Sega di Gigli

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Una sega di Gigli

La sega di Gigli è uno strumento chirurgico, utilizzato per praticare un'osteotomia, inventato dal medico italiano Leonardo Gigli nel 1894[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Lo strumento è una sega a filo, costituito da un cavo metallico flessibile dotato di due anelli alle estremità per l'alloggiamento delle impugnature. Il filo è costituito da diverse fibre metalliche, a sezione circolare o poligonale, attorcigliate in modo da creare una superficie abrasiva.

La sega di Gigli viene inserita attraverso un'incisione cutanea e, passando sotto l'osso da sezionare, viene fatta fuoriuscire dalla cute.

L'osteotomia viene praticata posizionando la sega a contatto con l'osso e facendo scorrere il filo avanti e indietro.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Illustrazione da un manuale di ostetricia del 1922 che mostra l'uso della sega di Gigli per praticare una pubiotomia

La sega di Gigli fu ideata e realizzata nel 1894 dal chirurgo italiano Leonardo Gigli allo scopo di effettuare un intervento di pubiotomia: veniva sezionato infatti l'osso pubico per allargare il canale del parto e facilitare l'espulsione del feto in situazioni di svolgimento difficile (distocia).

Fino ad allora, per evitare il rischioso taglio cesareo, la pratica utilizzata era la sinfisiotomia, ovvero la sezione chirurgica della sinfisi pubica. Questa tecnica però era soggetta più spesso a complicazioni; infatti fino al 10% delle donne sottoposte a sinfisiotomia morivano e diverse altre ricevevano lesioni permanenti[2]. La sinfisiotomia richiedeva inoltre un'ampia incisione da parte del chirurgo, che portava spesso a gravi infezioni.

Con l'invenzione della sega di Gigli l'intervento divenne molto meno invasivo. Veniva praticata una piccola incisione (di massimo 2 cm) al di sopra dell'osso pubico, attraverso la quale veniva inserita la guida; questa era fatta passare dietro l'osso e fatta emergere al di sotto dello stesso, perforando la cute dall'interno. A quel punto veniva collegata al filo-sega ed estratta a ritroso attraverso il canale appena creato, lasciando solo lo strumento in posizione[3][4].

Uso attuale[modifica | modifica wikitesto]

Al giorno d'oggi la sega di Gigli non viene quasi più utilizzata per il suo scopo originario. È tuttavia ancora utilizzata in diverse specialità chirurgiche, poiché il taglio risulta a margini molto netti e l'operatore ha un buon controllo dell'intera procedura. L'operazione con la sega di Gigli risulta comunque più lunga rispetto a quelle che prevedono l'uso di strumenti elettrici.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) A. Brunori, P. Bruni, R. Greco, R. Giuffré, F. Chiappetta, Celebrating the centennial (1894–1994): Leonardo Gigli and his wire saw (abstract), in Journal of Neurosurgery, vol. 82, n. 6, giugno 1995, pp. 1086-1090, DOI10.3171/jns.1995.82.6.1086. URL consultato il 22 settembre 2015.
  2. ^ (EN) M. J. Gibson, Pubiotomy, with Notes of Three Cases (abstract), in The Journal of Obstetrics and Ginæcology of the British Empire, XI, n. 5, maggio 1907, pp. 377-384, DOI10.1111/j.1471-0528.1907.tb11756.x. URL consultato il 23 settembre 2015.
  3. ^ (EN) Louis J. Pritzker, Abstract of paper on pubiotomy (PDF), in Quarterly Bulletin of Northwestern University Medical School, vol. 10, n. 2, settembre 1908, pp. 77-78, PMC PMC3802074. URL consultato il 23 settembre 2015.
  4. ^ (EN) Thomas Wilson, Pubiotomy, with Notes of an Illustrative Case, in Proceedings of the Royal Society of Medicine, vol. 1, 1908, pp. 19-31, PMC PMC2046266.
  5. ^ (EN) Kojiro Wada, Kentaro Mori, Terushige Toyooka, Naoki Otani, Kazuya Fujii, Hideaki Ueno, Satoshi Tomura, Arata Tomiyama, Safe fronto-orbito-zygomatic osteotomy using a diamond-coated threadwire saw in orbito-zygomatic craniotomy, in Asian J Neurosurg, vol. 10, n. 3, 2015, pp. 250-252, DOI10.4103/1793-5482.161190. URL consultato il 23 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  6. ^ (EN) Tomita K, Kawahara N., The threadwire saw: a new device for cutting bone, in J Bone Joint Surg Am, vol. 78, n. 12, dicembre 1996, pp. 1915-1917, PMID 8986671.
  7. ^ Combat Casualty Care: Lessons Learned from OEF and OIF, su books.google.it. URL consultato il 23 settembre 2015.
  8. ^ (EN) Eidelman, Mark MD; Keren, Yaniv MD; Katzman, Alexander MD, Correction of Residual Clubfoot Deformities in Older Children Using the Taylor Spatial Butt Frame and Midfoot Gigli Saw Osteotomy (abstract), in Journal of Pediatric Orthopaedics, vol. 32, n. 5, luglio/agosto 2012, pp. 527-533, DOI10.1097/BPO.0b013e318259ff2d. URL consultato il 23 settembre 2015.
  9. ^ (EN) John C. Angel, Surgical Amputations, in European Surgical Orthopaedics and Traumatology, aprile 2014, pp. 375-404, DOI10.1007/978-3-642-34746-7_191.

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