Sascha Anderson

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Alexander Anderson, meglio conosciuto come Sascha Anderson (Weimar, 24 agosto 1953), è uno scrittore e editore tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di un drammaturgo teatrale e di un architetto, Anderson è stato nei primi anni '80 uno dei maggiori esponenti della controcultura dissidente della Germania dell'Est, a cui ha contribuito come membro e autore di testi in alcune band musicali underground, come autore di saggi provocatori e come editore di una piccola casa editrice alternativa a Prenzlauer Berg.[1]

Nel 1984 è emigrato a Berlino Ovest, dove ha continuato con successo la sua attività di autore. Nel 1991, durante una premiazione, il poeta e cantautore Wolf Biermann ha rivelato che in realtà dal 1975 fino alla caduta del muro Anderson era un informatore della Stasi sotto copertura con i nomi in codice "David Menzer", "Fritz Müller" e "Peters". Il susseguente scandalo ha portato a riconsiderare con scetticismo l'autenticità dell'intera produzione culturale dissidente della Germania dell'Est del tempo.[1] Dopo avere inizialmente negato, Anderson ha successivamente ammesso le sue responsabilità, pur senza fornire ulteriori chiarimenti e motivazioni.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b John Sandford, "Anderson, Sascha", in Encyclopedia of Contemporary German Culture, Routledge, 2013, ISBN 1136816100.
  2. ^ Christopher Beschnitt, Kübra Yücel, "Ich bin doch nicht Hitler", Das Magazin, gennaio 2009.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN27082881 · ISNI (EN0000 0003 7394 6924 · LCCN (ENn85302503 · GND (DE119111365 · BNF (FRcb120385936 (data) · J9U (ENHE987007350645505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85302503
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