Ipofisectomia

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Ipofisectomia
Procedura chirurgica
Classificazione e risorse esterne
ICD-907.6
MeSHD007016

L'ipofisectomia è la rimozione chirurgica dell'ipofisi (ghiandola pituitaria). È comunemente eseguita per trattare i tumori, in particolare il craniofaringioma.[1] Talvolta viene utilizzata per trattare la sindrome di Cushing causata da un adenoma ipofisario.[2] Si applica anche nel campo delle neuroscienze (in esperimenti con animali da laboratorio) per studiare il funzionamento della ghiandola.

I farmaci che vengono somministrati come terapia ormonale sostitutiva a seguito di una completa ipofisectomia sono spesso glucocorticoidi.

Complicanze[modifica | modifica wikitesto]

L'ipofisectomia eseguita a qualsiasi età causa l'atrofia delle ghiandole surrenali e della tiroide, nonché astenia e cachessia. Quando la procedura viene eseguita prima della maturità sessuale, l'apparato riproduttivo rimane poco sviluppato e non funzionale. Vi è anche una generale mancanza di crescita. Se eseguita dopo la maturità sessuale, vi sarà una perdita della funzione riproduttiva con atrofia delle gonadi delle strutture riproduttive accessorie.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ CA Jaffe, Clinically non-functioning pituitary adenoma., in Pituitary, vol. 9, n. 4, 2006, pp. 317–21, PMID 17082898.
  2. ^ M Buchfelder, Schlaffer, S, Pituitary surgery for Cushing's disease., in Neuroendocrinology, 92 Suppl 1, 2010, pp. 102–6, PMID 20829628.
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