. Annals and Magazine of Natural History 10: 345–356.
  • Moy-Thomas JA, Bradley Dyne M. 1938. Actinopterygian fishes from the Lower Carboniferous of Glencartholm, Eskdale, Dumfriesshire. Transactions of the Royal Society of Edinburgh 59: 437–480.
  • Gardiner BG. 1985. Actinopterygian fish from the Dinantian of Foulden, Berwickshire, Scotland. Transactions of the Royal Society of Edinburgh, Earth Sciences 76: 61–66.
  • Sallan L.C. and Coates M. I. 2013. Styracopterid (Actinopterygii) ontogeny and the multiple origins of post-Hangenberg deep-bodied fishes. Zoological Journal of the Linnean Society, 2013, 169, 156–199.