Sphenopidae

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Sphenopidae
Sphenopus marsupialis
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Phylum Cnidaria
Classe Anthozoa
Sottoclasse Hexacorallia
Ordine Zoantharia
Sottordine Brachycnemina
Famiglia Sphenopidae
Hertwig, 1882
Generi

Sphenopidae Hertwig, 1882 è una famiglia di esacoralli dell'ordine Zoantharia.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia comprende specie caratterizzate dalla presenza di incrostazioni sabbiose nello spessore dell'ectoderma e della mesoglea, assenti sul disco orale.[2] Le specie del genere Sphenopus sono solitarie e vivono semisommerse nel substrato sabbioso, a cui tuttavia non sono ancorate. Le specie del genere Palythoa invece sono coloniali e sono adese al substrato roccioso.[3]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Le specie del genere Sphenopus sono tutte azooxantellate, cioè prive di zooxantelle endosimbionti, mentre le specie del genere Palythoa, ad eccezione di due, sono tutte zooxantellate.[2][3]

Alcune specie del genere Palythoa producono la palitossina, una delle biotossine marine più tossiche finora note: se ingerita è in grado di provocare nell'uomo una potente vasocostrizione, con conseguente ischemia miocardica che può portare ad arresto cardiaco.[4][5]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Sphenopus è ristretto all'Indo-Pacifico mentre Palythoa è presente anche nella fascia tropicale dell'Atlantico.[6]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia comprende i seguenti generi:[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Sphenopidae, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 28 marzo 2020.
  2. ^ a b (EN) Low M.E.Y., Sinniger F., Reimer J.D., The order Zoantharia Rafinesque, 1815 (Cnidaria, Anthozoa: Hexacorallia): supraspecific classification and nomenclature, in ZooKeys, vol. 641, 2016, pp. 1-80.
  3. ^ a b (EN) Irei Y., Sinniger F., Reimer J.D., Descriptions of two azooxanthellate Palythoa (Order Zoantharia: Subclass Hexacorallia) species from the Ryukyu Archipelago, southern Japan, in ZooKeys, vol. 478, 2015, pp. 1–26.
  4. ^ (EN) Ramos V., Vasconcelos V., Palytoxin and analogs: biological and ecological effects, in Marine Drugs, vol. 8, n. 7, 2010, pp. 2021–37, DOI:10.3390/md8072021.
  5. ^ Di Girolamo I. et al., Gestione del rischio associato alle fioriture di Ostreopsis ovata (PDF), Ministero della Salute, 2007.
  6. ^ (EN) Reimer J.D., Lin M., Fujii T., Lane D.J.W., Hoeksema B.W., The phylogenetic position of the solitary zoanthid genus Sphenopus (Cnidaria: Hexacorallia) (PDF), in Contributions to Zoology, vol. 81, n. 1, 2012, pp. 43-54.

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