Scappagrano

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Scappagrano
contrada
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Puglia
Città metropolitana Bari
Comune Acquaviva delle Fonti
Territorio
Coordinate40°55′05.63″N 16°49′00.4″E / 40.91823°N 16.816779°E40.91823; 16.816779 (Scappagrano)
Altitudine278 m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale70021
Prefisso080
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Scappagrano
Scappagrano

Scappagrano (Scappagréne, AFI: [skapːa'greːnə], in dialetto locale) è una contrada del comune di Acquaviva delle Fonti, nella città metropolitana di Bari.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Scappagrano è interessato dalla presenza della lama Badessa a nord-ovest.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Masseria Pepe[modifica | modifica wikitesto]

La masseria ha antichissime origini: essa comprendeva anche una torre di vedetta costruita nel 1302, come si leggeva nella volta del grande portale d'accesso alla costruzione. Era di proprietà della Cappella di Santa Maria di Costantinopoli che la cedeva in fitto per l'uso della terra e dei boschi; tra i primi fittavoli abbiamo i fratelli Pepe, i canonici don Vincenzo e don Francesco, che l'hanno restaurata e ampliata per la necessità di farvi abitare più famiglie.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Cappella di Sant'Antonio Abate[modifica | modifica wikitesto]

Adiacente alla suddetta masseria fu eretta una chiesetta dedicata a sant'Antonio abate. Il disegno della costruzione è dell'architetto Colangiulo (acquavivese sposato con la nipote dei due sacerdoti), progettista del monastero di Santa Chiara, del convento di San Benedetto e del campanile di San Domenico. Dopo un secolo i Pepe lasciarono la masseria che fu affidata al marchese Rinaldi di Canneto, il quale dopo qualche anno la comprò e poi la lasciò in eredità a una figlia sposata con il giudice Mori di Altamura che provvide a restaurare ed abbellire la masseria e la chiesetta.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Campo dei Missili[modifica | modifica wikitesto]

Tra il gennaio del 1960 e il giugno del 1961 nei pressi della contrada di Scappagrano era collocata una base militare, soprannominata dai locali "Campo dei Missili". Costruita per mano degli Stati Uniti, possedeva tre missili nucleari denominati Jupiter e puntati verso l'Unione Sovietica. Al termine dell'operazione militare, i missili furono rimossi e imbarcati oltreoceano.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Strade provinciali della città metropolitana di Bari.

Le principali strade che attraversano Scappagrano sono:

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

La contrada disponeva di una fermata ferroviaria posta sulla linea Bari-Taranto — la stazione di Le Chiasce — fino al 1994, anno in cui fu realizzata una variante di tracciato (a binario doppio) destinata a pensionare la tratta Palo del Colle-Bitetto-Acquaviva delle Fonti (a binario singolo), servita dalla suddetta fermata.

La stazione di Le Chiasce, tuttavia, era a servizio esclusivo del Campo dei Missili.

Sebbene anche il nuovo percorso passi per Scappagrano, esso non dispone di stazioni o di fermate in loco.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Scuola Media Statale "Antonio Lucarelli", Conoscere il territorio. Natura e abitazioni rurali nell'agro di Acquaviva, Sammichele di Bari, SUMA Editore, 2003, SBN IT\ICCU\BA1\0106901.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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