Speed Smith Fry

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Speed Smith Fry
NascitaDanville (Kentucky), 9 settembre 1817
MorteLouisville (Kentucky), 1 agosto 1892
Dati militari
Paese servito Stati Uniti
Forza armata United States Army
Union Army
ArmaEsercito
CorpoFanteria
Anni di servizio1861–1865
GradoBrigadiere generale (US Army)
GuerreGuerra messico-statunitense
Guerra civile americana
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Speed Smith Fry (Danville, 9 settembre 1817Louisville, 1º agosto 1892) è stato un generale, giudice e avvocato statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Fry nacque Danville, diplomandosi poi al Wabash College di Crawfordsville nel 1840 e facendo quindi ritorno a Danville per far pratica come avvocato sotto la direzione di suo zio. Prestò servizio come capitano del 2º reggimento volontari del Kentucky nel corso della guerra messico-statunitense e si distinse nella battaglia di Buena Vista, dove la sua compagnia fu l'ultima ad abbandonare il campo di battaglia. Dopo la guerra tornò a casa e venne nominato giudice della contea di Mercer e prestò servizio sino allo scoppio della guerra civile americana.

La guerra civile americana[modifica | modifica wikitesto]

Con lo scoppio della guerra civile, Fry venne immediatamente promosso colonnello della milizia del Kentucky, aiutando ad organizzare il 4º reggimento volontari a Camp Dick Robinson; il 9 ottobre 1861, venne nominato colonnello di tale reggimento.

Mill Springs e la morte di Zollicoffer[modifica | modifica wikitesto]

Fry guidò il suo reggimento nella battaglia di Mill Springs del 19 gennaio 1862. Nel corso della battaglia gli scontri si fecero sempre più disorganizzati ed il generale confederato Felix Zollicoffer si portò verso il reggimento di Fry pensando fossero truppe sue alleate ed ordinando al colonnello Fry di cessare il fuoco. L'aiutante di campo di Zollicoffer tentò dai boschi circostanti di avvisare il generale che si trovava nel bel mezzo delle truppe sparando un colpo. Zollicoffer venne colpito a morte da Fry con la sua pistola. Fry ad ogni modo non ammise mai esplicitamente di aver ucciso il generale confederato, ma molti resoconti e dipinti d'epoca gli attribuiscono l'azione. I confederati in seguito si dissero oltraggiati dal gesto di Fry, e lo accusarono di deliberato omicidio in quanto il loro generale riteneva di essere al sicuro tra i suoi mentre i realtà si trovava in mezzo a truppe nemiche.

La promozione a generale[modifica | modifica wikitesto]

Il 21 marzo 1862, Fry venne nominato generale di brigata del corpo dei volontari ed ottenne il comando della 2ª brigata della 1ª divisione dell'armata dell'Ohio sotto la direzione del generale Don Carlos Buell. La sua brigata giunse alla battaglia di Shiloh al secondo giorno di scontri, troppo tardi per prendere parte allo scontro. Buell riportòla performance di Fry come "inefficiente". La sua brigata prese invece parte all'assedio di Corinth. Ritornando nel Kentucky, guidò la sua brigata nella battaglia di Perryville a poche miglia dal luogo ove era nato. Una volta che le forze confederate si furono ritirate dal Kentucky, Fry prese il comando della 3ª divisione del XIV corpo d'armata (Armata del Cumberland), che guidò nella campagna di Stones River; assieme a gran parte della sua divisione non prese parte alla successiva battaglia di Stones River. Per gran parte del resto della guerra, comandò la parte nord-centrale del distretto militare del Kentucky. Sul finire della guerra, ottenne il comando di Camp Nelson, il più grande centro di reclutamento dell'Unione a sud di Lexington. Il 24 ottobre 1865 venne licenziato dal servizio, senza ottenere il brevetto di maggiore generale che solitamente veniva concesso prima del pensionamento.

L'espulsione di Camp Nelson Expulsion[modifica | modifica wikitesto]

Fry fu direttamente responsabile delle morti di molti rifugiati di colore presenti a Camp Neslon, in particolare donne e bambini che erano membri delle famiglie di uomini arruolati quando, il 23 novembre 1864, ordinò l'espulsione forzata dal campo di tutto il personae non militare malgrado le dure condizioni dell'inverno. Più di 400 persone in tutto vennero espulse a forza dal campo, molte delle quali morirono di freddo o di fame. L'ordine venne portato a compimento dal maggiore generale Stephan G Burbridge, il quale diede al capitano Theron Hall la piena autorità sul campo dal 29 novembre 1864. Infine, solo 250 rifugiati sopravvissero.[1][2]

Dopo la guerra civile[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1866, Fry divenne candidato al Congresso nelle file dei Repubblicani, ma non venne eletto.

Morì a Louisville e venne sepolto nel Bellevue Cemetery di Danville (Kentucky).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) NEH Landmarks of American History and Culture » The Camp Nelson Expulsion: The Union Army, Black Recruits, and their Families, su history.ky.gov. URL consultato il 2 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2021).
  2. ^ Joseph Miller, My Boy Was Dead (PDF), su gilderlehrman.org, 1864.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

[1] Archiviato il 2 maggio 2021 in Internet Archive. NEH Landmarks of American History: Camp Nelson Expulsion

Controllo di autoritàVIAF (EN3941147665871060670002 · LCCN (ENno2016125557 · WorldCat Identities (ENlccn-no2016125557