Stazione di Madonna di Castro

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Madonna di Castro
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàOzieri
Coordinate40°40′19.22″N 9°02′45.73″E / 40.672006°N 9.046036°E40.672006; 9.046036
Altitudine221 m s.l.m.
Lineeferrovia Cagliari-Golfo Aranci
Storia
Stato attualeSenza traffico
Caratteristiche
TipoStazione ferroviaria passante in superficie
Binari2

La stazione di Madonna di Castro è una stazione ferroviaria (chiusa al pubblico) situata nel territorio comunale di Ozieri, lungo la ferrovia Cagliari-Golfo Aranci.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I due binari dell'impianto: la nascita della stazione fu legata principalmente alla necessità di istituire un punto di incrocio per i treni tra Ozieri e Oschiri

La stazione nacque nei primi anni sessanta[1] del Novecento ad opera delle Ferrovie dello Stato, che decisero di costruire un nuovo impianto lungo la Dorsale Sarda nelle campagne al confine tra Ozieri e Oschiri, con finalità prevalenti di servizio (incrocio di treni), sebbene fu impiegata subito anche per il servizio viaggiatori. L'impianto venne denominato Madonna di Castro, riferimento all'ex cattedrale di Nostra Signora di Castro situata a circa cinque chilometri di distanza a nord della stazione.

Lo scalo nel primo decennio di attività fu meta di un ridotto traffico di treni viaggiatori (in media due coppie di corse giornaliere dal 1961 al 1969[2]), lievemente incrementato negli anni settanta. L'impianto venne tuttavia disabilitato a tale servizio tra la fine del decennio e i primi anni ottanta[3], e da allora è impiegato per incroci fra treni e per altre esigenze di servizio. Dal 2001 gestore dell'impianto è Rete Ferroviaria Italiana, facente parte del gruppo FS.

Il fabbricato viaggiatori

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione è dotata di due binari, di cui il primo di corsa ed il secondo passante, entrambi a scartamento da 1435 mm, di cui il primo dotato di una banchina. A nord di questi si trovano gli edifici della stazione, il maggiore dei quali è il fabbricato viaggiatori, costruzione a pianta rettangolare su un singolo piano di sviluppo (accessibile solo al personale ferroviario), con ai lati un piccolo deposito ed il locale dei servizi igienici (anch'essi inaccessibili al pubblico).

L'impianto è impresenziato e la gestione del movimento viene effettuata in remoto dal DCO di Cagliari[4].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

ATR 365 in transito nell'impianto che non è più abilitato al servizio viaggiatori

Servita in passato dai convogli delle FS, la stazione è disabilitata al servizio viaggiatori.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Orario Olbia Marittima (I.B.)-Monti-Chilivani-Cagliari 1960 in Ogliari e Orario generale ufficiale per le Ferrovie italiane dello Stato, n. 6, Torino, Fratelli Pozzo-Salvati-Gros Monti & C, 28 maggio 1961, pp. 409-410.
  2. ^ Orari ufficiali FS Cagliari-Olbia Marittima Isola Bianca anni 1960
  3. ^ 294 Cagliari-Chilivani-Olbia Marittima (I.B.), in Orario ufficiale delle Ferrovie italiane dello Stato 22 maggio - 24 settembre 1977, Genova, Istituto Grafico Silvio Basile, 1977, p. 481. e 313-313b Cagliari-Chilivani-Olbia Marittima (Isola Bianca), in Orario generale valido dal 1º giugno al 27 settembre 1980, Moncalieri, Pozzo Gros Monti, 1980, pp. 235-236.
  4. ^ Fascicolo linea 162 (PDF), su donet.rfi.it, RFI Cagliari, pp. 46-59. URL consultato il 2 aprile 2015 (archiviato il 21 marzo 2015).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
  • Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
  • Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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